Description
Lotto di un Sergente montatore della Regia Aeronautica, classe 1906, composto dal suo libretto personale di volo e da un gruppo di 25 fotografie originali dell’epoca, (non ristampe da negativi) di vario formato. Il libretto riporta i voli del periodo 1936 – 1937 , nella Squadriglia di Stato Maggiore dell’Eritrea Asmara , comandata dal Capitano Michele Rossi. Voli eseguiti a bordo di Savoia Marchetti SM81 , Caproni CA133 , in località Asmara, Addis Abeba, Debra Dar … (leggere le notizie relative alla Guerra d’Etiopia riportate in fondo alla pagina, e verificate la correttezza dei dati riportati su questo libretto di volo della Regia Aeronautica )
Il libretto di volo completo della copertina in tela azzurra , Regia Aeronautica, ha 6 pagine compilate con le missioni di volo, scritte in inchiostro rosso e blu, ed una serie numerosa di pagine non compilate. La copertina è in ottimo stato. Il libretto è completo della fotografia del sergente, con la sua firma a calce. Il nome e cognome sono stati oscurati solo nel formato digitale, nella realtà il libretto non ha cancellazioni.
Nel lotto è compreso un bel quantitativo di foto originali , con situazioni di vita militare del sergente, velivoli in volo, momenti della visita di Italo Balbo ad Asmara nel 1938. Una bella foto ritrae il sergente di fronte alla fusoliera di un Caproni della squadra LA DISPERATA , comandata da Galeazzo Ciano.
Lotto in ottimo stato di conservazione. Tutto il materiale è originale dell’epoca.
NOTIZIE
La Regia Aeronautica fu, assieme al Regio Esercito e alla Regia Marina, una delle tre forze armate del Regno d’Italia.
Istituita con regio decreto nel 1923, i suoi uomini ebbero un ruolo di primo piano nella cosiddetta “età dell’oro” dell’aviazione, compiendo varie crociere aeree e gareggiando nella Coppa Schneider. La politica estera del regime fascista la vide impegnata nel 1935 e nel 1936 nella guerra d’Etiopia e, dal 1936 al 1939, nella guerra civile spagnola dove fu attiva l’Aviazione Legionaria. Successivamente, dal 1940 al 1943, prese parte alla seconda guerra mondiale nel corso della quale, in seguito all’armistizio di Cassibile reso noto l’8 settembre 1943, i suoi uomini si divisero tra l’Aeronautica Cobelligerante, fedele al Regno del Sud, e l’Aeronautica Nazionale Repubblicana, forza armata della Repubblica Sociale Italiana di Benito Mussolini. A partire dal 18 giugno 1946, in seguito alla nascita della Repubblica Italiana, ha modificato la denominazione in Aeronautica Militare.
STORIA
Al termine della prima guerra mondiale la smobilitazione ridusse i ranghi del Servizio Aeronautico. Tuttavia in Libia, l’operazione di riconquista (dal 1922 al 1932) vide protagonisti gli SVA e i Ca.33-Ca.36, sostituiti nel tempo dai nuovi IMAM Ro.1 e Caproni Ca.73 e Ca.101 che, oltre alle azioni di bombardamento e ricognizione (assente la caccia in quanto mancava un’aviazione avversaria), si occupavano anche del rifornimento delle truppe per i generi di prima necessità. Nel febbraio del 1922, il X Battaglione Àscari Eritrei venne assediato dai ribelli ad el-Azizia (Tripolitania italiana) e la sola possibilità di collegamento era quella aerea. Cinque trimotori Caproni e qualche SVA trasportarono per due mesi truppe fresche all’andata ed evacuavano feriti e personale civile al ritorno, compiendo così il primo ponte aereo della storia.
In patria l’aeronautica venne organizzata in Raggruppamenti: bombardamento – ricognizione, caccia e dirigibili. Gli aerei disponibili erano 273, mentre la Regia Marina contava su 54 idrovolanti. Nel suo primo gabinetto (il 31 ottobre 1922) Benito Mussolini elesse i due direttori generali Giulio Douhet, per l’aeronautica militare, e Arturo Mercanti per l’aviazione civile.
Il primo atto fu l’istituzione, il 24 gennaio 1923, di un Commissariato per l’Aeronautica o Comando generale dell’Aeronautica, all’interno del governo Mussolini, con commissario lo stesso presidente del Consiglio e vice commissario Aldo Finzi, che preparò i provvedimenti legislativi per l’istituzione dell’Arma e della forza armata autonoma.
La Regia Aeronautica venne istituita con il regio decreto n.645 del 28 marzo 1923: ad essa erano affidate tutte le forze aeree militari del Regno e delle colonie dell’esercito e della marina. Tra il maggio 1923 ed il 21 ottobre dello stesso anno fu Comandante generale dell’Aeronautica Riccardo Moizo sostituito poi da Aldo Finzi. Primo comandante dell’aeronautica (la carica di capo di Stato maggiore dell’Aeronautica non era stata ancora istituita) fu nominato, il 25 ottobre 1923, il generale Pier Ruggero Piccio, già asso dell’aviazione. Il generale volle subito iniziare a rendere l’aeronautica un’arma all’altezza del compito. Impose a tutti coloro che avevano richiesto di farne parte come piloti di prendere il brevetto relativo, prescrisse inoltre, in un giorno prefissato, che tutti gli stormi e le scuole levassero in volo tutti gli aeroplani in condizioni di farlo: dei quasi 300 apparecchi, solo 66 riuscirono a decollare. Il 31 ottobre 1923 circa 300 tra aeroplani e idrovolanti si diressero su Roma per prendere parte ad una parata, schierandosi all’aeroporto di Roma-Centocelle il pomeriggio del 4 novembre (quinto anniversario della fine della prima guerra mondiale), giorno in cui venne consegnata la bandiera all’Arma Aeronautica. Sempre del novembre 1923 è la nascita dell’Accademia Aeronautica. Nell’ottobre dello stesso anno viene inoltre creato il Corpo di Stato maggiore generale.
Nel regime fascista
Il primo capo di Stato maggiore dell’Aeronautica fu lo stesso generale Pier Ruggero Piccio, in carica dal gennaio del 1926.
Con la contemporanea soppressione del Commissariato per l’Aeronautica, il 30 agosto 1925 la Regia Aeronautica venne ufficialmente innalzata allo stesso livello della Regia Marina e del Regio Esercito con la costituzione del Ministero dell’Aeronautica, con tre Direzioni generali: Personale militare e Scuole aeronautiche, Personale civile aeronautico, Genio aeronautico. Primo sottosegretario all’Aeronautica fu Alberto Bonzani, con ministro Mussolini. Nell’ottobre 1925 nacque l’Arma Aeronautica a cui appartenevano i naviganti del Ruolo combattenti. Il personale navigante che aveva il grado di tenente colonnello rivestiva il corrispondente grado di comandante di gruppo dall’ottobre 1925 e dal 15 gennaio 1924 di vice comandante di stormo.
Nel 1925 lo spazio aereo italiano venne diviso in cinque zone aeree (Z.A.T., zona aerea territoriale): 1ª a Milano, 2ª a Bologna, 3ª a Napoli, 4ª a Palermo e 5ª a Cagliari. L’armata era suddivisa invece in tre squadre, le quali erano a loro volta suddivise in divisioni, queste ultime in brigate e stormi, gli stormi in gruppi e i gruppi in squadriglie. Le squadriglie dell’armata erano 78[7], mentre le squadriglie da ricognizione erano 57 e quelle da ricognizione marittima 35, con piloti dell’aeronautica ed equipaggi del Regio Esercito e della Regia Marina. Dal 15 aprile 1926 al 16 aprile 1937 Vincenzo Lombard comandò in sequenza la 2ª, la 3ª e la 4ª Z.A.T.; Antonio Bosio dall’agosto 1929 al 2 aprile 1931 la 1ª Z.A.T.; Francesco Pricolo dall’ottobre 1933 al luglio 1938 la 2ª Z.A.T.; Aurelio Liotta dal 15 ottobre 1933 al 20 agosto 1936 la 3ª Z.A.T.; Mario Ajmone Cat dal 19 novembre 1936 al 16 maggio 1939 la 4ª Z.A.T. e Rino Corso Fougier dal 1º agosto 1938 al 1º settembre 1939.
Nel novembre 1926 divenne sottosegretario Italo Balbo, che nel settembre 1929 assunse la carica di ministro dell’Aeronautica fino al novembre 1933. Con legge del 23 giugno 1927, agli effetti dell’avanzamento, si suddivisero gli ufficiali dell’Arma Aeronautica, Ruolo combattente, in tre categorie prevedendo, nella terza, la figura degli ufficiali di aeroporto.
Dopo un’iniziale autonomia, con una legge del 1931 la Forza Aerea della Regia Marina venne posta sotto le dipendenze di un generale della Regia Aeronautica.
Il 28 ottobre del 1931 venne inaugurato il nuovo palazzo sede del Ministero dell’Aeronautica e del relativo Stato maggiore, disegnato dall’architetto Roberto Marino.
Una legge del 6 gennaio 1931 definì la creazione del Ruolo servizi e una successiva legge del 21 maggio 1931 dispose che in esso venissero inquadrati gli ufficiali del Ruolo combattente, categoria Aeroporti e del Ruolo specializzato, categoria Governo.
La Regia Aeronautica, nella metà degli anni trenta, appariva come una delle migliori forze aeree sulla scena mondiale, grazie anche al successo del caccia biplano Fiat C.R.32 nella guerra civile spagnola e alle imprese aviatorie compiute. La realtà era però sostanzialmente un’altra, dato che le imprese in cui si era cimentata l’Aeronautica avevano spinto la sua evoluzione in una direzione sbagliata.
Con regio decreto legge del 22 febbraio 1937 la Regia Aeronautica fu organizzata in Arma aeronautica, Corpo del genio aeronautico, Corpo del commissariato aeronautico, Corpo sanitario aeronautico e Scuole militari della Regia Aeronautica. Gli ufficiali dell’Arma aeronautica furono articolati in Ruolo naviganti, Ruolo servizi e Ruolo specialisti. Nel 1938 avvenne il primo arruolamento di ufficiali del Ruolo servizi: 230 sottotenenti in servizio permanente effettivo.
Guerra d’Etiopia
La politica espansionistica di Mussolini entra nel vivo nell’ottobre 1935 quando iniziò la guerra d’Etiopia, primo banco di prova bellica per la nuova arma aerea. Per rispondere alle esigenze operative vengono costruiti 29 nuovi aeroporti in Eritrea e 54 in Somalia, con ampio ricorso all’arruolamento di ascari avieri. Nel maggio 1936 le truppe italiane entrano ad Addis Abeba grazie anche all’impegno della Regia Aeronautica concretizzatosi, data l’assenza di un’aviazione avversaria, in voli di ricognizione, trasporto e bombardamento, effettuato a volte anche con sostanze chimiche. Gli aerei utilizzati furono in un primo momento gli IMAM Ro.1, i Caproni Ca.97 e Ca.101 e i Fiat C.R.20, rimpiazzati nel tempo dai più moderni IMAM Ro.37 e Caproni Ca.111 (ricognizione) e Caproni Ca.133 e Savoia-Marchetti S.81 (bombardamento) – (dati coincidenti con le informazioni sul libretto di volo della Regia Aeronautica qui proposto)
Fonti Wikipedia sul cui link poter continuare la consultazione dell’articolo
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