Description
Straordinario motto ideato e scritto da Gabriele D’Annunzio per il Battaglione MONFALCONE della BRIGATA MARINA che recita “E Sul Monte E Nello Stagno – Son Qual Fui Falcon Grifagno”
Scritto autografo, di pugno dal Vate, redatto su foglio di carta con logo della cornucopia IO HO QUEL CHE HO DONATO con evidenza della carta filigranata recante il marchio P M F (Pietro Milano Fabriano)
Esemplare unico, originale, scritto in inchiostro di penna stilografica, colore nero e rosso, per questo testo completo
Pel Battaglione
«Monfalcone»
della Brigata marina.
«E sul monte e nello stagno
son qual fui falcon grifagno.»
2 Dicembre 1917.
Gabriele d’Annunzio
Il testo venne compilato da d’Annunzio in occasione della confluenza del battaglione Monfalcone nella Brigata Marina, impegnata per la difesa della laguna di Venezia nel 1917
In buone condizioni di conservazione, segni del tempo sulla carta, pieghe e strappetti, come potete verificare dalle foto.
MATERIALE : Carta, inchiostro
MISURE : circa cm. 27 x 20
MARCHIO : PMF – firmata d’Annunzio
Notizie
Le seguenti informazioni sono tratte dall’eccellente pagina dedicata alla Storia Veneta (G,Marenghi)
FORMAZIONE DEL PRIMO BATTAGLIONE DI MARINAI “MONFALCONE”
L’iniziativa di costituzione del Reggimento e poi della Brigata Marina, si deve all’infaticabile mente del Capo di Stato Maggiore della R.Marina, S.E. Paolo Thaon di Revel. All’Ospizio Marino al Lido e al Carcere Femminile alla Giudecca ferveva intanto l’opera per l’inquadramento dei marinai e per la formazione del primo Battaglione su quattro Compagnie composte ciascuna di 230 uomini. Questo primo nucleo partiva per il Piave e precisamente per Cortellazzo alle sette del mattino del 9 novembre 1917, al Comando del Capitano di Corvetta Pietro Starita.
Il suddetto Battaglione venne poi denominato “Monfalcone” (nella brigata Marina per il quale D’Annunzio redasse il motto qui in vendita) e veniva man mano rinforzato da Venezia. I marinai, nuovi alla guerra di trincea, ebbero il loro battesimo di sangue il 13 novembre in un primo vittorioso scontro in cui incalzarono il nemico alla baionetta, ricacciandolo oltre Revedoli. Le notizie di queste prime gesta dei nostri marinai trasformatisi in fanti, suscitarono nei veneziani grande entusiasmo. Si poterono così formare in pochissimo tempo altri tre Battaglioni che vennero denominati: “Grado”, “Golametto” e “Caorle”.
Al Comando del Reggimento, il 24 novembre 1917, venne nominato il Capitano di Vascello ALFREDO DENTICE DI FRASSO, il quale si trovava già in quella zona alla direzione degli elementi di difesa che si stavano consolidando. La prima tappa del Comando Reggimento fu Ca’ Nagliati nei pressi dei Bagni di Cavazuccherina, e bastarono pochi giorni di ricognizione per stabilire definitivamente la sede, che venne scelta nella località Ca’ Gamba, vicinissima alla linea lungo il Cavetta da Ca’ Le Motte a Cortellazzo ove sbocca il Nuovo Piave. Sulla sinistra fino a Cavazuccherina la linea era tenuta da un Reggimento di Bersaglieri della III Brigata, e la riva destra del Sile, da Cavazuccherina per 5 Km. verso Salsi, era presidiata da marinai con mitragliatrici. A Cavazuccherina vi erano due Squadriglie M.A.S. al Comando dei Tenenti di Vascello Luigi Rizzo e Pagano di Melito e nella Piave Vecchia fino a Cortellazzo venivano dislocandosi, ingegnosamente mascherati, i galleggianti armati del Raggruppamento Marina. A Cortellazzo, sulle dune di sabbia, era stata postata una batteria navale con quattro cannoni da 152 al Comando del Capitano di Corvetta Bruno Bordigioni, già Comandante della Jean Roulier di Grado. Questa batteria venne denominata batteria “Bordigioni” ed ebbe gran parte nella resistenza. A circa 400 metri dalle linee avversarie, veniva continuamente battuta anche dalla fucileria nemica; esposta ai tiri avversari sia da terra che da mare, controbatteva energicamente il nemico, coprendosi di gloria nella strenua difesa di Venezia.
LA BRIGATA MARINA – SUA COSTITUZIONE E FUNZIONAMENTO
I reparti della Difesa di Monfalcone e di Grado formarono i primi nuclei della Brigata Marina, la quale, costituitasi organicamente nei primi giorni del novembre 1917 , poco prima della stesura del motto di d’Annunzio, al Comando del Contrammiraglio MOLA’, portò un notevole ed immediato contributo alla resistenza sul Piave. Come risulta dalla relazione del Contrammiraglio Molà sulla costituzione e sul funzionamento della Brigata Marina.
Le notizie imprecise che pervenivano dal Veneto invaso assumevano forma gravissima e preoccupante. Il nemico, fatto ardimentoso dalla debole resistenza che incontrava nella sua marcia e reso ingordo dal bottino enorme già caduto in sue mani e da quello ancora più cospicuo che si riprometteva più oltre, avanzava rapidamente con le sue pattuglie, premendo da presso i nostri reparti in ritirata.
Su Venezia in quei giorni, e specialmente durante la prima decade di novembre, sovrastava terribile e grave la minaccia del nemico, e fu allora che con cura febbrile dovettero adottarsi tutte le possibili provvidenze per mettere la laguna Nord in istato di difesa.
Le truppe di cui disponeva allora la Piazza di Venezia, costituite essenzialmente da esigui reparti di milizia territoriale, mai provati al fuoco e poco allenati, davano ben scarso affidamento di poter opporre seria resistenza all’urto imminente delle truppe austriache, né la III Armata si trovava nella possibilità di poter rinforzare il presidio di Venezia con truppe di prima linea – sicchè la Piazza dovette contare esclusivamente sulle sue risorse – e dovette provvedere con i suoi mezzi ad apprestare la difesa estrema.
In quei giorni intanto affluivano per via di mare nella maggior parte per canali interni ed anche per via di terra, il personale ed il materiale delle abbandonate Difese di Grado e Monfalcone.
[…] S.E. il Capo di Stato Maggiore della Marina, che in quei giorni di ansia e di angoscia era presente a Venezia, resosi conto delle difficili e critiche condizioni in cui in quell’ora tragica veniva a trovarsi la Piazza di Venezia, diede ordine perché con le truppe di Marina provenienti dall’antico fronte, con le artiglierie reduci dall’Isonzo e con le altre che potevano aversi sottomano, fossero subito organizzati e messi in efficienza reparti di fanteria e di artiglieria e mandati sul Basso Piave e nella laguna a costituire e consolidare l’estrema ala destra dell’Esercito. E così fu fatto.
Con i marinai della Difesa di Monfalcone si formò subito il Battaglione “Monfalcone” che fu il primo ad essere avviato al fronte ed ebbe, dopo qualche giorno dal suo arrivo in linea, l’onore di battersi efficacemente col nemico in un primo scontro che si ebbe sul Basso Piave il 13 novembre 1917.
Seguirono poi a breve scadenza i Battaglioni “Grado” e “Caorle”: il primo formato con i militari provenienti dall’antico fronte e parte con militari del distaccamento di Venezia. Più in là, un quarto Battaglione formato con personale raccogliticcio, la maggior parte proveniente dalle Difese di Spezia e di Messina, venne a Venezia a completare il Reggimento che risultò definitivamente costituito su quattro Battaglioni. Analogamente, al Raggruppamento Artiglieria fu provveduto in un primo tempo con i natanti armati arrivati dall’Isonzo e con le artiglierie che si avevano disponibili a Venezia, prelevandole da navi e da batterie costiere che, considerata l’urgenza del momento, potevano temporaneamente rinunziare a parte del loro armamento. E queste artiglierie prestarono anch’esse il loro concorso efficacissimo nell’arrestare l’irruenta avanzata del nemico. In un secondo tempo, con artiglierie provenienti dalle navi e dalle sedi lontane, si approntarono e dislocarono al fronte altre batterie, venendo così a costituirsi un Raggruppamento di Artiglieria con numerosi gruppi dipendenti, i quali nel complesso contavano nel giugno 1918 circa 150 bocche da fuoco fra artiglierie di grosso, medio e piccolo calibro. I due predetti reparti erano indipendenti fra loro, ma entrambi tatticamente furono messi a disposizione della III Armata comandata da S.A.R. il Duca D’Aosta. Il reggimento Marina andò a far parte della 4°. Divisione del 23° Corpo d’Armata, che costituiva l’ala destra della III Armata, ed il Raggruppamento, con i suoi reparti di Artiglieria di piccolo, medio e grosso calibro, fu dislocato nella laguna Nord di Venezia e sulle spiagge di Cortellazzo con raggio d’azione da S.Donà di Piave al mare.
BRIGATA MARINA – Prima Guerra Mondiale
La Brigata Marina fu impegnata nella difesa di Venezia, città che subì diversi attacchi dagli austriaci con assalti via mare e via terra. Vista l’importanza strategica della città, e il grande pericolo che correva, vennero raccolti alla difesa tutti i marinai distaccati nella zona di Venezia, per costituire una brigata di fucilieri di marina, che mantenne il nome di “Brigata Marina“, e tre battaglioni di fucilieri (Monfalcone di cui abbiamo il motto scritto da d’Annunzio, Grado e Caorle) ed uno di artiglieria vennero raccolti in un reggimento, che si trovò subito ad essere impegnato in battaglia.
Dopo i primi scontri sostenuti dal Monfalcone, un quarto battaglione venne aggregato al reggimento, composto da marinai provenienti da Messina e La Spezia, col nome di Golametto. In questa occasione l’addestramento dei fucilieri, per quanto sinora svolto solo in via informale dopo lo scioglimento del reparto ufficiale, si rivelò provvidenziale e i soldati italiani ricacciarono più volte in mare i determinati soldati austriaci.
Combatté anche sul fronte del Piave, come Reggimento Marinai sul Piave. Tra il 1917 e il 1918, sul Piave, il reggimento subì numerose perdite: 384 caduti e più di 1.500 feriti e mutilati. Il coraggio e la forza degli uomini impiegati in quelle battaglie però divenne leggendario, poiché il reggimento non ebbe alcun prigioniero né dispersi, e al contrario riuscì a catturare 1268 soldati nemici.
Queste eroiche imprese vennero coronate da 584 ricompense al valore militare agli uomini del reggimento, da una croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia e da una Medaglia d’Argento al alla Bandiera, 42 promozioni per meriti e da 19 citazioni in Bollettini del Comando Supremo. Dal 9 aprile 1918 il Monfalcone, reintitolato ad Andrea Bafile, prima medaglia d’oro del reggimento, venne dislocato sul Piave insieme ad un altro battaglione, il quinto, denominato Battaglione Navi.
Nasce il San Marco
Con la fine del conflitto, vennero riconosciuti i meriti della Brigata Marina (e dei battaglioni che lo componevano, Monfalcone in primis per cui d’Annunzio ne redasse il motto), che nel 1918 ricevette finalmente la bandiera di combattimento. A partire dal 17 marzo 1919, con decreto di Vittorio Emanuele III di Savoia la Brigata fu costituita come Reparto di Fanteria di Marina. Venezia, memore del valore mostrato da quegli uomini nel proprio territorio, su volontà del sindaco Filippo Grimani donò al reparto il nome di San Marco (dal 25 marzo 1919), patrono della città, ed il proprio stemma, il leone alato (dall’aprile successivo). Nacque così ufficialmente il San Marco. Con queste parole si relazionò al re l’udienza con la quale avvenne con decreto la nascita del Reggimento:
«Ministero della marina, Relazione a S.M. del 17 marzo 1919 Allorquando, alla fine dell’anno 1917, la minaccia nemica tragicamente incombeva su Venezia, un battaglione di marinai, rapidamente costituito coi reparti che ebbero già a presidiare le città di Grado e di Monfalcone, accorse alla difesa del basso Piave. Ben presto il battaglione, per incessanti profferte volontarie di capi e gregari, divenne reggimento e come tale ha scritta la sua pagina di storia gloriosa arrossando col migliore sangue gli acquitrini che vanno da capo Sile a Cortellazzo. Sire.! è storia di ieri, ma scritta con caratteri d’oro, il modo superbo con cui il reggimento marina ebbe a opporre un argine alla tracotanza avversaria superando ostacoli che parevano insormontabili tra i più grandi disagi di un terreno, dove, all’insidia del nemico, si aggiungeva quella della natura. Sire! Venezia “sempre memore” ha voluto e chiesto a mezzo del primo magistrato, che al fatidici nome di “San Marco” si intitolasse il Reggimento Marina, consacrando così il suo sentimento d’amore e di riconoscenza verso gli eroi che hanno protetto, colla sua esistenza, la sua bellezza immortale. Sire! A tale voto non ho potuto a meno di aderire e perciò che, sicuro di interpretare anche i sentimenti dell’animo della maestà vostra, sottopongo alla sua augusta firma, l’unito decreto che varrà a tramandare alla storia con il nome “San Marco” il Reggimento Marina. Firmato: Del Bonoper copia conforme il capo dell’Uff. Leggi e Decreti Bozzi» |
GABRIELE D’ANNUNZIO
Cliccando sul seguente link avrete informazioni storiche, generiche, sull’articolo in oggetto, D’Annunzio, Carnaro …
Gabriele D’Annunzio (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1 marzo 1938)
Gabriele d’Annunzio, autore del motto per il battaglione Monfalcone della Brigata Marina
… Per la vastità dell’argomento Gabriele d’Annunzio, autore del motto per il battaglione Monfalcone della Brigata Marina qui in vendita, potete visitare i numerosi siti che riportano informazioni ed articoli riguardanti il Vate …
Fonte degli articoli : Wikipedia
1.21
Reviews
There are no reviews yet.