Description
Medaglia commemorativa per le truppe di frontiera della Divisione “Zara” schierata nella provincia di Zara a nord di Sebenico fino al 1943. Medaglia in bronzo e smalti, con scudo tripartito e stemma della Dalmazia, di Trieste e di Zara, rappresentato da San Grisogono a cavallo. Ai lati dello scudo due fasci littorio intrecciati da un nastro azzurro recante la dicitura “REGE JUBENTE – DEO FAVENTE – DUCE DUCENTE“. Al rovescio il Leone di San Marco , all’esergo “TRUPPE DI FRONTIERA DI ZARA” . In buone condizioni, leggeri segni di usura.
MATERIALE : Bronzo e smalti
MISURE : mm.40 x 30
MARCHIO :
NOTIZIE
Il Comando Truppe Zara
Il 1º gennaio 1936 fu costituito il Comando Truppe del Presidio di Zara, dipendente dal corpo d’armata di Firenze (VII), nell’allora italiana provincia di Zara, organizzato inizialmente su un Comando fronte a terra ed un Comando di artiglieria, con reparti provenienti da Regio Esercito, Guardia alla Frontiera e Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Tra le armi e le specialità del Regio Esercito, erano presenti anche Carabinieri Reali, bersaglieri ed una compagnia meccanizzata equipaggiata con carri L5/21 ed autoblindo Lancia 1Z.
Dall’inizio della seconda guerra mondiale, il Comando Truppe Zara è impegnato nella difesa dei due soli comuni della provincia, Zara e Lagosta, che costituivano un’enclave italiana in territorio croato. Quando, durante l’invasione della Jugoslavia, la 2ª Armata avanza dalla Venezia Giulia in territorio jugoslavo, il 12 aprile 1941 anche i reparti del Comando Truppe Zara entrano in azione occupando Zaravecchia, Nona, Obrovazzo, Bencovazzo, Scardona ed infine Tenin, dove entrano in contatto con la 133ª Divisione corazzata “Littorio”.
I comandanti delle truppe del Presidio di Zara, sino al 31 agosto 1942 furono:
- col. (MOVM) Giovanni Esposito (1 gennaio – 14 novembre 1936)
- col. Manlio Mora (15 novembre 1936 – 13 settembre 1937)
- generale di brigata Ubaldo Scanagatta (14 settembre 1937 – 31 agosto 1938)
- generale di brigata Luigi Zo (1 settembre 1938 – 9 settembre 1939)
- generale di brigata Carlo Rivolta (10 settembre 1939 – 17 agosto 1940)
- generale di brigata Emilio Giglioli (18 agosto 1940 – 11 maggio 1941)
- colonnello Aldo Gentilini (interinale dal 12 maggio 1941)
- generale di brigata Ruggero Cassata (10 febbraio – 31 agosto 1942).
La Divisione “Zara”
L’occupazione della Dalmazia consente a Mussolini di aggiungere un tassello al progetto della Grande Italia, con la costituzione, il 17 aprile 1941, del Governatorato di Dalmazia, unito al Regno d’Italia. Il governatorato ricade militarmente sotto la competenza del XVIII Corpo d’Armata, ivi trasferito il 3 febbraio 1942, dal quale dipende il Comando Truppe Zara. Questo, il 1º settembre 1942 viene trasformato divisione di fanteria da occupazione, con il nominativo di 158ª Divisione fanteria “Zara”. La grande unità è ottenuta per riorganizzazione del personale e dei reparti del precedente comando, con la costituzione di due nuovi reggimenti di fanteria, il 291º ed il 292º Reggimento fanteria “Zara”, ed uno di artiglieria divisionale.
La divisione si schiera sulla costa dalmata a Zara, Spalato, Castelli, Sebenico, Traù e sulle isole antistanti, coprendo anche le vie di comunicazione stradali e ferrate dell’interno. Nell’ambito dell’attività anti-partigiana, la divisione è duramente impegnata nel 1943 in pesanti scontri con la resistenza jugoslava. La 158ª Divisione fanteria “Zara” si scioglie il 9 settembre, in seguito all’armistizio di Cassibile. Il personale che non viene fatto prigioniero dalla Wehrmacht, si unisce alla resistenza, ad eccezione della 107ª Legione CC.NN. “Rismondo”, che si unisce ai tedeschi e viene poi integrata nell’Esercito Nazionale Repubblicano della Repubblica Sociale.
Notizie storiche tratte dall’articolo a firma di Renzo Catellani apparso sul numero 36 del febbraio 1944 della rivista “Uniformi & Armi”
Il rapido e vittorioso conflitto che coinvolse le forze dell’Asse in Jugoslavia nell’aprile del 1941, permise al Regno d’Italia l’annessione dei territori di Spalato e Cattaro con la conseguente costituzione di un Governatorato della Dalmazia Italiana, ufficializzato con il D.L. del 18 maggio 1941.
Questo territorio, che comprendeva anche la provincia di Zara, annessa all’Italia già nel 1920 con il trattato di Rapallo, venne affidato al Governatore Giuseppe Bastianini, il quale iniziò immediatamente l’opera di “italianizzazione” del territorio con il risultato di veder organizzate anche bande partigiane dalla popolazione slava ostile.
Le sole forze prefettizie non erano sufficienti a fornire un’adeguata protezione nè l’esrcito poteva dirottare truppe impiegate in complesse operazioni sullo scacchiere balcanico.
Bastianini si vide costretto aiuto a Roma che inviò, nell’estate del 1942, quattro battaglioni della M.V.S.N. per fronteggiare la guerriglia. Questi rinforzi, comandati dal Console Ivan Scalchi, costituirono il Gruppo Battaglioni Camicie Nere Squadristi “Dalmazia” con compiti di controguerriglia.
Vennero inizialmente posti alle dipendenze del Gabinetto Militare del Governatorato agli ordini del Colonnello Eugenio Morra, ma quasi subito nell’agosto del 1942, passarono al XVIII Corpo d’Armata e, dopo pochi giorni, con la trasformazione delle “Truppe di Zara” in “158° Divisione di Fanteria”, vennero accorpate in questa unità rimanendo sul territorio dalmata fino al settembre 1943.
Il Gruppo Battaglioni “Dalmazia” era formato dal Battaglione “Milano”, dal LXVIII “Toscano”, dal XCII “Tevere” e dal CLXX “Vespri Siciliani”.
Fonti varie Wikipedia
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