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❌🙁Libretto Volo Regia Aeronautica firmato CAGNA – BALBO

1,00

Libretto di volo del Generale FORNACA in servizio alla Regia Aeronautica al reparto AVIAZIONE DELLA TRIPOLITANIA  in Africa Settentrionale, nel periodo 1935 , 1936. Le pagine compilate sono firmate dal comandante Colonnello Stefano Cagna, dal Generale Rino Corso Fougier, ed in ultima pagina da Italo Balbo.  Addetto ai servizi di collegamento tra le varie località africane, Mellaha, Tarhuna, Misurata, Tobruk, Apollonia, Derna, Bengasi, Tripoli, transitando anche dal Lido di Roma, il Generale Fornaca si occupava di logistica ed amministrazione nel reparto della Aviazione della Tripolitania.

Voli su apparecchi Savoia Marchetti  S73 , S66  ed S81, Caproni CA-308 Borea.

Chiusura a bottoncino automatico , il tutto in perfetto stato.

(Scorri la pagina in basso per ulteriori dettagli e informazioni)

 

 

Esaurito

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Descrizione

Libretto di volo del Generale FORNACA Alessandro in servizio alla Regia Aeronautica al reparto AVIAZIONE DELLA TRIPOLITANIA  in Africa Settentrionale, nel periodo 1935 , 1936. Il libretto di volo è particolarmente interessante perchè tutte le pagine compilate sono firmate in verticale dal Colonnello Stefano Cagna, per vidimazione ai voli eseguiti dal titolare del libretto. Il Colonnello Cagna era il comandante del reparto in servizio in Tripolitania, designato come tale dal Maresciallo dell’Aria ITALO BALBO , allora Governatore della Tripolitania e della Cirenaica. In ultima pagina del libretto di volo, troviamo la firma di Italo Balbo, a chiusura dei servizi prestati alla Regia Aeronautica dal signor Generale Fornaca.  Addetto ai servizi di collegamento tra le varie località africane, come possiamo leggere direttamente sul libretto stesso , Mellaha, Tarhuna, Misurata, Tobruk, Apollonia, Derna, Bengasi, Tripoli, transitando anche dal Lido di Roma, il Generale Fornaca si occupava della logistica e della amministrazione durante le visite delle personalità che si recavano in Africa; leggiamo ad esempio il 5 Dicembre 1935 Generale di Brigata Aerea Fougier (nell’aprile 1934 per esplicita richiesta di Balbo, Fougier viene messo a disposizione del governo della Tripolitania e dal 1° luglio 1935 al 16 dicembre 1937 è comandante dell’aeronautica della Libia, promosso a generale di divisione aerea il 17 Febbraio 1936); pensiamo magari anche a viaggi di Benito Mussolini (non riportati nelle note). Fornaca era responsabile di missioni governatoriali comandate da S.E. Balbo. Gli stessi piloti di alcuni di questi voli furono Balbo e Cagna, e dal libretto di volo possiamo verificare l’uso di determinati apparecchi in dotazione alla Regia Aeronautica in quel periodo, ovvero Savoia Marchetti  S73 , S66  ed S81, ma anche di Caproni CA-308 Borea.

Questo libretto di volo della Regia Aeronautica oltre alle pagine iniziali di intestazione e dati caratteristici (privo di foto, mai apposta sul libretto) si compone di 16 pagine compilate, con 7 firme di Stefano Cagna (timbro Aviazione della Tripolitania), 1 firma del successivo comandante Generale Rino Corso Fougier (con timbro della Aviazione della Libia) , ed 1 firma di Italo Balbo. Copertina rigida in tela azzurra, emblema della regia e diciture MINISTERO DELL’AERONAUTICA  LIBRETTO PERSONALE DI VOLO sovrimpressi in oro. Chiusura a bottoncino automatico , il tutto in perfetto stato.

 

MATERIALE ……. :  documento cartaceo

DIMENSIONI ……: 

MARCHIO ………..: 

 

 

Balbo, Cagna, Fougier – Libretto di volo della Regia Aeronautica con le loro firme

NOTIZIE

Italo Balbo e Stefano Cagna (di cui abbiamo le loro firme su questo libretto di volo della Regia Aeronautica) furono nella stessa squadriglia di volo della Crociera Aerea del Decennale 1933

  • Nera Stellata
    • I-BALB     ✭
      • Gen.S.A. Italo Balbo, T.Col. pilota Stefano Cagna, Ten.Mot. Gino Cappannini, Serg.R.T. Giuseppe Berti, Magg. Ing. Carlo Pezzani

 

STEFANO CAGNA

Stefano Giacomo Cesare Natale Cagna, confidenzialmente chiamato “Stuin” cioè “Stefanino”, nacque il giorno di Natale del 1901 ad Ormea (CN), antico borgo Piemontese, dove trascorse gli anni dell’infanzia. Con il trasferimento della famiglia a Genova e volendo alleggerire il peso della propria istruzione dalle limitate disponibilità familiari, vi frequentò l’Istituto Nautico “Vittorio Emanuele II”, per uscirne nel 1921 con il diploma di Capitano di lungo corso. Seguendo la sua vocazione alla navigazione, ora marittima, poi aerea, trovò naturale seguire i corsi dell’Accademia Navale di Livorno, nel ruolo del complemento, dalla quale uscì nel 1923 con il grado di Guardiamarina e con una decisa inclinazione per il volo, maturata durante le frequenti visite all’idroscalo di Muggiano e culminata con un volo che lo colmò di entusiasmo. La maestria nautica fu quindi trasferita all’aereo, meglio all’idrovolante, tipo di velivolo che in quegli anni era oggetto di privilegiati sviluppi operativi; nel 1924 Stefano Cagna conseguì così il brevetto di pilotaggio sul F.B.A. (Franco British Aviation) 150 HP e di lì a poco, assegnato alla 187ª Squadriglia Idrobombardieri (25° Stormo – 79° Gruppo) di Cadimare, fu qualificato sul Macchi M.7 ter, idrocaccia marittimo ed infine conseguì il brevetto di Pilota Militare su SIAI S 16. Un aneddoto sul giorno del brevetto, significativo per delineare l’amore di “Stuin” per i due elementi del suo destino, l’aria e l’acqua, narra che lui ed il suo carissimo amico e compagno di volo Guido Bonini – come lo sarà Stefano Cagna, anch’egli futuro “Atlantico” – dormivano in un angolo dell’aviorimessa per essere sempre vicini ai loro apparecchi ed al loro mare. Il giorno del volo del brevetto, mentre erano in aria, un piccolo incendio distrusse il lato dell’aviorimessa dove avevano la loro cassetta militare ed i loro vestiti. A quei due giovani piloti, che ogni tanto mandavano un vaglia a casa per aiutare la famiglia, quella era sembrata l’avventura più tremenda della loro vita.

“Giovanissimo ufficiale pilota, fa sperare in una riuscita eccezionale”; con questo vaticinio il Comandante del 25° Stormo lo avvia nel 1924 ad un futuro di sempre più alte affermazioni; nel 1925 partecipò alla Coppa Miraglia, gara di velocità e perizia per idrovolanti e venne assegnato al 26° Stormo, dove, nel 1926 fece la conoscenza di Italo Balbo, incontro che sarebbe stato determinante per il suo futuro di aviatore. Nell’aprile di quell’anno infatti è secondo pilota dell’idrovolante che condusse a Tripoli Italo Balbo (che nel novembre successivo sarebbe stato nominato Sottosegretario dell’Aeronautica), in occasione di una visita di Mussolini in Libia. A Balbo non sfuggirono l’attenzione e la cura che il giovane pilota aveva per il capace Cant 6 ter, idrovolante che oltre ai due piloti poteva trasportare ben 12 passeggeri.

I riconoscimenti arrivarono tempestivi per Stefano Cagna: il 1° luglio cessò di appartenere alla Regia Marina e transitò in Aeronautica con il grado di Tenente in SPE e gli fu concessa la Medaglia d’Argento al Valore Aeronautico. Balbo reclamò ancora una volta per sé quel giovane ardito e capace pilota e lo volle come suo aiutante di volo; così “Stuin” divenne, il 18 ottobre 1928, aiutante del Sottosegretario di Stato alla R.A., al posto di Alberto Briganti, il quale gli lasciò queste consegne: “Ovunque vada con lui (Balbo) non lo perda mai di vista, perché corre il rischio di non ritrovarlo”. Egli fu quindi per molti anni l’aiutante di volo del Maresciallo dell’Aria Italo Balbo. Ma fu di più: fu il camerata, l’amico, il fratello, lo sperimentatore, l’attuatore delle idee. Nelle ore di preparazione delle prove più audaci fu non solo il consigliere prezioso ma, al momento decisivo, il primo collaudatore, lo sperimentatore

Quando Balbo disse: “Voglio andare con 61 apparecchi a fare il periplo del Mediterraneo Occidentale”, Cagna rispose “Benissimo Eccellenza” e provò di persona per primo. Erano i primi voli di massa, che potevano risolversi con un disastro se la preparazione, l’allenamento, i mezzi e gli uomini non fossero stati perfetti.

crociera transatlantica

Furono un trionfo dell’Aviazione Italiana. Balbo disse ancora: “Voglio andare con uno Stormo in America e tornare. Voglio andare a Rio, a Chicago ed a New York e dimostrare che quello che gli altri fanno con un solo apparecchio noi lo facciamo in massa”, Cagna rispose: “Benissimo Eccellenza” e sperimentò aerei e rotte.
A lui erano affidate le prove più rischiose, i sopralluoghi sulle acque delle future tappe, gli esperimenti di decollo a pieno carico, nelle varie condizioni di clima e d’aria, dal cui esito dipendeva tutta l’impresa.
Così Cagna si “abituò a passeggiare sul Mediterraneo”, in ossequio al concetto strategico con il quale Balbo intese condurre, nel 1929, la Crociera del Mediterraneo Orientale, giusta congiunzione di quella condotta l’anno prima ad Occidente e preparazione degli equipaggi alla prova ancor più ardua che sarebbe venuta nel 1930 – 1931 con la Crociera Italia-Brasile, alla quale Cagna partecipò quale pilota dell’S55TA (Trasvolata Atlantica) I-BALB, accanto a Balbo.
“Che barba tutto quel mare!” con questa simpatica esclamazione Cagna sdrammatizzò la tensione e la stanchezza di mesi di preparazione e di settimane di audace esecuzione, quando finalmente le Squadriglie Nere, Rosse, Bianche e Verdi della Squadra Aerea Transatlantica ammararono nella baia di Rio de Janeiro il 15 gennaio 1931, dopo 10.500 Km e quasi due mesi tra navigazione e soste.
Per la partecipazione alla Crociera, Cagna fu promosso al grado di Maggiore per merito straordinario ed assegnato all’aeroporto di Centocelle Nord, sede del reparto di volo dello Stato Maggiore della R.A..

 

  aquila

Al termine della Crociera, Balbo ideò ed autorizzò l’uso di un’aquila da Pilota Militare di particolare fattura, per distinguere i piloti che avevano partecipato all’impresa: una A azzurra era stata “caricata” sulla normale aquila costituente il brevetto in uso. (Un brevetto di Atlantico come questo, è in vendita sul nostro sito , n.d.r.)

Secondo i progetti di Balbo, il successo della Crociera Atlantica e il prestigio che da essa ne derivò alla Regia Aeronautica consentirono di mettere in piedi un progetto analogo con cui celebrare degnamente il decennale della Forza Armata: la traversata dell’Atlantico fino agli Stati Uniti in occasione dell’Esposizione internazionale di Chicago e dell’inaugurazione del monumento a Cristoforo Colombo. Sempre agli ordini di Balbo, il primo luglio 1933  24 S.55X  (X = decimo) decollarono da Orbetello e raggiunsero New York il giorno 19, in un clima di incredibile entusiasmo.
Anche in questa occasione Cagna, che era stato promosso Ten. Col. a scelta l’anno prima, fece da battistrada alla crociera con numerosi voli di ricognizione per la selezione delle possibili tappe e la preparazione dell’organizzazione logistica della crociera. Naturalmente Balbo, che considerava Cagna “il mio aiutante di volo, l’indivisibile compagno di ogni impresa, insomma il mio uomo di fiducia”, volle ancora “Stuin” accanto a sé sull’I-BALB.

distintivo sperimentale
Conclusa la Crociera Aerea del Decennale e sciolta la Squadra Atlantica, per non disperdere il prezioso patrimonio di uomini e di esperienze maturate nel corso di quattro Crociere Aeree di Massa, compiute nell’arco di cinque anni (1928-1933), uomini e macchine vennero inquadrati in un nuovo reparto appositamente costituito.
Lo Stormo Sperimentale da Bombardamento Marittimo, basato su due Gruppi, il 93° e il 94°. La maggior parte del personale fu reperita tra i piloti e gli specialisti trasvolatori atlantici mentre i velivoli in dotazione erano gli idrovolanti SIAI S.55X impiegati per la Crociera del Decennale e alcuni SIAI S.62. Primo Comandante dello Stormo fu proprio Stefano Cagna, nel grado di Tenente Colonnello, che tenne il comando fino al 20 novembre 1933.
Riassunse quindi a tutti gli effetti le funzioni di Aiutante di Volo di Balbo e allorché il Maresciallo dell’Aria venne designato, nel 1934, Governatore della Tripolitania e della Cirenaica (che vennero fuse nella colonia di Libia), lo seguì in Africa Settentrionale, per assumere, ad appena 32 anni, nel giugno 1934 il Comando dell’Aviazione della Tripolitania, che mantenne fino al maggio 1936.
Il 1° Gennaio 1937 Stefano Cagna, già promosso Colonnello nel 1936, fu destinato al Comando dell’aeroporto di Castel Benito e del 15° Stormo Bombardamento Terrestre (B.T.), equipaggiato con apparecchi S 81.

manif comandante        balbo e cagna

Il 15° Stormo B.T. fu trasferito da Guidonia nella colonia nel 1936 e vi rimase fino al febbraio 1941; era inquadrato nella 9ª Brigata Aerea “Leone” e fu il reparto di più lunga permanenza in Libia, durante gli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale.

Dal carteggio del Colonnello Cagna si apprende che “guidò il Reparto con passione e perizia facendone una magnifica Unità in cui entusiasmo ed alto grado di addestramento mirabilmente si fondevano”.

La sua predisposizione alle imprese ardite e l’innato senso di “provar per primo” si rispecchiano ancora nella nuova attività di paracadutista, come rivela il racconto di un suo stretto collaboratore, il Magg. Capanni (che morirà con lui nella battaglia delle Baleari):

“Il Colonnello Cagna si getta per primo col paracadute dall’aeroplano, per invogliare i suoi uomini alla progettata scuola. Cagna è abile quanto robusto e, nella discesa col paracadute, sa destreggiarsi quel tanto che basti a schivare una brutta caduta.”
Il 16 marzo 1939 Stefano Cagna fu promosso Generale di Brigata Aerea nell’aeroporto di Castel Benito; aveva da poco compiuto 38 anni ed era il più giovane Generale della R.A.. Rimase in Libia fino al 1940, al Comando Superiore delle Forze Armate dell’Africa Settentrionale e nel maggio di quell’anno lasciò l’Aeronautica perché incaricato dal Capo di SM Pricolo della riorganizzazione dell’Aviazione Civile. Accettando quell’incarico, Cagna si separò per la prima volta da Balbo e quella fu anche l’unica ed ultima: non si sarebbero più rivisti. La guerra incombeva ormai a breve e poco durò la lontananza di Cagna dalla R.A.; dopo la dichiarazione di guerra (10 giugno 1940) scelse di tornare il Generale Stefano Cagna e chiese a Balbo di combattere al suo fianco. Forse avvertendo il destino imminente, Balbo a malincuore declinò l’offerta, e inconsciamente salvò la vita di Cagna; infatti di lì a poco, nel pomeriggio del 28 giugno l’S79 con il quale il Maresciallo stava rientrando a Tobruk venne erroneamente inquadrato dalla contraerea amica ed abbattuto. La perdita del Capo addolorò moltissimo Cagna che chiese ed ottenne di partecipare alle operazioni belliche.

Gli fu assegnato il Comando della X Brigata Aerea “Marte” Bombardameto Terrestre, di stanza a Cagliari Elmas e composta dagli Stormi da B.T. 8° e 32°, dall’85° Gruppo R.M. e dalle Squadriglie Soccorso 146ª, 148ª, 183ª, 188ª, 199ª.

In quei primi mesi di guerra Cagna fu uomo di grande coraggio e di pronta azione, un pilota magnifico che esercitava sui suoi uomini un fascino immediato.

Era un Comandante instancabile, trascinatore. Se la ricognizione marittima tornava senza aver avvistato obiettivi, partiva egli stesso in volo, da solo. Quando veniva scovato il nemico si metteva in volo alla testa di più squadriglie, sovente di tutta la Brigata e guidava personalmente l’azione con tenacia e coraggio impareggiabili. E fu proprio in una di queste azioni che si compì il suo destino. “Per affondare una nave da guerra bisogna tuffarsi su di lei. Bisogna sganciare la bomba nel suo fumaiolo”, queste sue parole sintetizzano l’impeto e la determinazione che devono averlo condotto, il 1 agosto 1940, alla guida dei suoi Stormi sopra un’imponente flotta di 3 corazzate, 2 portaerei, 4 incrociatori, 6 cacciatorpediniere diretta a Malta. L’aeroplano di testa, quello di Cagna, discese a 2600 metri, in un’atmosfera densa di esplosioni, mise il sole alle spalle e sganciò.

Quelli che sopraggiungevano, attraverso un cielo di fumo, non videro più il suo aeroplano: colpito dai proiettili di un violentissimo tiro di sbarramento era precipitato nel mare delle Baleari.

Racconta il Cap. Cimicchi (altra splendida M.O.V.M.), gregario di Cagna nell’attacco: “I caccia nemici continuavano a volteggiare intorno a noi: ci mitragliavano senza tregua. Per il fumo denso delle cannonate il cielo era diventato nero. Eppure ad un tratto, in quella fitta nube, riuscii a vedere l’apparecchio del Generale Cagna che si impennava, rivolgeva la prora al cielo come in un’estrema invocazione, quindi precipitava di ala, scomparendo nel fumo.
“Avevamo perduto un Capo, un Maestro, un Amico. L’aviazione Italiana aveva perduto uno dei suoi migliori soldati”.

RINO CORSO FOUGIER

Bastia, 14 novembre 1894 – Roma, 24 aprile 1963) fu un aviatore italiano, legato alla Regia Aeronautica come pilota, generale, sottosegretario di Stato e capo di stato maggiore; in gioventù fu anche calciatore nel Padova.

Il 31 dicembre 1912 si arruolò nel Regio Esercito e partecipò al corso per allievo ufficiale di complemento. Fu nominato sottotenente di Fanteria nel 1914 e gli venne affidato il comando di un plotone di bersaglieri ciclisti.

Partecipò alla prima guerra mondiale con il 7º Reggimento bersaglieri. Il 23 giugno 1915, fu ferito da una mina durante una missione di ricognizione alle cave a nord-ovest di Seltz, ma proseguì. Per questo atto di eroismo gli fu assegnata una medaglia d’argento al valor militare.

Il 29 giugno 1916 va al Battaglione Scuole Aviatori come aspirante allievo pilota: a Venaria Reale su Blériot ed a Cascina Costa su SAML/Aviatik B.I e S. 200, prendendo il brevetto di pilota il 26 ottobre e quello di pilota militare il 4 febbraio 1917. Assegnato alla 113ª Squadriglia partecipò a diversi combattimenti e nell’aprile il Tenente Fougier comanda la 1ª Sezione di SAML S.1 a Feltre. Il 20 maggio 1917 ingaggiò uno scontro aereo con tre caccia austriaci tra cui l’Hansa-Brandenburg D.I dell’Asso dell’aviazione Godwin Brumowski che rivendica l’ottava vittoria, in collaborazione con l’asso Károly Kaszala (8 vittorie), sopra l’Altopiano della Bainsizza, con l’aereo fuori uso fu ferito due volte e ricevette un’altra medaglia d’argento.

Dal 2 dicembre 1917 comanda la 70ª Squadriglia caccia su Hanriot HD.1 fino al gennaio 1918 ed il 12 gennaio comanda la 5ª Sezione Difesa di Padova con i Nieuport 27 fino a marzo. A marzo vola con l’83ª Squadriglia di Marcon, il 18 marzo va con la 1ª Sezione al Campo di aviazione di San Pietro in Gu ed il 22 marzo comanda la squadriglia su Nieuport 27; il 23 agosto ricevette la promozione a capitano dei bersaglieri, il 14 settembre Fougier con il Sergente Adamo Bortolini, il soldato Romeo Sartori ed il Tenente Enrico Rizzi abbattono un Albatros da caccia su Arsiè, il 16 settembre Fougier rivendica un piccolo biposto in Val di Nos di Gallio (Italia) ed il 4 ottobre il reparto si sposta a Poianella di Bressanvido.

Dall’aprile 1919 va alla 87ª Squadriglia Aeroplani. Ricevette una terza medaglia d’argento. Il 10 aprile 1921 passa all’Arma Aeronautica andando al 3º Raggruppamento dell’Aeronautica come caposquadriglia. Nel 1923 fu al comando dell’83ª Squadriglia Serenissima.

Il 16 ottobre 1923 passa nel Corpo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica come capitano dell’Arma Aeronautica ruolo combattente in qualità di Capo di Stato Maggiore della 2ª Zona Aerea Territoriale (Z.A.T.) fino al 1º giugno 1928. Nel 1925 divenne maggiore e nel 1927 tenente colonnello. Dal 1º giugno 1928 al 1º giugno 1933, comandò il 1º Stormo Caccia Terrestre, ricevendo gli elogi di Italo Balbo. Nel 1930 a Campoformido fondò la prima scuola di volo acrobatico con i Fiat C.R.20 dove di lì a poco nasceranno le Frecce Tricolori.

Il 9 aprile 1931 ricevette la promozione a colonnello e dal giugno 1933 al marzo 1934 comandò la III Brigata aerea. Dal 1º luglio 1935 al 16 dicembre 1937 comandò l’aeronautica della Libia per richiesta del comandante della Libia, Balbo. Il 17 febbraio 1936 divenne generale di divisione aerea. Durante la guerra d’Etiopia ebbe il comando dell’aeronautica in Africa Orientale Italiana (notiamo la sua firma come tale comandante, su questo libretto di volo della Regia Aeronautica). Poi partecipò alla guerra di Spagna. Fra il 29 dicembre 1937 e il 1º agosto 1938 fu ispettore delle scuole e poi Comandante della 3ª Zona Aerea Territoriale (Z.A.T.) fino al 1º settembre 1939. Il 14 aprile 1939 divenne generale di squadra aerea e comandò la 3º Squadra aerea – SQA3 dal 1º settembre e dal 15 maggio 1940 la 1º Squadra aerea – SQA1 fino al 15 giugno 1941.

Fra il 10 settembre 1940 e il 28 gennaio 1941 partecipò alla Battaglia d’Inghilterra al comando del Corpo Aereo Italiano in Belgio. Dopo la decisione di Benito Mussolini di destituire il generale Francesco Pricolo, dal 15 novembre 1941 al 27 luglio 1943 ricoprì l’incarico di sottosegretario di Stato all’Aeronautica e di capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Fu infine promosso generale di armata aerea il 28 ottobre 1942. Dopo la Caduta del fascismo, il 27 luglio 1943, venne rimosso dagli incarichi e si ritirò a vita privata. È morto il 24 aprile 1963.

 

Fonti Wikipedia   , Stefano Cagna , Fougier, Crociera

 

5.20

Informazioni aggiuntive

Peso1 kg
Dimensioni40 × 40 × 40 cm

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