Description
Coppa in argento proveniente dal transatlantico ROMA , realizzata e firmata dai noti argentieri BROGGI di Milano.
Oggetto originale , dal pieno stile decò come dai dettami dell’epoca, realizzato in argento, e provvisto di una base in legno dipinto di nero. La coppa faceva parte della fornitura di vasellame e servizi di posate del Transatlantico ROMA , e reca la punzonatura 800 dell’argento ed il nome BROGGI ( preceduto dalla F che sta per FRATELLI ) sotto i due piccoli manici laterali.
Sul corpo della coppa troviamo inciso il nome ROMA con una corona reale in testa, soprastante una serie di onde a simboleggiare il transatlantico che solca il mare (incisione dei fratelli Broggi)
In ottime condizioni, la coppa non è stata pulita per non toglierle la patina accumulata dal tempo, ma se necessario, agendo con appositi prodotti di pulizia per argento, si potrà ridare splendore e lucentezza al metallo. Operazione che lasciamo scegliere di fare ai futuri possessori di questo splendido oggetto.
MATERIALEÂ Â Â :Â Argento
MISURE coppa : mm.100 altezza , mm.95 diametro , mm.130 estensione massima compresi i manici
MISURE base   : mm.70 di lato e mm.30 di altezza
MARCHIOÂ Â Â Â Â :Â 800 F.BROGGI
NOTIZIE
Il transatlantico Roma fu costruito per la SocietĂ “Navigazione Generale Italiana” di Genova dal cantiere navale G. Ansaldo & Co di Sestri Ponente dove venne varato il 26 febbraio 1926.
Dopo la fine della prima guerra mondiale, molte compagnie di navigazione hanno progettato la costruzione di nuove navi, una volta che la situazione economica fosse migliorata. La compagnia italiana Navigazione Generale Italiana a metĂ degli anni venti ordinò ai cantieri Ansaldo la costruzione di due transatlantici. La prima nave fu il transatlantico Roma, varato all’inizio del 1926, mentre la seconda, varata nel dicembre dello stesso anno è stata battezzata Augustus ed ebbe come madrina del varo Edda Mussolini figlia del capo del governo italiano Benito Mussolini. Le due navi differivano per la propulsione, con l’Augustus dotata di propulsione diesel con quattro motori Savoja M.A.N a due tempi doppio effetto mentre la gemella Roma era equipaggiata con propulsione a vapore con caldaie e turbine.
Caratteristiche
La nave, la cui stazza era di quasi 33000 tonnellate, aveva lo scafo completamente in acciaio suddiviso in 13 compartimenti stagni, ma la sua caratteristica principale era l’apparato motore la cui potenza totale raggiungeva ben 36000 cavalli.
L’apparato motore che consentiva alla nave di raggiungere una velocitĂ di 22 nodi era costituito da tredici caldaie a ritorno di fiamma, munite di surriscaldatori e alimentate a nafta che sfogavano in due fumaioli e fornivano il vapore a otto turbine che agivano a coppie su ciascuno degli assi.
Lo scafo a chiglia piatta era dotato di dodici paratie stagne ed il ponte di coperta era in acciaio foderato di teak.
La nave che poteva imbarcare oltre 1700 passeggeri aveva alloggiamenti per 375 passeggeri di prima classe, 300 di seconda, 300 in classe intermedia e 700 di terza classe e fu anche la prima ad essere dotata di piscina e relativi servizi.
Fino al varo del Rex è stata la nave piÚ grande e piÚ lunga della marina mercantile italiana.
Servizio
Il transatlantico Roma (dal quale proviene la coppa firmata Broggi in vendita) effettuò il suo viaggio inaugurale il 21 settembre 1926 sulla rotta Genova – Napoli – New York e nel dicembre dello stesso anno dopo aver captato il segnale di S.O.S. di un veliero italiano,l’Enrico Guarnieri che trasportava marmo e una chiatta in coperta,in affondamento a 100 miglia ad Est di Madera intervenne mettendone in salvo l’equipaggio composto da marinai e comandante viareggini.
Nel 1932 passò alla SocietĂ Italia di Navigazione iniziando il 15 gennaio di quell’anno i viaggi sulla stessa linea per la nuova compagnia dopo che nel novembre 1931 aveva effettuato l’ultimo viaggio per la vecchia compagnia.
Nell’aprile 1933 furono modificati gli interni e la classe intermedia venne sostituita con la classe turistica.
Seconda guerra mondiale
Nel corso della seconda guerra mondiale la nave venne requisita dalla Regia Marina per essere trasformata in portaerei. Ribattezzata Aquila, non entrò mai in servizio e dopo la guerra venne smantellata nel 1952.
Argentieri BROGGI
Gaetano Broggi, ultimo erede di una famiglia di artigiani esperti nellâarte dellââindorare e argentare i metalliâ, aprĂŹ la sua prima bottega a Milano, nel 1818. Nel 1841 il Duca di Savoia (futuro Vittorio Emanuele II) affidò a questo artigiano milanese la doratura
degli ornamenti per le nozze con lâArciduchessa dâAustria Maria Adelaide. Carlo Alberto si infiammò per il lavoro di Gaetano e
ne lodò lâoperato, aggiungendo un nuovo prezioso riconoscimento per quellâarte di cui la famiglia Broggi sembrava
possedere il segreto.
La meritata celebritĂ che il laboratorio milanese di Via dei Mercanti dâOro aveva ottenuto presso le alte sfere reali era
solo lâinizio. Mentre doratura e argentatura erano ancora realizzate manualmente, con applicazioni a foglia, i figli di Gaetano, Carlo e Serafino, decisero di viaggiare allâestero per studiare le ultime innovazioni del settore. Fu cosĂŹ che sperimentarono lâapplicazione di sottili strati di metallo su altro metallo, attraverso procedimenti elettrolitici.
Il procedimento galvanico comportava un notevole risparmio di tempo e risorse, cosĂŹ la produzione riuscĂŹ a incrementare la quantitĂ , raffinando al contempo gli aspetti qualitativi, per la gioia della tradizionale clientela nobile e della nuova borghesia che, per la prima volta, sperimentava il piacere di piccoli autentici gioielli domestici.
Nel 1866 la ditta Gaetano Broggi e Figli lasciò il vecchio laboratorio per la nuova sede di S. Maria Fulcorina. Qui
la tradizionale lavorazione dei metalli fu affiancata alla produzione di vasellame e posateria con lâaiuto di stampi, nuovi macchinari e ben trenta operai. Sempre qui nacque la lega dâargento che presto rese il nome di Broggi famoso nel mondo: una speciale amalgama capace di unire lucentezza, straordinaria resistenza e un costo sensibilmente inferiore.
La ditta Broggi continuò a crescere e presto ci fu la necessitĂ di un nuovo trasloco. Era la volta di piazza San Marco dove, prima in Italia, Broggi cominciò la fabbricazione di posateria e tornitura di oggetti ovali grazie a nuove macchine, una fonderia, laminatoi in grado di modulare gli spessori, pulitrici e smerigliatrici. Dalla corte sabauda arrivò il piĂš grande riconoscimento. il 14 giugno 1872 Vittorio Emanuele II concesse la facoltĂ di inserire lo stemma reale sullâinsegna della sede, in qualitĂ di fornitrice della Real Casa.
Con l’avvento della dinamo per la produzione di corrente elettrica, si ottimizzava il procedimento galvanico e iniziò la fase delle grandi forniture, prime fra tutte quelle del settore alberghiero. Nel 1875 il Marchese Flori aveva inaugurato a Milano il nuovo
Hotel Confortable: 400 locali in grado di accogliere fino a 250 ospiti, con ogni moderna comoditĂ .
Per lâalbergo i Broggi furono chiamati a realizzare un originale modello di posata, in perfetta linea con la nuova idea di ospitalitĂ che si stava facendo largo nel cuore di Milano. Presto arrivarono le commesse per lâHotel Continental di Milano, il Bellevue di Baveno e numerose altre strutture sui laghi lombardi.
Intanto, nel 1884, Broggi diventò fornitore di posateria e vasellame per le mense degli ufficiali e sottufficiali della Reale Marina Italiana. La commessa valeva ben 150.000 lire! Una cifra ragguardevole, ma anche lâimpegno non era da meno, in quanto fu chiesto ai Broggi di riprodurre perfettamente le dotazioni di bordo, al tempo importate dallâestero.
âPer avere introdotto in Italia lâindustria dellâargenteria e per aver saputo condurla a tali proporzioni e a tale perfezione da arrecare veramente un vantaggio reale e provato al Paeseâ.
Era il 1886 e con queste parole, scritte con ornata calligrafia su una preziosa pergamena e con altrettanto preziose 2000 lire, la ditta Broggi ricevette il premio titolato al professor Brambilla da parte del Reale Istituto Lombardo di Scienze e Lettere.
Ci fu poi la commissione per lo Splendid Hotel di Aix-les-Bains, poi lâHotel Excelsior di Roma e Napoli, per cui furono ideati appositi modelli di posateria e vasellame. I primi carrelli portavivande fecero il loro debutto per il Grand Hotel di Roma e per il Ristorante Orologio di Milano.
Nel frattempo Broggi preparò i corredi per i vapori di importanti società di servizi marittimi.
A ciò si aggiungevano le commesse strappate alla concorrenza, come quelle per la Marina da guerra e mercantile e per gli incrociatori dellâArgentina, Brasile, Messico, Spagna, Grecia e Turchia; non ultime le forniture per le carrozze ristorante della Compagnia Internazionale dei Wagons Lits.
Nel 1888 la ditta si spostò in periferia, nella strada ad essa titolata, Via Fratelli Broggi.
Contemporaneamente fu inaugurato lo splendido negozio di Corso Vittorio Emanuele. Nel 1906 la Broggi diventa SocietĂ Anonima, aprendo filiali di vendita nelle principali cittĂ per rispondere alle esigenze di una clientela sempre piĂš numerosa.
Intanto la collaborazione con i competenti funzionari della SocietĂ di Navigazione fece sĂŹ che le forniture marittime fossero sempre piĂš rispondenti alle necessitĂ dei servizi di bordo. Dopo la prima guerra mondiale, Broggi ottenne commesse per i piroscafi Giulio Cesare, Duilio, Roma (dal quale proviene questa coppa) della Navigazione Generale Italiana, del Conte Rosso, Conte Verde, Conte Biancamano e Conte Grande del Loyd Sabaudo dellâAusonia della SocietĂ Italiana dei Servizi Marittimi, e per il transatlantico Rex ed il Conte di Savoia.
Ma Broggi non significa solo argenteria. La propensione allâavanguardia e alla ricerca aprĂŹ le porte a un nuovo importante campo di produzione: lâacciaio inossidabile, al tempo largamente impiegato nel settore ospedaliero.
Per il Nuovo Ospedale Maggiore di Milano, Broggi realizzò portavivande individuali, cassette per il trasporto del pane, vassoi per i medicinali, bacinelle per uso chirurgico e infine la completa dotazione di posateria.
Negli anni feroci e difficili della seconda guerra mondiale, Broggi seppe tener duro e si trasferĂŹ a Sesto San Giovanni, intraprendendo una produzione modulata sulle esigenze del tempo. Nacque cosĂŹ Fercrom, una linea di posateria e coltelleria di bassa lega, realizzata con ferro cromato. Anche la crisi del dopoguerra fu una sfida superata, lâeconomia riuscĂŹ a trovare la strada della ripresa e anche le principali aree di commesse, lâalberghiera che era rimasta ferma a causa del conflitto e la marittima che ne era uscita provata e danneggiata, tornarono in campo.
La domanda saliva e Broggi dovette costruire un enorme stabilimento per adeguare la produzione. Nella nuova sede di Via Olivari câerano tecnologie allâavanguardia, un efficiente laboratorio chimico, un moderno impianto di bagni galvanici e un innovativo sistema di argentatura dura. Broggi cominciò a fornire i complessi alberghieri di rinomanza mondiale, dal Twenty One di New York al Ritz di Parigi, e importanti partner stranieri sul fronte marittimo.
Nel frattempo gli oggetti firmati Broggi iniziarono a diffondersi sulle tavole piĂš raffinate di tutta Italia.
Nel 1993 lâazienda è stata acquisita dalla famiglia Bertoli, giĂ proprietaria del gruppo Abert,
Fonti  Wikipedia , sito F.Broggi
1.20
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