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❌🙁COLONNA CELERE Marcia Gondar – BRONZO Faro Tana

1,00

Bronzo raffigurante il Faro eretto sul Lago Tana nel 1938, a celebrazione della Marcia della Colonna Celere comandata da Achille Starace , nota come “Marcia su Gondar“.

Probabilmente è un bozzetto preparatorio per la costruzione del Faro reale. La base della colonna riporta su un lato il motto  USQUE AD FINEM  con il leone ferito a morte, e dall’altro lato la Lupa Capitolina con Romolo e Remo, e la scritta ROMA IMPERAT.  Alla base della colonna stessa, ovvero all’ultimo livello degli scalini che conducono alla colonna, troviamo l’iscrizione 12 APRILE XVI – COLONNA STARACE – 12 APRILE XVI  a girare da sinistra verso destra. Il bozzetto/bronzo misura circa  cm.29 x 24  di base e circa cm.32  in altezza , montato.

In eccellenti condizioni di conservazione.

(Scorri la pagina in basso per ulteriori dettagli e informazioni)

 

 

Esaurito

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Descrizione

Bronzo raffigurante il Faro eretto sul Lago Tana nel 1938, a celebrazione della Marcia della Colonna Celere comandata da Achille Starace , nota come “Marcia su Gondar“.

Il bronzo è composto di due parti, che si uniscono tra loro per mezzo di viti fisse solidali al ‘corpo faro’, fatte passare per due fori appositi sul ‘corpo base’, come si vede dalle foto.

E’ una perfetta riproduzione in scala, probabilmente un bozzetto preparatorio per la costruzione del Faro reale. La base della colonna/faro riporta su un lato il motto  USQUE AD FINEM  con il leone ferito a morte coricato e con il pugnale conficcato nel costato,

e dall’altro lato la Lupa Capitolina con Romolo e Remo, e la scritta ROMA IMPERAT.  Alla base della colonna stessa, ovvero all’ultimo livello degli scalini che conducono alla colonna, troviamo l’iscrizione 12 APRILE XVI – COLONNA STARACE – 12 APRILE XVI  a girare da sinistra verso destra.

colonna celere marcia gondar

 

Il bozzetto/bronzo misura circa  cm.29 x 24  di base e circa cm.32  in altezza , montato.

In eccellenti condizioni di conservazione, il faro con splendida patina originale di  bronzo dorato, e bronzo più scuro la scalinata, con piccole macchie di ossidazione che possono essere facilmente rimosse.

 

MATERIALE ……..:  Bronzo dorato

MISURE ……………: cm. 29 x 24 x 32

 

NOTIZIE

Il Faro chiamato “Faro della conquista“, fu eretto sulla Vetta Mussolini, che dalla penisola di Gorgora domina la riva settentrionale del Lago Tana, ed inaugurato dal Generale Teruzzi, celebrando le gesta delle camicie nere della Colonna Celere per la Marcia su Gondar, e del loro comandante Achille Starace, che sul Tana issò il tricolore trionfante ed i segni invincibili del Littorio. Il faro illuminava nella notte tutto il Lago Tana.

 

 

Con il grado di Luogotenente Generale della MVSN Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, Achille Starace allora Segretario del Partito Nazionale Fascista , viene comandato a dirigere le operazioni in Africa Orientale, e naturalmente la Marcia su Gondar, con la sua Colonna Celere.

Storia operativa – dal 5 Marzo 1936

achille starace colonna celere

Il 5 marzo 1936 fu costituita la “Colonna Celere Starace” composta di 160 Ufficiali 3177 tra sottufficiali e truppa, ivi compresa la forza dell’82° Battaglione Camicie Nere del 6° Gruppo. Compito della marcia della Colonna Celere Starace era l’occupazione di Gondar. Nei giorni 10 ed 11 marzo i reparti si concentrarono nella zona dei Laghi di Acria ed il 12 marzo Luogotenente Generale Achille Starace, ne assunse il comando. La colonna muoveva da Asmara il 15 marzo e giungeva ad Omager il 18; percorrendo in 4 giorni circa 400 Km, la Colonna mise severamente alla prova la propria forza fisica. Il 20 marzo, alle ore 7, la Colonna iniziava il passaggio del Setit, procedendo su di una pista discreta fino al torrente Royan; pervenivano qui le prime informazioni sul nemico che sostava nella zona di Caftà. Alla fine della giornata erano stati percorsi 45 Km., con una temperatura di 56 gradi. Il 21 e 22 marzo la marcia proseguiva fino al torrente Suà. Il 23, oltrepassato il Suà, attraverso un terreno argilloso e sassoso, su cui si alternavano immense foreste di bambù, l’avanzata procedeva. Il 25 marzo alle ore 16 veniva raggiunto l’Hangareb  aprendosi una pista, metro per metro, su forti pendenze, che sottoponevano uomini e macchine ad uno sforzo gigantesco. Dal 26 al 29, la Colonna procedeva attraverso un susseguirsi di torrenti, gobbe rocciose, canneti sempre più fitti, che resero necessario appiedare i reparti, per guadagnare tempo. (2)

Il 30 marzo Badoglio ordinava di coordinare l’avanzata della Colonna Celere e della 3a Brigata Eritrea (che dalle ore 24 era stata posta a disposizione di Starace) su 3 Battaglioni, 3 Bande e due Batterie da 65/17 su 4 pezzi, con le seguenti direttive:

  • Giorno 30 marzo: la Colonna avanzi quanto più possibile, autocarrata; la 3a Brigata Eritrea si porti da Dacuà a Masal Denghià.

  • Giorno 31 marzo: la Colonna Celere col massimo delle forze appiedate prosegua su Gondar; la 3aBrigata Eritrea raggiunga Bambelò.

  • Giorno 1°aprile: la Colonna Celere e la 3a Brigata Eritrea puntino contemporaneamente su Gondar.

Continua la marcia

Alle ore 18 del 30, dopo un’avanzata oltremodo difficoltosa, la Colonna sostava e la mattina del 31 marzo si iniziava la marcia a piedi con due Battaglioni di Bersaglieri e l’82° Battaglione CC.NN., due giornate di viveri di riserva, 30 cartucce e due bombe a mano per ciascun armato di fucile, 1800 colpi per ciascuna mitragliatrice, oltre le dotazioni prescritte. Il tempo stringeva: il nemico abbandonava precipitosamente le fortificazioni di Tukul Dingià, ma iniziava gli attacchi contro la coda del convoglio, attacchi ripetuti nei giorni successivi con perdite da parte nostra, ma con più gravi perdite da parte del nemico. Il 1°aprile alle 6, la Colonna riprendeva l’avanzata ed alle 8.50 con un plotone di punta raggiungeva i pressi di Cheddus Johannes e ben presto serrava tutta sulla testa del pianoro a nord-est. Alle ore 10 il Tricolore veniva issato sul Castello di Gondar. (3)

Alle ore 12 del 12 aprile Starace occupava con breve combattimento la penisola del Gorgorà ed innalzava il Tricolore sulla vetta più alta, cui fu imposto il nome di “Vetta Mussolini”. Il 19 aprile il Gruppo Bande dell’altopiano muoveva da Gondar verso Bahar Dar, distante 160 Km.; il 20 seguiva Starace con l’82° Battaglione CC.NN. e l’11° Battaglione Eritrei: alle ore 14 del 24 la Colonna raggiungeva l’obbiettivo. Il 26 iniziava l’avanzata su Debra Tabor con la seguente formazione: 2° Battaglione CC.NN, 11° Battaglione Eritrei, 1a Sezione dell’8° Gruppo Autotrainato da 77/28 e la 5a Batteria Eritrea. 

Verso le altre località

Alle ore 17 del 28 aprile il Tricolore sventolava su Debra Tabor (140 Km. In 25 ore di marcia effettiva). Il 2 maggio Starace raggiungeva il guado del Nilo Azzurro, toccando per la prima volta la sponda sud del Lago Tana: la mattina del 20 maggio partiva in volo da Bahar Dar con due apparecchi R.O.1 della 41a Squadriglia, sorvolava la Colonna in marcia verso Debra Marcos ed atterrava in questa località alle ore 9, mentre i reparti vi giungevano solo alle 12. In 65 giorni la Colonna Celere A.O. aveva così percorso oltre 1.300 Km., conquistando cinque tra i più importanti centri della regione e controllando circa 100.000 Kmq. di territorio. Il 20 maggio la Colonna Celere A.O., avendo completamente e brillantemente assolto il proprio compito, veniva disciolta.

ORGANIGRAMMA DELLA COLONNA

–         Comando
–         82° Legione Camicie Nere “Mussolini” – Forlì
–         3°Reggimento Bersaglieri (20°, 25° e 28° Battaglione)
–         8°Gruppo Artiglieria 77/28
–         Nucleo Sussistenza
–         Reparto speciale Genio
–         Sezione di Sanità
–         Ospedale da campo
–         Autoreparto
–         Servizi Speciali

CADUTI E FERITI

Caduti nazionali

  • 1°Capitano Fanteria Giuseppe della Rovere
  • Tenente Aeronautica G. de Robertis,  cielo di Injabara – Goggiam
  • Capomanipolo Cantoni Pio
  • Caporale De Mucci Vittorio
  • Soldato Fracasso Validio
  • Soldato Colasanti Paolo
  • Soldato Benedetti Luigi
  • Bersagliere Colzani Ettore

Feriti nazionali

  • Sergente Grane Gaspare
  • Cap.Maggiore Cerutti Mario
  • Cap.Maggiore Placidi Renzo
  • Caporale Rigon Aldo
  • Soldato Lodi Alessandro
  • Soldato Quinti Nino
  • Soldato Zuccaio Ruggero

Caduti indigeni

  • Ascari Ghermelac Habetezghi

Feriti indigeni

  • Ascari Techesiè Uoldesillassie
  • Ascari Gherezghier Hogbazghe

(… omissis …)

Achille Starace (Sannicola, 18 agosto 1889 – Milano, 29 aprile 1945) è stato un generale, politico e dirigente sportivo italiano. È stato per otto anni (dal 1931 al 1939) segretario del Partito Nazionale Fascista, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, commissario straordinario della Lega navale italiana, luogotenente generale della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. Fu sepolto a Sannicola di Lecce, presso il cimitero comunale.

 

Data la vastità dell’argomento della Colonna Celere e del personaggio Achille Starace , si rimanda a consultazioni personali su Wikipedia , Istituto Luce, ed anche Regio Esercito  e sulle fonti evidenziate dai link in questo articolo. 

9.19

Informazioni aggiuntive

Peso3 kg
Dimensioni40 × 40 × 40 cm

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