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❌🙁Tiro a Segno ROMA – 1895 1915 Stendardo Distintivi

1,00

Lotto riguardante il TIRO A SEGNO nazionale , società ROMA , periodo 18951915.

Il lotto comprende

  • un labaro in velluto e ricami in canutiglia dorata e filo di lana policromo
  • un portamatite in argento punzonato 800 (Argentiere Augusto GEROSA di Milano) a smalti policromi
  • una spilla commemorativa del ventennale della società di Tiro a Segno Roma

Il labaro per il  PREMIO DI MAGGIORANZA – RIVOLTELLA LIBERA – II GARA GENERALE – DI TIRO A SEGNO – SETTEMBRE 1895 – ROMA 

Il portamatite in argento punzonato 800 AUGUSTO GEROSA Milano, realizzato a smalti policromi per la GARA IV CONGRESSO 1904.  

La spilla/distintivo , in smalti policromi, nella sua scatola originale per il  XX ANNIVERSARIO SOCIETA’ ROMA 

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Descrizione

Lotto riguardante il TIRO A SEGNO nazionale , specificatamente per la società ROMA , periodo 18951915.

Il lotto comprende

  • un labaro in velluto, con il tricolore italiano, impreziosito da ricami in canutiglia dorata e filo di lana policromo, a rappresentare il simbolo dell’unione italiana del Tiro a Segno Nazionale
  • un portamatite in argento punzonato 800 (Argentiere Augusto GEROSA di Milano) con meravigliosi smalti policromi, in scatolina originale
  • una spilla commemorativa del ventennale della società di Tiro a Segno Roma, anch’essa con la sua scatolina originale

Nel dettaglio, il labaro vede ricamata su tutta la superficie dello stesso, la motivazione dell’evento : PREMIO DI MAGGIORANZA – RIVOLTELLA LIBERA – II GARA GENERALE – DI TIRO A SEGNO – SETTEMBRE 1895 – ROMA  con capo-lettera inquadrati ed attorniati da fogliame, in stile rinascimentale. In alto a destra si trova uno scudo sabaudo, su sfondo rosso con croce bianca al centro, sormontato da corona reale. In basso a destra, il simbolo dell’Associazione del Tiro a Segno Nazionale, una aquila in canutiglia dorata con dettagli argentati, paillettes e simil-perline, i cerchi concentrici che rappresentano il bersaglio da colpire durante le gare, attorniati da un serto di alloro ed uno di quercia, e due moschetti che si incrociano.

Al retro il labaro è in velluto rosso, ed è completato da cinque anelli in velluto verde, bianco e rosso, che servivano per far passare l’asta di sostegno per il labaro.

Il portamatite in argento punzonato 800, recante il marchio dell’argentiere, AUGUSTO GEROSA Milano, realizzato a smalti policromi con il simbolo dell’associazione di Tiro a Segno, e dei motivi floreali in stile liberty, il tutto completato dalla motivazione in smalto azzurro  GARA IV CONGRESSO 1904.  Il portamatite è fornito di una matita piatta appositamente disegnata per questo tipo di oggetti, ed ha la scatola originale, anch’essa marcata Augusto Gerosa.

La spilla/distintivo , in smalti policromi, reca i cerchi concentrici del tiro a segno, lo scudo coronato della città di Roma con la dicitura SPQRROMA . Nella sua scatola originale con impresso in caratteri dorati il titolo XX ANNIVERSARIO SOCIETA’ ROMA 

 

 

 

MATERIALE     :  stoffa, velluto, argento

MISURE            :  circa cm.70 x 45

MARCHIO         :  Gerosa (sul portamatite)

 

NOTIZIE

La disciplina avrebbe origini piuttosto antiche e sarebbe collegata all’addestramento militare. Esempi letterari di tiro a segno si hanno nell’Odissea, nella leggenda di Robin Hood ed in quella di Guglielmo Tell.

Una delle prime competizioni di tiro a segno fu istituita a Bolzano su iniziativa privata di Cristoph Mayr nel 1594, e la prima gara avvenne il 22 maggio dello stesso anno. Dato che lo sport piaceva molto ai tirolesi, l’imperatrice d’Austria Maria Teresa d’Asburgo, contessa del Tirolo, disciplinò tale attività sportiva.

In Italia, la prima società di tiro a segno nasce a Trieste, con il nome di Società del Bersaglio nel 1799. Altre società di tiro a segno nascono nella seconda metà dell’ottocento sulla spinta di iniziative ispirate da Giuseppe Garibaldi. In particolare, con un decreto del 1861Vittorio Emanuele II istituiva una società allo scopo di promuovere, annualmente, uno o più tiri a segni nazionali, precisando che il primo si sarebbe dovuto tenere a Torino durante il 1862. L’inaugurazione, che si svolse presso Castello del Valentino, a Torino, ebbe luogo, tuttavia, dal 21 al 27 giugno dell’anno successivo, il 1863, con il motto “Italiani Unione è forza”: erano previste sette categorie, ciascuna delle quali contrassegnate da armi e bersagli diversi. Successivamente la promulgazione della legge 2 luglio 1882, n. 883 istituì nel Regno d’Italia l’Unione Italiana Tiro a Segno.

STORIA

L’Unione Italiana Tiro a Segno trae origine dalla “Società per il Tiro a Segno Nazionale” costituita nel 1861 per coordinare l’addestramento all’uso delle armi da fuoco dei giovani delle nuove regioni annesse al Regno d’Italia. Con la legge 2 luglio 1882, n.883, fu costituito il Tiro a Segno Nazionale che nel 1894 diede origine alla Commissione Centrale del Tiro a Segno Nazionale, trasformatasi nello stesso anno in “Unione dei Tiratori Italiani”. L’11 novembre 1910 l’organismo assunse la denominazione di Unione Italiana di Tiro a Segno e nel 1919 entrò a far parte del CONI. Nel periodo 1930-1936 tre leggi modificarono l’organizzazione e le finalità del Tiro a Segno Nazionale.

L’ultima di tali leggi, la legge 4 giugno 1936, n.1143, che convertì in legge il r.d.l. 16 dicembre 1935, n.2430, indicò fra i compiti del Tiro a Segno Nazionale l’addestramento al tiro degli obbligati all’istruzione premilitare e postmilitare, nonché di tutti coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati e di coloro che richiedono una licenza di porto d’armi; all’Unione Italiana Tiro a Segno vennero riservati compiti di natura sportiva: perfezionamento dei giovani con particolari attitudini al tiro, organizzazione e disciplina delle gare, partecipazione a competizioni internazionali.
Alle Società di tiro Comunali e Provinciali subentrarono le Sezioni del Tiro a Segno Nazionale e i campi di tiro, impiantati a spese dello Stato, furono compresi fra gli immobili demaniali militari e dati in uso alle Sezioni di TSN a titolo gratuito. Durante la guerra 1940-1945, il decreto legislativo luogotenenziale 8 luglio 1944, n.286, pose il tiro a segno alla diretta dipendenza del Ministero della guerra, sciolse gli organi di amministrazione dell’UITS e delle Sezioni di TSN e nominò un commissario straordinario.

Alla gestione commissariale subentrò, con decreto del 30 marzo 1947, un Consiglio provvisorio nel quale erano rappresentati i Ministeri della Difesa e dell’Interno, il CONI, l’UITS e le Sezioni di TSN. Con decreto del Presidente della Repubblica 11 novembre 1974 furono ricostituiti gli organi ordinari di amministrazione dell’UITS (presidente e quattro consiglieri eletti; tre consiglieri di nomina ministeriale) e delle Sezioni di TSN (tre o cinque consiglieri eletti secondo il numero degli iscritti; un delegato dell’Unione e un delegato del Comune). Con decreto presidenziale del 12 novembre 1976 il numero dei consiglieri dell’UITS eletti fu portato a cinque.
Nello stesso periodo la legge 18 aprile 1975, n.110, sul controllo delle armi, impose ai presidenti delle Sezioni di TSN nuovi compiti nello svolgimento dell’attività istituzionale ormai limitata all’addestramento di coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati e di coloro che chiedono il permesso di porto d’armi, materia successivamente disciplinata con la legge 28 maggio 1981, n.286.

Con decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1981, n.1133, è approvato lo Statuto dell’UITS, ente pubblico posto sotto la vigilanza del Ministero della Difesa e Federazione Nazionale Sportiva organo del CONI; in esso vengono fra l’altro distinti gli iscritti alle Sezioni TSN in due categorie: i soci d’obbligo che sono iscritti per disposizione di legge e i soci volontari che si iscrivono per praticare lo sport del tiro o per diletto.
Il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 90, testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare ha previsto alla sezione III la normativa riguardante l’Unione Italiana Tiro a Segno. Lo statuto UITS è stato approvato con Degreto Ministero della Difesa del 15/11/2011, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con Delibera della Giunta del CONI n. 147 del 06/06/2011 che ne ratifica, ai fini sportivi, lo statuto UITS.

Presidenti

DATAPRESIDENTE
11.04.1889MAGG. GEN. Luigi Pelloux
26.05.1894CAV. NOB. DR. Carlo Fisogni
09.03.1899SEN. AVV. COMM. Luigi Roux
12.06.1903GEN. Menotti Garibaldi
26.09.1903ON. Giuseppe Zanardelli
26.01.1904ON. Luigi Lucchini
16.07.1906GEN. Giuseppe Besozzi
05.1908GEN. Giuseppe Fadda
02.1912PRINCIPE ON. Pietro Lanza di Scalea
04.1927GEN. M.V.S.N. ON. Ferdinando Negrini
05.1929ON. Augusto Turati
04.1930ON. Giunio Salvi
02.1937L. GEN. M.V.S.N. ON. Alessandro Tarabini
08.07.1944GEN. Carlo Porzio (Comm. Straordinario)
31.03.1947GEN. Carlo Porzio (Presidente)
03.06.1947COL. ART. RISERVA Sebastiano Italia
15.04.1955GEN. Giovanni Gatta
05.07.1975COL. Michelangelo Borriello
04.04.1989GR. UFF. DR. Antonio Orati
12.2004ING. Ernfried Obrist

 

Fonti  Unione Italiana Tiro A Segno ,  Wikipedia

1.20

Informazioni aggiuntive

Peso2 kg
Dimensioni20 × 20 × 20 cm

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