Description
Foto del Generale RODOLFO GRAZIANI nella classica immagine di propaganda dei tempi della Guerra d’Etiopia, in AOI (Africa Orientale Italiana) , con dedica e firma scritte di pugno da Graziani, originali, in inchiostro blu.
La foto ritrae Graziani in uniforme sahariana, con spalline da generale di Corpo d’Armata quale era durante la campagna in AOI, seduto di fronte ad un tavolo intento a studiare una mappa con i movimenti di truppa, e disegnare le azioni che avrebbe comandato durante una delle fasi della Guerra d’Etiopia. La foto è dell’istituto LUCE come si vede dal marchio all’angolo basso destro, ed è montata su cartoncino, sul quale trovano posto la dedica e la firma di Graziani.
La dedica recita “Al Dott. Raffaele xxxxxxx , in ricordo, cordialmente. Graziani – Roma Agosto 1938 / XVI”
Il cognome del destinatario di tale foto è stato oscurato solo nella forma digitale, ed ovviamente è presente nella foto reale.
La foto è in buone condizioni, con segni del tempo, e presenta alcune scoloriture al cartoncino all’angolo in basso destro. E’ tuttavia priva di danni particolari che ne possano pregiudicare la fruibilitĂ . Se ne fornisce certificazione di autenticitĂ .
Misure approssimative della sola fotografia cm. 22 x 17 – Misura del cartoncino circa cm. 38 x 28
Notizie
Rodolfo Graziani (Filettino, 11 agosto 1882 â Roma, 11 gennaio 1955) è stato un militare e politico italiano.
Venne impiegato nel Regio Esercito italiano durante la prima guerra mondiale. Nel primo dopoguerra aderĂŹ al fascismo, divenendone una delle figure di spicco. Ebbe responsabilitĂ di comando durante le guerre coloniali italiane: nella riconquista della Libia (1921-1931), nella Guerra d’Etiopia e successivamente nella repressione della guerriglia abissina (1935-1937). Il suo ruolo in Libia e i suoi metodi brutali gli valsero il soprannome di “macellaio del Fezzan”
Durante la seconda guerra mondiale divenne comandante superiore e governatore generale nella Libia italiana subentrando nella carica a Italo Balbo. Nella campagna del Nord Africa comandò l’esercito italiano durante l’invasione italiana dell’Egitto e l’Operazione Compass, la quale portò ad una catastrofe militare segnata dalla sua totale disfatta strategica: le forze militari italiane, numericamente superiori di quattro volte a quelle britanniche ma inferiori in addestramento tattico e carenti in armamenti e in unitĂ di corpo, subirono una delle piĂš grandi sconfitte della loro storia. Destituito, dopo un periodo di ritiro accettò da Mussolini l’incarico, nell’allora constituendosi governo della Repubblica Sociale Italiana, di Ministro della difesa nazionale (dal 6 gennaio 1944 Ministero delle forze armate), che mantenne fino al crollo finale del 1945, prendendo parte alla lotta contro gli anglo-americani e nella repressione antipartigiana.
Nel dopoguerra, a causa dell’uso di gas tossici e dei bombardamenti degli ospedali della Croce Rossa durante la guerra d’Etiopia, fu inserito dalla Commissione delle Nazioni Unite per i crimini di guerra nella lista dei criminali di guerra su richiesta del governo etiope, ma non venne mai processato. La richiesta di estradizione presentata dall’Etiopia fu negata dall’Italia nel 1949. Fu invece processato e condannato a 19 anni di carcere per collaborazionismo, anche se scontati quattro mesi fu scarcerato. AderĂŹ quindi al Movimento Sociale Italiano, del quale divenne presidente onorario.
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Fonte degli articoli : Wikipedia , per ulteriori approfondimenti data la vastitĂ dell’argomento.
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