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❌🙁Centurione MVSN DICAT Milizia Difesa Antiaerea

1,00

Imponente berretto grigio verde per centurione della MVSN  Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale specialità DICAT Difesa Antiaerea Territoriale, con magnifica forma marziale.

In cordellino grigio verde, per centurione della 19′ legione di NAPOLI  del 5′ Gruppo di Legioni con direttorio a Napoli.

Ottime condizioni, lievissimi segni del tempo, comunque spettacolare.

Taglia circa 57. Produzione NATALE CAPITANIO – COMO

P.A.R.  Prezzo a Richiesta   –   P.O.D. Price on Demand

(Scorri la pagina in basso per ulteriori dettagli e informazioni)

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Descrizione

Imponente berretto grigio verde per centurione della MVSN  Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale specialità DICAT Difesa Antiaerea Territoriale, con magnifica forma “imperiale”, dall’imponente parte frontale in evidenza che ne dona marzialità assoluta. Ventennio fascista. Berretto a visiera modello 34, introdotto anche nel Regio Esercito nel 1934. Realizzato in cordellino grigio verde, con tamburo perimetrale rivestito di panno nero, e visiera in cuoio verniciata di nero. Fregio frontale in canutiglia dorata con scure argentata, fascio littorio centrale con una stella in cima, ed alla base il simbolo standard dell’artiglieria contraerea, ovvero due cannoni incrociati inframezzati da una coppia di ali. Al tondino centrale posto sotto il fascio littorio troviamo il numero 19 per la legione di NAPOLI , del 5′ Gruppo di Legioni con direttorio a Napoli. Intorno al tamburo, troviamo una fascia con tre galloni in filo metallico dorato, ad indicare il grado di CENTURIONE (Capitano). Il piatto del berretto è profilato di un galloncino in cotone di filo nero, come da regolamento. Taglia approssimativa 57. Completa il berretto un soggolo in cuoio nero, ai lati due bottoncini in metallo dorato con l’aquila ad ali aperte avente tra gli artigli un fascio littorio. All’interno del berretto, protetto da una pellicola in celluloide, il marchio FABBRICA CAPPELLI E BERRETTI – NATALE CAPITANIO – Corso Milano 41 – COMO , e sull’alluda in cuoio marrone troviamo impressa a fuoco a caratteri dorati,  la dicitura Il cappello italiano PREFERITO . Questo berretto da centurione della MVSN DICAT della Milizia Difesa Aintiaerea é in ottime condizioni, magari recante lievissimi segni del tempo, ma conserva intatta la magnificenza del manufatto e darà la sua spettacolare presenza nella vostra collezione.

 

Estratto dal regolamento della MVSN del 1935

9. – COPRICAPO
a) Berretto
   è di foggia uguale a quella stabilita per gli Ufficiali del R. Esercito, di stoffa diagonale g. v. per l’uniforme g. v., di tela bianca per l’uniforme estiva; …

—  omissis —

4. – FREGI PER COPRICAPO, CONTROSPALLINE E SPALLINE

– I fregi per copricapo e controspalline sono ricamati in oro, salvo le parti qui appresso specificate che sono ricamate in argento; quelli per spalline sono in metallo, rispettivamente, dorato o bianco:

a) la scure del fascio per tutti;

—  omissis —

Per tutti gli Ufficiali superiori ed inferiori i fregi da copricapo devono essere ricamati in oro su panno g. v. o nero …

NOTIZIE

Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale

La Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (in acronimo MVSN, spesso genericamente identificata con la locuzione camicie nere a causa delle camicie di colore nero adottate quale parte della divisa, come spesso indicato anche nella storiografia non italiana) è stato un corpo di gendarmeria a ordinamento militare e dal 1924 una forza armata dell’Italia fascista.

La sua fondazione fu decisa e annunciata dal Consiglio dei ministri del 28 dicembre 1922 presieduto da Benito Mussolini e decretata dal re Vittorio Emanuele III con regio decreto-legge il 14 gennaio 1923, n. 31 (poi convertito in legge il 17 aprile 1925) entrato in vigore il 1º febbraio 1923.

Accorpò, nel 1923, la disciolta Milizia dei Sempre Pronti per la Patria e per il Re dell’Associazione Nazionalista Italiana.

Inizialmente pensata come milizia a uso esclusivo del Partito Nazionale Fascista (rispondeva solo al Presidente del Consiglio dei ministri e a lui solo era dovuto il giuramento, in contrasto con l’obbligo di giuramento al sovrano), nel tempo perse la sua esclusività nei compiti e finì col mescolarsi quasi del tutto con il Regio Esercito.

Origini e costituzione

La M.V.S.N. nasceva dall’esigenza del Partito Nazionale Fascista, di irregimentare le squadre d’azione in una vera e propria milizia riconosciuta dallo Stato. Benito Mussolini incaricava una commissione  composta da Emilio De Bono, Cesare Maria De Vecchi, Aldo Finzi, Italo Balbo e Attilio Teruzzi, di studiare il problema.

La commissione realizzava un progetto sulla formazione e organizzazione di un corpo di volontari, inquadrato nell’esercito nazionale mediante reclutamento, in una fascia di età tra i 17 e i 50 anni, analogamente ad altri Stati che godevano di analoghe milizie. Questo avvenne per i primi quattro anni. Il servizio di leva obbligatorio poteva essere svolto anche nella milizia.

La M.V.S.N. venne creata il 1º febbraio del 1923, sulla base delle vecchie squadre d’azione fasciste, per concorrere a “mantenere all’interno l’ordine pubblico”. Il primo comandante generale fu Italo Balbo.

Con R.D. del 4 aprile 1924 la M.V.S.N. entrò a far parte delle Forze armate dello Stato, per cui le Camicie Nere prestavano giuramento al re e non al Partito fascista, e la Milizia divenne la quarta forza armata italiana.

Organizzazione

La M.V.S.N. era strutturata su base volontaria e territoriale, formata da iscritti al Partito Nazionale Fascista tra i 16 e i 50 anni; oltre i 36 anni il milite entrava nelle unità territoriali sino ai 55 anni, con il nome di triario.

L’organizzazione della Milizia si articolava su un comando generale. Il territorio era ripartito nei raggruppamenti Milano, Bologna, Roma e Napoli al comando di luogotenenti generali. Ogni comando di raggruppamento aveva alle proprie dipendenze un certo numero di gruppi (33 in totale) retti da consoli generali. Ciascun comando di gruppo aveva alle proprie dipendenze un certo numero di legioni ordinarie (120 in tutto) comandate da consoli.

La struttura della M.V.S.N. era a ordinamento ternario: ogni legione (come quella di questo berretto da Centurione della MVSN milizia Dicat) si componeva di tre coorti, formate da tre centurie così formate da tre manipoli e ogni manipolo da tre squadre. Dopo alcune modifiche susseguitesi tra ’29 e il ’35, nel 1939 si tornava alla struttura di partenza.

La M.V.S.N. era costituita dalla Milizia ordinaria, Forestale, Stradale, Ferroviaria, Postelegrafonica e Portuale. Alla Milizia ordinaria appartenevano la Milizia Confinaria, quella Coloniale e la Milizia Universitaria, che aveva compiti d’istruzione premilitare. Nel ’30 vennero aggiunte la Milizia per la difesa contraerea (prima D.A.T., poi DiCat) e la Milizia Marittima (MilMart). Vi erano ufficiali in servizio permanente effettivo, ufficiali inclusi nei quadri (non abitualmente in servizio, ma richiamabili) e nella riserva. Il Comando generale provvedeva alla nomina degli ufficiali. Questa la struttura territoriale ed i rispettivi incaricati di comando :

  • Zona (Divisione)                      ispettore generale di zona poi luogotenente generale (generale di Divisione)
  • Gruppo di Legioni (Brigata)  console generale (generale di Brigata)
  • Legione (Reggimento)            console (colonnello)
  • Coorte (Battaglione)               seniore (maggiore)
  • Centuria (Compagnia)           centurione (capitano)
  • Manipolo (Plotone)                capomanipolo (tenente, vedi fez milizia fascista in vendita)
  • Squadra (Squadra)                 caposquadra (sergente)

La Milizia per la difesa antiaerea territoriale DICAT, istituita in Italia con Regio decreto legge del 18 febbraio 1930, aveva il compito di predisporre, in tempo di pace, e di attuare in tempo di guerra unitamente alle unità contraeree delle altre forze armate, la difesa del paese da attacchi aerei nemici.

Questa specialità della MVSN (di cui abbiamo questo berretto da Centurione della milizia MVSN DICAT ) nasce il 16 aprile 1927 con la denominazione di Milizia artiglieria contraerei; dal 1930 venne ridenominata Milizia per la Difesa Aerea Territoriale, abbreviata in MDAT, poi in Milizia per la Difesa Controaerea Territoriale, abbreviato prima in MDCAT, poi in MDICAT. Nel 1935 era articolata su 14 Legioni e 10 Coorti autonome, poste alle dipendenze, insieme alla Milizia per la difesa costiera (M. DACOS), dell’Ispettorato, poi “Comando della M. Di.C.A.T. e da Cos.”. La milizia partecipa alla Guerra d’Etiopia fornendo il personale per tutte le batterie someggiate da 65/17 in forza alle Legioni CC.NN., mentre diverse migliaia di sue Camicie Nere combatterono come fanti nei battaglioni CC.NN. Nel 1939 il comando assunse il nome di “Comando Milizie Controaerei ed Artiglieria Marittima” e la MDICAT venne riorganizzata su 5 Comandi di gruppo di Legioni DICAT con a disposizione 22 Legioni in Patria e 4 nelle colonie, ognuna delle quali armava un certo numero di batterie sparse sul territorio dell’Impero. La MDICAT, che al 10 giugno 1940, data dell’entrata in guerra inquadrava 85.000 uomini, cambio per l’ultima volta denominazione in Milizia Artiglieria Contro AereiMACA nel codice telegrafico. Per tutta la durata della seconda guerra mondiale, la milizia difese accanitamente il territorio nazionale dalle incursioni alleate, in collaborazione con la Regia Aeronautica.

Organizzazione

L’arruolamento degli ufficiali (come questo centurione della milizia MVSN DICAT) veniva effettuato tra gli ufficiali di artiglieria del Regio Esercito non soggetti alla mobilitazione in caso di guerra; la truppa era costituita da volontari esenti da obblighi militari, giovani non ancora chiamati alla leva, da personale delle classi anziane, da mutilati e reduci della Grande Guerra e da ciechi impiegati, per il loro udito affinato, all’ascolto agli aerofoni. Il personale, normalmente in congedo, veniva periodicamente richiamato in servizio per l’addestramento e per le manifestazioni del Regime. Per la disciplina dipendeva dal “Comando Generale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale”, per l’addestramento e per l’impiego dai Comandi di Corpo d’armata o di Isola. In caso di mobilitazione, o quando sia necessario per la sicurezza dello Stato, la milizia passava alle dipendenze del Ministero della Guerra, agli ordini del Comando supremo militare italiano.

Uniforme

Il personale della MACA vestiva l’uniforme grigioverde della MVSN, con gambali in cuoio nero e bandoliera di cuoio marrone. Si distingueva per le filettature gialle arancio dei fregi e delle controspalline. Le fiamme nere sul bavero erano anch’esse filettate del giallo arancio tradizionale dell’arma di artiglieria, con i fascetti littori in luogo delle stellette delle Regie Forze Armate. I copricapi della specialità erano il fez nero ed il berretto rigido, mentre i reparti MDICAT di frontiera usavano il cappello alpino senza nappina e senza penna (la cosiddetta “vedova”) (Questo berretto da centurione della milizia MVSN DICAT non è ovviamente per ufficiale di frontiera)

Il fregio era costituito da un fascio littorio su due cannoni incrociati sormontato dalla stella d’Italia. Nel tondino nero posto sotto ai cannoni era riportato il numerale romano del reparto.

 

Corrispondenza tra i gradi

Regio EsercitoMVSN
Allegato A – Art. n° 8
R.D. n° 832 dell’8 marzo 1923
G.U.R.d’I. n° 98 del 26 aprile 1923
MVSN
R.D.L. n° 967 del 15 marzo 1923
G.U.R.d’I. n° 112 del 14 maggio 1923
MVSN
Art. n° 5
circolare n° 150 del 16 agosto 1936
Distintivo
Allegato B – Art. n° 11
R.D. n. 832 dell’8 marzo 1923
G.U.R.d’I. n° 98 del 26 aprile 1923
Distintivo
Art. n° 5
circolare n° 150 del 16 agosto 1936
Ufficiali Generali
Primo Maresciallo dell’ImperoPrimo caporale d’onorePrimo caporale d'onore.svg
Maresciallo d’Italiacaporale d’onore

Sulla manica sinistra della giubba o della camicia, al di sopra del gomito

Caporale d'onore.svg
generale d’armataprimo comandante generalecomandante generale1 aquila romana d’oro con fascio littorio sormontata da 3 stellette d’oro,
ricamato su rettangolo (cm 3,5 x 7,5)
di tessuto d’argento circondato da trecciola in oro
MVSN-Comandante generale.svg
generale di corpo d’armatacomandante generalecomandante generaleLuogotenente generale capo di stato maggioreMVSN-Luogotenente generale capo di manipolo.svg
generale di divisioneispettore generale di zonaluogotenente generaleluogotenente generalecome sopra, con 2 stellette d’oro

 

MVSN-Luogotenente generale.svg
generale di brigataconsole generaleconsole

generale

console generalecome sopra, con 1 stelletta d’oroMVSN-Console generale.svg
Ufficiali Superiori
colonnelloconsoleconsoleconsole1 fascio littorio ricamato in oro in campo rosso
sormontato da 1 stella d’oro,
tutto in un rettangolo
(cm 3 x 7 ) circondato da trecciola in oro
Fascist Rank Consul 2.svg
tenente colonnelloprimo senioreFascist Rank First Senior 2.svg
maggioresenioresenioreseniore1 galloncino orizzontale d’oro alto 2 cm e 1 galloncino orizzontale d’oro
alto 5 mm, lunghi 12 cm, disposti parallelamente
alla distanza di 5 mm l’uno dall’altro
Fascist Rank Senior 2.svg
Ufficiali Inferiori
capitanocenturionecenturionecenturionecome sopra ma con 3 gallonciniFascist Rank Centurion 2.svg
Ufficiali Inferiori  Subalterni
tenentecapomanipolocapomanipolocapomanipolocome sopra ma con 2 gallonciniFascist Rank First Chief Maniple 2.svg
sottotenentesottocapomanipoloFascist Rank Second Chief Maniple 2.svg
Marescialli
maresciallo maggioreprimo aiutanteMSVN-Primo aiutante.svg
maresciallo capoaiutante capoMSVN-Aiutante capo.svg
maresciallo ordinarioaiutanteMSVN-Aiutante.svg
Sergenti
sergente maggiorecaposquadraprimo caposquadraMSVN-Primo capo squadra.svg
sergentecaposquadracaposquadra1 galloncino orizzontale di argento alto 5 mm e lungo 12 cmMSVN-Capo squadra.svg
sergentevicecaposquadra1 galloncino orizzontale in panno rosso alto 5 mm e lungo 12 cm
Graduati
caporal maggiorevicecaposquadraMSVN-Vice capo squadra.svg
caporalecamicia nera sceltaMSVN-Camicia nera scelta.svg
Truppa
appuntatocamicia neraRC-Carabiniere.png
soldatocamicia neracamicia neraRC-Carabiniere.png

Fonti Wikipedia

 

11.20

Informazioni aggiuntive

Peso1 kg
Dimensioni35 × 35 × 35 cm

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