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❌🙁Malta SMOM Berretto ospedale – Capitano Corpo Militare 1940

1,00

Berretto da capitano del Corpo Militare dell’Ordine di Malta , SMOM , per servizi di sussistenza medica, treni e navi ospedale, Ospedali in zone di guerra , Seconda Guerra Mondiale, 1940 – 1945.  Berretto grigio verde, con visiera nera,  fregio regolamentare con Aquila avente al petto la Croce di Malta su sfondo rosso. Fabbricato da ARTURO MORONI – Milano . In condizioni ottime.  Taglia circa 59.

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Description

Berretto da capitano del Corpo Militare dell’Ordine di Malta , SMOM , per servizi di sussistenza medica, nei treni e navi ospedale, Ospedali allestiti in zone di guerra nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, 1940 – 1945.  Berretto in stoffa sartoriale grigio verde, con visiera nera,  fregio regolamentare,  raffigura un’ aquila ricamata in canutiglia dorata , ad ali aperte, poggiante su scettro longitudinale alla base , con due lance incrociate alle sue spalle , ed in petto un ovale con croce maltese su sfondo rosso. Misure del fregio mm.110 x 90 .

Sul tamburo del berretto, troviamo la fascia a tre galloni dorati , per grado di Capitano. Completa il berretto la presenza di due bottoncini in metallo dorato con il simbolo del corpo di sussistenza del Regio Esercito.

All’interno troviamo il marchio del fabbricante, sia sul rombo al piatto che sull’alluda in cuoio, con il nome  ARTURO MORONI – Via S.Clemente angolo Via Adua – Milano .

In condizioni ottime, esternamente non vi sono danni o difetti notevoli da segnalare.

 

MATERIALE       :  berretto in stoffa con visiera rigida

MISURE             :  taglia circa 59

PRODUTTORE   :   Arturo Moroni , Milano

 

 

NOTIZIE

Il Corpo speciale volontario ausiliario dell’Esercito Italiano dell’Associazione dei cavalieri italiani del Sovrano militare Ordine di Malta (anche Corpo Militare EI-SMOM), è un corpo volontario ausiliario, ora dell’Esercito Italiano , per l’assistenza sanitaria ed umanitaria.

Storia

Erede e discendente delle forze armate dell’Ordine di Malta (la Marina dell’Ordine con il Battaglione dei Vascelli ed il Battaglione delle Galere, la Guardia del Gran Maestro, il Reggimento di Malta (fanteria), il Reggimento del Falconiere (cacciatori), il Reggimento di Cavalleria e la Compagnia dei Bombardieri) il Corpo militare venne fondato il 19 gennaio 1877 dall’Associazione dei cavalieri italiani del Sovrano militare Ordine di Malta, con lo scopo istituzionale di supporto e sostegno sanitario all’allora Regio Esercito, sia in tempo di guerra che di pace. Con circolare n. 156 del Giornale militare ufficiale del 9 aprile 1909, per disposizione di re Vittorio Emanuele III, diventò un corpo speciale ausiliario del Regio Esercito Italiano e adottò l’uniforme grigioverde e le stellette.

Personale del Corpo Militare dello SMOM, riconoscibile dal bracciale sanitario internazionale con la croce rossa e la croce di Malta, in posa sul ponte della nave ospedale  Regina Margherita, il berretto di tipo primi ‘900

 

In oltre 130 anni di servizio, il Corpo ha concorso nel fronteggiare numerose emergenze sia in Italia che all’estero. Dal terremoto nel novarese del 1880 a quello Calabro-Siculo del 1908 e della Marsica nel 1915. In particolare, il tempestivo e massiccio intervento a Messina con una baracca-ospedale e due treni ospedale valse al Corpo il riconoscimento dello status militare.

È stato impegnato in tutti i conflitti: nella guerra italo-turca (1911-1912) al Corpo venne assegnata la Regia Nave Ospedale Regina Margherita, che effettuò sette traversate tra Napoli e la Libia rimpatriando 1.162 feriti e malati. Mobilitato per la Prima guerra mondiale (1914-1918), operò con otto posti di soccorso al fronte, un ospedale da campo, un ospedale territoriale a Roma e quattro treni ospedale che trasportarono 448.000 infermi percorrendo 560.000 km. A testimonianza dell’abnegazione dei suoi uomini, oltre alle onorificenze e ad un encomio dello stesso generale Diaz, il 23 ottobre 1921 venne concesso al Corpo l’uso di un labaro di modello analogo a quello stabilito per il Corpo sanitario del Regio Esercito (regio decreto 23 ottobre 1921, n. 1418).

Picchetto di militari del Corpo Militare SMOM presso un ospedale, negli anni venti, elmetto con croce di Malta,nessun berretto … purtroppo!
Venti anni dopo, allo scoppio del secondo conflitto mondiale (1940-1945) vide il Corpo impegnato su numerosi fronti, in primis nella campagna italiana di Russia, ma anche in Albania, Croazia e Francia dove furono schierati tre moderni treni ospedale e numerosi ospedali da campo. In Patria, al fianco del Corpo delle infermiere volontarie dell’ACISMOM istituito nel 1940 e costituito da una direttrice e 40 infermiere, dame dell’Ordine, furono attrezzati due grandi ospedali territoriali a Roma e Napoli e sette posti di soccorso durante i bombardamenti. I militari del Corpo seguirono quindi fino alla fine il destino delle armi italiane: molti ufficiali, sottufficiali e soldati del Corpo caddero sotto i bombardamenti aerei e i tiri d’artiglieria, alcuni vennero fatti prigionieri e condotti nei campi di concentramento in Germania, altri morirono per malattia contratta sui treni o nei posti di soccorso. Al termine della guerra iniziò l’attività di ricovero e cura dei reduci della prigionia. Per questa esigenza vennero allestiti 18 ospedali territoriali con la disponibilità complessiva di 5.485 posti letto, che resteranno in funzione fino al 1961.

In conseguenza delle clausole sugli armamenti contenute nel Trattato di pace firmato a Parigi il 10 febbraio 1947, l’Aeronautica Militare cedette al Corpo 39 aerei Savoia-Marchetti SM.82, che volarono così con le insegne dell’ordine in numerosi interventi di emergenza. Nel dopoguerra il Corpo si è distinto nelle numerose emergenze a carattere umanitario, quali il terremoto di Agadir in Marocco (1960), il terremoto a Tuscania (1971), in terremoto in Friuli(1976), l’alluvione nel Polesine (1976), i terremoti in Irpinia e Basilicata (1980), in Umbria e Marche (1997), in Molise e Puglia (2002), in Abruzzo (2009), e in missioni di peacekeeping di Albania (1999) e Kossovo (2005). Dal 1991, il Corpo militare EI-ACIMOM, partecipa alle attività di mantenimento della pace nei territori della ex-Jugoslavia.

In riconoscimento dei meriti acquisiti in guerra ed in pace, il presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha concesso al Corpo la bandiera di guerra con Legge 2 agosto 1999, n. 276.

Comandanti del corpo

 

  • S.E. il principe Mario Chigi Albani della Rovere, 1877-1890;
  • colonnello Carlo Antici Mattei, 1893-1902 e poi 1915;
  • colonnello Antonio Sarvognan di Brazzà, 1902-1914;
  • S.E. il principe Ludovico Chigi Albani della Rovere, 1914-1915;
  • colonnello Luigi Cusani Confalonieri, 1915-1922;
  • colonnello Emilio Gritti Morlacchi, 1922-1937;
  • colonnello Giuseppe Trionfi, 1938-1944;
  • S.E. generale c.a. conte Carlo Nasalli Rocca di Corneliano, 1944-1980;
  • S.E. generale c.a. Giangiorgio Barbasetti di Prun, 1980-1992;
  • colonnello Giovanni Maria Uggias (f. f.), 1992-1995;
  • S.E. generale c.a. Mario Prato di Pamparato, 1995 – 2010;
  • colonnello Mario Fine (f. f.), 2010-2017
  • generale direttore capo del personale Mario Fine, 2017

 

Fonti Wikipedia

 

9.19

Additional information

Weight1 kg
Dimensions35 × 35 × 35 cm

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