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❌🙁Berretto Generale Brigata 34 – Regio Esercito

1,00

Berretto grigio verde per Generale di  Brigata del Regio Esercito.  In ottimo stato senza danni da tarma, con leggera ossidazione sparsa sulla greca intorno al tamburo.

Berretto assolutamente originale dell’epoca. Taglia 54 come indicata dalla targhetta applicata alla fascia di pelle

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Descrizione

Berretto grigio verde per Generale di  Brigata del Regio Esercito, per uniforme di servizio, regolamento/modello 34 , come da regolamento della Riforma Baistrocchi.  In ottimo stato per quello che concerne la stoffa senza danni da tarma, con ossidazione sparsa sulla greca intorno al tamburo.

Il berretto è assolutamente originale dell’epoca (anni ’30 del secolo scorso), completo dei peculiari bottoncini laterali ferma soggolo, in metallo argentato. La greca ed il gallone di grado realizzati in canutiglia argentata. Il fregio frontale in ottimo stato, porta una magnifica Aquila realizzata in canutiglia argentata anch’essa, montata su sottopanno rosso. Taglia 54 come indicata dalla targhetta interna alla fascia di pelle marocchina.

 

MATERIALE   ………….  stoffa, canutiglia, pelle

TAGLIA     ……………….. 54

MARCHIO ……………. Unione Militare Milano

 

NOTIZIE

 

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Federico Baistrocchi  (Napoli, 9 giugno 1871 – Roma, 31 maggio 1947) nell’ottobre 1922, in prossimità della marcia su Roma, assicurò a Mussolini che la piazza di Napoli, del quale era comandante, non sarebbe intervenuta contro di lui durante l’adunata fascista nella città partenopea. Nel 1924 venne eletto alla Camera dei deputati nella XXVII legislatura per il PNF (primo eletto) in Campania, e confermato nel 1929 nella XXVIII legislatura e nel 1934 nella XXIX. Nel 1926 fu promosso generale di divisione e quando nel 1931 divenne generale di corpo d’armata, fu inviato a Verona per assumere il comando del Corpo d’armata ivi stanziato.

Nel luglio 1933 Mussolini assunse anche il Ministero della Guerra, e Baistrocchi assunse l’incarico di Sottosegretario di Stato, con l’obiettivo di iniziare un “programma di ammodernamento delle Forze armate” che prevedeva: l’istituzione del premilitare e postmilitare, ammodernamento e meccanizzazione, la creazione delle divisioni celeri e dei reparti autotrasportati, l’ammodernamento delle artiglierie e delle armi individuali. Tuttavia questo programma, forse troppo ambizioso, fu attuato solo in parte. Il 14 novembre 1933 emanò la cosiddetta “Riforma Baistrocchi“, su uniformi, gradi ed equipaggiamento del Regio Esercito (di cui il berretto 34 da generale di brigata in oggetto ne è un esempio), della Milizia e dei Reali Carabinieri. Durante la guerra d’Etiopia favorì la costituzione di divisioni di camicie nere, comandate però da ufficiali dell’esercito. Ricoprì l’incarico di Sottosegretario di stato fino all’ottobre 1936.

Già Segretario dell’Ordine militare di Savoia, fu anche Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito dal 1º ottobre 1934 al 7 ottobre 1936. Il 23 maggio 1936 raggiunse il grado di generale d’armata. Il 7 ottobre 1937 gli fu concesso con Regio Decreto il titolo di “Conte”.

Il 25 marzo 1939 fu nominato senatore del Regno d’Italia. Nel 1944 fu collocato in riserva per raggiunti limiti d’età. Il 18 aprile 1945 fu arrestato con l’accusa di fascistizzazione dell’esercito per l’inserimento della Milizia Fascista: processato al tribunale militare di Roma, fu assolto con formula piena nel settembre 1946. Morì il 31 maggio dell’anno successivo.

 

Per approfondimenti  , fonti Wikipedia

 

8.21

Informazioni aggiuntive

Peso2 kg
Dimensioni60 × 10 × 75 cm

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