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❌🙁Sciarpa RSI Ufficiale ENR – Rosso granata

1,00

Sciarpa per Ufficiale dell’Esercito Nazionale Repubblicano, ENR , periodo RSI Repubblica Sociale Italiana, dal colore rosso granata. Come da regolamento dell’Istruzione provvisoria sull’uniforme dell’Esercito Nazionale Repubblicano (1944 – XXII). In condizioni perfette, completa della sua scatola originale della Ve.De.Me. di Milano , scatola in buone condizioni.

(Scorri la pagina in basso per ulteriori dettagli e informazioni)

 

 

Esaurito

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Descrizione

Sciarpa per Ufficiale dell’Esercito Nazionale Repubblicano, ENR , periodo RSI Repubblica Sociale Italiana, dal colore rosso granata. La sciarpa sostituiva quella dal colore azzurro in essere con il Regio Esercito italiano, ed alla costituzione dell’ ENR , nella RSI,  l’ufficiale in alta uniforme doveva indossarla come da regolamento dell’Istruzione provvisoria sull’uniforme dell’Esercito Nazionale Repubblicano (1944 – XXII). Essendo il regolamento provvisorio, ed anche per via dell’anno di istituzione, la colorazione potrebbe non essere conforme appieno a quanto emanato dalle circolari. La sciarpa è comunque in condizioni perfette, forse leggermente sbiadita ma completa della sua scatola originale della Ve.De.Me. di Milano , scatola in buone condizioni.

 MATERIALE     :  Stoffa

MISURE            :  –

MARCHIO         :  Ve.De.Me.

 

NOTIZIE

Notare alla figura 78, alla fine di questo regolamento per la RSI, la descrizione della sciarpa per ufficiale ENR in questione

REGOLAMENTO UFFICIALE E.N.R.

Istruzione provvisoria sull’uniforme

dell’Esercito Nazionale Repubblicano

(1944 – XXII)

Tavola delle uniformi

1-2 Berretto rigido (Uff. Inf. alpini)

3 – Berretto rigido (Uff. Sup. alpini)

4 – Berretto rigido (Uff. in servizio di S. M.)

 

5-6 Berretto rigido (Mar. dell’Imp. e d’Italia e Uff. Gen.)

7-8 Nastro operato e ricamato per Mar. dell’Imp. e d’Italia e Uff. Gen.

9 – Nastro operato semplice per Uff. Superiori

 

10 – Soggolo per Mar. dell’Imp. e d’Italia (oro) e Uff. Gen. (argento)

11 – Soggolo per Uff. Sup. (oro)

12 – Soggolo per Uff. Inf. (oro e g.v.)

13-14 Berretto da campagna

 

15 – Cappello alpino

16 – Basco

17 – Fez da bersagliere

18-19 – Elmetto

20 – Fregio per elmetto

21 – Scudetto per elmetto

 

22 – Giubba per Ufficiale (davanti)

23 – Giubba per Ufficiale (dietro)

 

24 – Pantalone corto con bande (per Ufficiale)

25 – Giubba sahariana (davanti)

 

26 – Giubba sahariana (dietro)

27 – Cappotto da Ufficiale (davanti)

 

28 – Cappotto da Ufficiale (dietro)

29 – Maglione

30 – Uniforme da fatica (giubbetto e pantaloni)

 

31 – Giubba per sottufficiali e truppa (chiusa)

32 – Giubba per sottufficiali e truppa (aperta)

 

33 – Giubba per sottufficiali e truppa (dietro)

34 – Pantalone da paracadutista

35 – Pantalone corto per armi a cavallo

 

36 – Pantalone per carrista

37 – Pantalone per armi a piedi e servizi

38 – Cappotto per sottufficiali e truppa (davanti)

 

39 – Cappotto per sottufficiali e truppa (dietro)

40 – Stivale a mezza gamba

41 – Stivaletto

42 – Gambale per reparti a cavallo

43 – Gambale per ciclisti e motociclisti

 

44 – Bandoliera

45 – cinturino per giberne

46 – Controspalline per Maresciallo dell’Impero

47 – Controspalline per Maresciallo d’Italia

48 – Distintivo per Ufficiali muniti di brevetto I.S.G.

 

49 – Distintivo per Ufficiali maestri direttori di banda

50 – Distintivo per Ufficiali maestri di scherma

51 – Distintivo per ferita

52 – Distintivo per mutilato di guerra

53 – Distintivo per orfani di guerra

56 – Distintivo per osservatore di aeroplano

57 – Distintivo per Uff. artigl. ruolo tecnico

58 – Distintivo per Uff. Genio ruolo tecnico

59 – Distintivo per Uff. commiss. periti in merceologia (controllori)

 

60 – Fregio d’aquila per berretto Uff. Gen. in servizio S.M.

61 – Fregio d’arma di fanteria

62 – Fregio per bersaglieri

63 – Fregio per alpini

64 – Fregio per camicie nere

65 – Fregio per carristi

 

66 – Fregio per l’arma di cavalleria; squadroni rimonta e palafrenieri

67 – Fregio per l’arma di artiglieria

68 – Fregio per l’arma del genio

69 – Fregio delle truppe e servizio chimico

70 – Fregio per automobilisti

71 – Fregio per paracadutisti

 

72 – Fregio del servizio medico, farmaceutico e veterinario1

73 – Fregio del servizio di commissariato1

74 – Fregio del servizio di amministrazione1

75 – Fregio del servizio della sussistenza1

76 – Fregio del servizio della giustizia militare

77 – Fregio per cappellani militari

 

78 – Sciarpa per Ufficiale rosso-granata ENR Rsi

Nota (1) medici: croce rossa in campo bianco

farmacisti: croce rossa in campo azzurro

veterinari: croce azzurra in campo bianco

commissariato: croce oro in campo viola

amministrazione: croce oro in campo nero

sussistenza: croce oro in campo azzurro

 

L’Esercito Nazionale Repubblicano fu l’esercito regolare della Repubblica Sociale Italiana. Dipendeva dal governo della R.S.I, ma per l’impiego operativo era di fatto subordinato ai comandi militari tedeschi.

Il proposito di «continuare la guerra» era sempre stato presente nella natura del fascismo repubblicano fino dalla sua fondazione, a inizio autunno 1943. Durante i colloqui svoltisi al Quartier generale del Führer, Mussolini e Hitler concordarono la formazione di un nuovo esercito fascista: Hitler aveva intenzione, inizialmente, di far istituire un’armata di circa 10 o 15 divisioni, ma poi nella sua direttiva per l’attuazione del piano ne furono previste solo quattro.

Intanto Mussolini tornò in Italia e ad ottobre partecipò a un convegno, insieme al neo-nominato ministro della difesa maresciallo Rodolfo Graziani (capo di Stato maggiore fu il generale Gastone Gambara), sulla ricostituzione dell’esercito: venne considerata realistica la prospettiva di arruolare ben 500.000 militari, con i quali armare 25 divisioni, delle quali 5 corazzate e 10 motorizzate. Il progetto, però, apparve subito alquanto pretenzioso, poiché nemmeno un massiccio sostegno tedesco – tra l’altro difficile da ottenere in quel momento – avrebbe potuto portare ad un risultato numericamente così imponente.

Una figura di rilievo nella costituzione dell’Esercito Nazionale Repubblicano fu quella del generale Emilio Canevari.

Reclutamenti

Secondo rilevamenti dell’Ufficio Storico dello Stato maggiore dell’Esercito Italiano nel periodo 1943-1945 l’Esercito della Repubblica Sociale contò 558.000 effettivi.

Nell’aprile del 1944 gli arruolati (volontari e coscritti – erano anche state richiamate alcune classi di leva) erano circa 200.000; di questi, molti erano destinati ad altre mansioni: lavoratori nelle industrie della Germania soprattutto, e ausiliari per la FlaK (l’artiglieria contraerei tedesca). Alla fine dell’anno, anche grazie alla minaccia della pena di morte per i renitenti, vennero arruolati 250.000 soldati, di cui 50.000 ceduti alla Luftwaffe. Il personale dell’apparato territoriale, il cui compito principale era quello di assicurare l’arruolamento e i servizi logistici, passò da circa 29.000 unità al momento dell’istituzione a 47.000 a metà del 1944; dopo, a causa dell’avanzata alleata, la riduzione del numero di comandi militari regionali portò anche alla riduzione del personale, che finì per stabilizzarsi sulle 27.000 unità.

Organizzazione

Ai vertici dell’organizzazione militare della RSI stava il Ministero della difesa nazionale che, dal 6 gennaio 1944 si chiamò Ministero delle Forze Armate. A capo di esso fu designato l’ex Maresciallo d’Italia Rodolfo Graziani, che a sua volta nominò quale Capo di stato maggiore generale il generale Gastone Gambara.
Collaboravano col ministro un sottosegretario per l’Esercito, uno per la Marina Nazionale Repubblicana e uno per l’Aeronautica Nazionale Repubblicana, per ognuno di essi esisteva inoltre un capo di Stato maggiore.

A livello gerarchico, le forze armate erano alle dipendenze del Capo di Stato che in tempo di pace esercitava il comando attraverso il Ministro della Difesa, in tempo di guerra a mezzo del Capo di Stato maggiore Generale.

Dal 15 agosto 1944 entrò nei ranghi dell’Esercito Nazionale Repubblicano anche la Guardia Nazionale Repubblicana, con Decreto Legislativo del Duce nº 469 del 14 agosto 1944 – XXII E.F. “Passaggio della G.N.R. nell’Esercito Nazionale Repubblicano”. (periodo della RSI di pubblicazione del nuovo regolamento ufficiale per ENR da dove estraiamo le specifiche di questa sciarpa in vendita)

Molti reparti furono falcidiati dalle diserzioni, in alcuni casi anche a vantaggio delle formazioni partigiane, che divennero problematiche soprattutto per le grandi unità (meno coese ideologicamente) verso la fine della guerra.

Monterosa

La divisione nasce il 1º gennaio 1944 a Pavia, ma è mobilitata solamente il 15 febbraio dello stesso anno. La divisione, formata da circa 20.000 uomini, di cui il 20% provenienti dal Regio Esercito, viene costituita dai dirigenti della Repubblica Sociale per combattere in ambito montano a fianco dell’esercito tedesco. Per l’addestramento la divisione viene inviata in Germania per 6 mesi, dove gli uomini sono addestrati da istruttori tedeschi e armati con materiale proveniente dai magazzini della Wehrmacht. Nell’organico della divisione si contano anche 30 ausiliarie alpine, le prime nella storia del corpo.

Il 16 luglio dello stesso anno Benito Mussolini consegna la bandiera ai reggimenti, a Münsingen.

In luglio, all’arrivo in Italia, viene posta sotto il comando del Corpo d’armata “Lombardia”, nell’area ligure, per contrastare un eventuale sbarco delle forze alleate. Successivamente viene spostata nella Garfagnana tra il fiume Serchio e le Alpi Apuane, Nel gennaio 1945 circa la metà della divisione viene spostata sulle Alpi occidentali per contrastare l’avanzata americana e francese ed in questa occasione per dar man forte viene aggregato il Battaglione “Cadore”, ricevuto dal Raggruppamento “Cacciatori degli Appennini”

La Divisione alla fine della guerra conta 1.100 caduti, 142 decorazioni assegnate, tra le quali tre medaglie d’oro al valor militare all’alpino Renato Assante, al sottotenente Eraldo Boschi e al sottotenente medico Mario Da Re, inoltre 89 encomi e numerosi croci di guerra. Viene sciolta il 28 aprile 1945 dal maresciallo Rodolfo Graziani, che emana l’ordine di cessare le ostilità.

San Marco

Un primo nucleo di istruttori perviene a Grafenwöhr, sede del campo di addestramento nel dicembre 1943. La divisione fu indicata dai tedeschi con la denominazione 3. Italienische Infanterie Division. I quadri vengono completati all’inizio di febbraio, con l’apporto dei “volontari” circa 1.800, provenienti da reparti della Xª Flottiglia MAS e dalla “1ª Divisione di marina italiana” proveniente, in massima parte, da Bordeaux. Un centinaio di volontari provenienti dal disciolto Battaglione “Caorle”. Il grosso della forza venne fornito dalla leva delle classi 1924 e 1925, e inviati al campo d’addestramento di Grafenwöhr.

È la prima unità ad avere i ranghi al completo e la prima a iniziare l’addestramento. Alcuni reparti vengono addestrati nel campo di Heuberg.

Rientrata in Italia nel luglio 1944 la Divisione fu schierata a difesa delle coste della Liguria occidentale, ed ebbe subito numerose diserzioni, con il comandante Aldo Princivalle che entrò in contrasto con gli ufficiali di collegamento tedeschi e fu sostituito.

Littorio

Addestrata nel campo di Senne-Paderborn e Detmold in Renania Vestfalia al confine con la Bassa Sassonia , comandata dal Gen. Tito Agosti. Era costituita da 1 Rgt di granatieri (3 Btg), 1 Rgt di Alpini (3 btg) e 1 Rgt di Artiglieria (4 Gruppi). Contava circa 17000 uomini. Rientrò in Italia nell’ottobre 1944 e, dopo una breve sosta in Emilia e Lombardia, il 3 dicembre fu posta a difesa delle Alpi Occidentali nel tratto da Cima del Diavolo al Monviso.

Italia

Divisione addestrata ad Heuberg nel Baden Wuerttemberg; comandante Gen.Giardina fino al 29/11/1943, Gen. Carloni fino al 15/7/1944, Gen. Guido Mainardi dal 14/8/1944 al 22.2.1945, poi Gen. Mario Carloni fino al 29.4.1945. Contava circa 14000 uomini successivamente ridottisi a poco più di 10000. Rientrata dalla Germania nel dicembre 1944, fu schierata fra Parma, Fidenza e Salsomaggiore. A metà gennaio 1945 cominciò lo spostamento verso il fronte della Garfagnana dove andò a dare il cambio ai reparti della Monterosa (ad eccezione del Btg. “Intra”) e della San Marco. Durante il ripiegamento combattè valorosamente per difendere le vie che consentirono il ripiegamento fino a Medesano, dove avvenne la resa con l’onore delle armi.

 

Fonti  Regolamento ENREsercito Repubblicano

 

1.20

Informazioni aggiuntive

Peso,5 kg
Dimensioni20 × 20 × 20 cm

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