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❌🙁FEZ MVSN modello 23 – fascio primigenio

1,00

FEZ  della MVSN  Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, primo modello 23  ovvero in uso dal 1923 fino al 1927 , per via del fascio primigenio, per CAPOMANIPOLO

Fregio frontale a forma di fascio littorio , con tondino alla base recante il numero della Legione 86 , che corrisponde alla  86° Legione INTREPIDA di Lucca

Condizioni molto buone, non si evidenziano danni o camolature che ne deturpino l’aspetto fascinoso del manufatto

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Descrizione

FEZ  della MVSN  Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, ventennio fascista, primo modello 23  ovvero in uso dal 1923 fino al 1927 , per via del fascio primigenio . Realizzato in panno nero, morbido (fattura simile a quella dei fez neri da Ardito e da primi fascisti ). Fregio frontale a forma di fascio littorio in canutiglia dorata, con scure di primo tipo in canutiglia argentata, recante al tondino il numero in cifre metalliche della Legione 86 , che dovrebbe corrispondere alla  86° Legione INTREPIDA di Lucca
 

8a Zona “Toscana” (Sede Firenze)

 
LegioneNomeSeden° di CoortiCoorti distaccate(1927)Battaglioni CC.NN.*
MobilitatiTerritoriali
85aApuanaMassa3II Carrara,III PontremoliLXXXV (poi«M»)CCCCLXXXV «TM»
86aIntrepidaLucca6III Pietrasanta,IV Bagni,V Castelnuovo G.,VI Piazza al SerchioCLXXXVI(1935)LXXXVI (1939)CCCCLXXXVI «TM»
88aCappelliniLivorno3III Portoferraio (Elba)CLXXXVIII(1935)LXXXVIII(1939)CCCCLXXXVIIIBtg. CC.NN.Elba (1940) «TM»
89aEtruscaVolterra4I Volterra,II Casale,III Campiglia,IV CevoliLXXXIX (1939)CCLXXXIX «T»
90aPisaPisa4II Navacchio,III Pontedera,IV CalcinaiaCXC (1935)XC (1939)I Btg. mitr. (1935)CCCCXC «TM»
92aF. FerrucciFirenze6VI PratoCXCII (1935)XCII (1939)CCCCXCII «TM»
93aGiglio RossoEmpoli5I, II Firenze,IV S. Romano,V S. MiniatoXCIII (1939)CCCCXCIII «TM
94aFedelePistoia4S. Marcello, Larciano, PoggioXCIV (1939)CCCCXCIV «TM»
95aMarzoccoFirenze4I Diacomano,II Pontassieve,III Figline,IV GreveCXCV (1935)XCV (1939)CCCCXCV «TM»
96aPetrarcaArezzo4Cortona, Bibbiena, MontevarchiCXCVI (1935)XCVI (1939)CCXCVI «T»
97aSeneseSiena6Poggibonsi, Piancastagnaio, Montepulciano, TrequandaXCVII (1939)CCXCVII «T»
98aMaremmanaGrosseto4Orbetello, Roccastrada, Massa MarittimaCXCVIII (1935)XCVIII (1939)CCCCXCVIII «TM»
 
 Il fez è attraversato da un cordone intrecciato di cotone nero, che effettua un giro della calotta intervallato da quattro nodi, terminante con un fiocco applicato in cima al fez come da disposizione per il modello 23 della MVSNAl lato sinistro è applicato il grado da CAPOMANIPOLO  in gallone dorato, che non passa sotto la alluda di cuoio testimoniando anche con questo dettaglio la totale originalità del fez; in tutti i modelli 23 di fez, l’applicazione del gallone era eseguita applicandolo a posteriori, senza passare per l’alluda.Prodotto dalla UNIONE MILITARE , come evidenziato dal logo, vecchio tipo, stampato sulla fodera interna a caratteri similoro, riportante tutte le città italiane dove era presente la ditta. Con alluda in fine cuoio marcata EXTRA. Targhetta interna applicata per indicare la taglia, che riporta il numero 54Condizioni molto buone, non si evidenziano danni o camolature che ne deturpino l’aspetto fascinoso del manufatto, testimone di una epoca lontana ormai un secolo.

fez mvsn 23 fascioSquadristi con fez fascista modello 23 MVSN

Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale

La Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (in acronimo MVSN, spesso genericamente identificata con la locuzione camicie nere a causa delle camicie di colore nero adottate quale parte della divisa, come spesso indicato anche nella storiografia non italiana) è stato un corpo di gendarmeria a ordinamento militare e dal 1924 una forza armata dell’Italia fascista.La sua fondazione fu decisa e annunciata dal Consiglio dei ministri del 28 dicembre 1922 presieduto da Benito Mussolini e decretata dal re Vittorio Emanuele III con regio decreto-legge il 14 gennaio 1923, n. 31 (poi convertito in legge il 17 aprile 1925) entrato in vigore il 1º febbraio 1923.Accorpò, nel 1923, la disciolta Milizia dei Sempre Pronti per la Patria e per il Re dell’Associazione Nazionalista Italiana.Inizialmente pensata come milizia a uso esclusivo del Partito Nazionale Fascista (rispondeva solo al Presidente del Consiglio dei ministri e a lui solo era dovuto il giuramento, in contrasto con l’obbligo di giuramento al sovrano), nel tempo perse la sua esclusività nei compiti e finì col mescolarsi quasi del tutto con il Regio Esercito.

Origini e costituzione

La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale nasceva dall’esigenza del Partito Nazionale Fascista, di irregimentare le squadre d’azione in una vera e propria milizia riconosciuta dallo Stato. Benito Mussolini incaricava una commissione  composta da Emilio De Bono, Cesare Maria De Vecchi, Aldo Finzi, Italo Balbo e Attilio Teruzzi, di studiare il problema.La commissione realizzava un progetto sulla formazione e organizzazione di un corpo di volontari, inquadrato nell’esercito nazionale mediante reclutamento, in una fascia di età tra i 17 e i 50 anni, analogamente ad altri Stati che godevano di analoghe milizie. Questo avvenne per i primi quattro anni. Il servizio di leva obbligatorio poteva essere svolto anche nella milizia.La M.V.S.N. venne creata il 1º febbraio del 1923, sulla base delle vecchie squadre d’azione fasciste, per concorrere a “mantenere all’interno l’ordine pubblico” (la MVSN utilizzò sui fez, il primo tipo di fascio cosidetto modello 23). Il primo comandante generale fu Italo Balbo.Con R.D. del 4 aprile 1924 la M.V.S.N. entrò a far parte delle Forze armate dello Stato, per cui le Camicie Nere prestavano giuramento al re e non al Partito fascista, e la Milizia divenne la quarta forza armata italiana. Inizialmente fu costituita da volontari reduci della prima guerra mondiale e da ufficiali del Regio Esercito, promossi di un grado per aderirvi.

Organizzazione

La M.V.S.N. era strutturata su base volontaria e territoriale, formata da iscritti al Partito Nazionale Fascista tra i 16 e i 50 anni; oltre i 36 anni il milite entrava nelle unità territoriali sino ai 55 anni, con il nome di triario.
L’organizzazione della Milizia si articolava su un comando generale (il comandante generale era Benito Mussolini, con il grado di Primo caporale d’onore; alle sue dipendenze il capo di stato maggiore, preposto a reggere il comando generale). Il territorio era ripartito nei raggruppamenti Milano, Bologna, Roma e Napoli al comando di luogotenenti generali. Ogni comando di raggruppamento aveva alle proprie dipendenze un certo numero di gruppi (33 in totale) retti da consoli generali. Ciascun comando di gruppo aveva alle proprie dipendenze un certo numero di legioni ordinarie (120 in tutto) comandate da consoli.
La struttura della M.V.S.N. era a ordinamento ternario: ogni legione si componeva di tre coorti, a loro volta formate da tre centurie così formate da tre manipoli e ogni manipolo da tre squadre. Dopo alcune modifiche susseguitesi tra ’29 e il ’35, nel 1939 si tornava alla struttura di partenza.La M.V.S.N. era costituita dalla Milizia ordinaria, Forestale, Stradale, Ferroviaria, Postelegrafonica e Portuale. Alla Milizia ordinaria appartenevano la Milizia Confinaria, quella Coloniale e la Milizia Universitaria, che aveva compiti d’istruzione premilitare. Nel ’30 vennero aggiunte la Milizia per la difesa contraerea (prima D.A.T., poi DiCat) e la Milizia Marittima (MilMart). Vi erano ufficiali in servizio permanente effettivo, ufficiali inclusi nei quadri (non abitualmente in servizio, ma richiamabili) e nella riserva. Il Comando generale provvedeva alla nomina degli ufficiali. Questa la struttura territoriale ed i rispettivi incaricati di comando :
  • Zona (Divisione)                      ispettore generale di zona poi luogotenente generale (generale di Divisione)
  • Gruppo di Legioni (Brigata)  console generale (generale di Brigata)
  • Legione (Reggimento)            console (colonnello)
  • Coorte (Battaglione)               seniore (maggiore)
  • Centuria (Compagnia)           centurione (capitano)
  • Manipolo (Plotone)                capomanipolo (tenente)
  • Squadra (Squadra)                 caposquadra (sergente)

Fonti Wikipedia, data la vastità dell’argomento si consiglia di consultare il Web per ulteriori approfondimenti.Fonti  Regio Esercito Disposizioni8.22

Informazioni aggiuntive

Peso3 kg
Dimensioni35 × 35 × 35 cm

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