Description
Berretto da capitano del Corpo Militare dell’Ordine di Malta , SMOM , per servizi di sussistenza medica, nei treni e navi ospedale, Ospedali allestiti in zone di guerra nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, 1940 – 1945. Berretto in stoffa sartoriale grigio verde, con visiera nera, fregio regolamentare, raffigura un’ aquila ricamata in canutiglia dorata , ad ali aperte, poggiante su scettro longitudinale alla base , con due lance incrociate alle sue spalle , ed in petto un ovale con croce maltese su sfondo rosso. Misure del fregio mm.110 x 90 .
Sul tamburo del berretto, troviamo la fascia a tre galloni dorati , per grado di Capitano. Completa il berretto la presenza di due bottoncini in metallo dorato con il simbolo del corpo di sussistenza del Regio Esercito.
All’interno troviamo il marchio del fabbricante, sia sul rombo al piatto che sull’alluda in cuoio, con il nome ARTURO MORONI – Via S.Clemente angolo Via Adua – Milano .
In condizioni ottime, esternamente non vi sono danni o difetti notevoli da segnalare.
MATERIALE : berretto in stoffa con visiera rigida
MISURE : taglia circa 59
PRODUTTORE : Arturo Moroni , Milano
NOTIZIE
Il Corpo speciale volontario ausiliario dell’Esercito Italiano dell’Associazione dei cavalieri italiani del Sovrano militare Ordine di Malta (anche Corpo Militare EI-SMOM), è un corpo volontario ausiliario, ora dell’Esercito Italiano , per l’assistenza sanitaria ed umanitaria.
Storia
Erede e discendente delle forze armate dell’Ordine di Malta (la Marina dell’Ordine con il Battaglione dei Vascelli ed il Battaglione delle Galere, la Guardia del Gran Maestro, il Reggimento di Malta (fanteria), il Reggimento del Falconiere (cacciatori), il Reggimento di Cavalleria e la Compagnia dei Bombardieri) il Corpo militare venne fondato il 19 gennaio 1877 dall’Associazione dei cavalieri italiani del Sovrano militare Ordine di Malta, con lo scopo istituzionale di supporto e sostegno sanitario all’allora Regio Esercito, sia in tempo di guerra che di pace. Con circolare n. 156 del Giornale militare ufficiale del 9 aprile 1909, per disposizione di re Vittorio Emanuele III, diventò un corpo speciale ausiliario del Regio Esercito Italiano e adottò l’uniforme grigioverde e le stellette.
In oltre 130 anni di servizio, il Corpo ha concorso nel fronteggiare numerose emergenze sia in Italia che all’estero. Dal terremoto nel novarese del 1880 a quello Calabro-Siculo del 1908 e della Marsica nel 1915. In particolare, il tempestivo e massiccio intervento a Messina con una baracca-ospedale e due treni ospedale valse al Corpo il riconoscimento dello status militare.
È stato impegnato in tutti i conflitti: nella guerra italo-turca (1911-1912) al Corpo venne assegnata la Regia Nave Ospedale Regina Margherita, che effettuò sette traversate tra Napoli e la Libia rimpatriando 1.162 feriti e malati. Mobilitato per la Prima guerra mondiale (1914-1918), operò con otto posti di soccorso al fronte, un ospedale da campo, un ospedale territoriale a Roma e quattro treni ospedale che trasportarono 448.000 infermi percorrendo 560.000 km. A testimonianza dell’abnegazione dei suoi uomini, oltre alle onorificenze e ad un encomio dello stesso generale Diaz, il 23 ottobre 1921 venne concesso al Corpo l’uso di un labaro di modello analogo a quello stabilito per il Corpo sanitario del Regio Esercito (regio decreto 23 ottobre 1921, n. 1418).
In conseguenza delle clausole sugli armamenti contenute nel Trattato di pace firmato a Parigi il 10 febbraio 1947, l’Aeronautica Militare cedette al Corpo 39 aerei Savoia-Marchetti SM.82, che volarono così con le insegne dell’ordine in numerosi interventi di emergenza. Nel dopoguerra il Corpo si è distinto nelle numerose emergenze a carattere umanitario, quali il terremoto di Agadir in Marocco (1960), il terremoto a Tuscania (1971), in terremoto in Friuli(1976), l’alluvione nel Polesine (1976), i terremoti in Irpinia e Basilicata (1980), in Umbria e Marche (1997), in Molise e Puglia (2002), in Abruzzo (2009), e in missioni di peacekeeping di Albania (1999) e Kossovo (2005). Dal 1991, il Corpo militare EI-ACIMOM, partecipa alle attività di mantenimento della pace nei territori della ex-Jugoslavia.
In riconoscimento dei meriti acquisiti in guerra ed in pace, il presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha concesso al Corpo la bandiera di guerra con Legge 2 agosto 1999, n. 276.
Comandanti del corpo
- S.E. il principe Mario Chigi Albani della Rovere, 1877-1890;
- colonnello Carlo Antici Mattei, 1893-1902 e poi 1915;
- colonnello Antonio Sarvognan di Brazzà, 1902-1914;
- S.E. il principe Ludovico Chigi Albani della Rovere, 1914-1915;
- colonnello Luigi Cusani Confalonieri, 1915-1922;
- colonnello Emilio Gritti Morlacchi, 1922-1937;
- colonnello Giuseppe Trionfi, 1938-1944;
- S.E. generale c.a. conte Carlo Nasalli Rocca di Corneliano, 1944-1980;
- S.E. generale c.a. Giangiorgio Barbasetti di Prun, 1980-1992;
- colonnello Giovanni Maria Uggias (f. f.), 1992-1995;
- S.E. generale c.a. Mario Prato di Pamparato, 1995 – 2010;
- colonnello Mario Fine (f. f.), 2010-2017
- generale direttore capo del personale Mario Fine, 2017
Fonti Wikipedia
9.19
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