Always free shipping to Italy

❌🙁FRECCE TRICOLORI distintivo numerato V.I.P. smaltato

1,00

Distintivo per reparto aeronautico FRECCE TRICOLORI , in metallo smaltato, numerato V.I.P. 566

Realizzato in metallo dorato e smaltato, non marcato ma presumibilmente dalla ditta Johnson di Milano, con numerazione incisa al recto, ad indicare l’assegnazione dello stesso a persona importante (pilota di spicco, personaggio politico, istruttore, ed altro).

Originale, in condizioni eccellenti , come evidenziato dalle fotografie allegate.

(Scorri la pagina in basso per ulteriori dettagli e informazioni)

 

 

Out of stock

Garanzia di un pagamento sicuro

Description

Distintivo per reparto aeronautico FRECCE TRICOLORI , in metallo smaltato, numerato V.I.P. 566

Realizzato in metallo dorato e smaltato, non marcato ma presumibilmente dalla ditta Johnson di Milano, con numerazione incisa al recto, ad indicare l’assegnazione dello stesso a persona importante (pilota di spicco, personaggio politico, istruttore, ed altro).

Originale, in condizioni eccellenti , come evidenziato dalle fotografie allegate.

 

MATERIALE     :  Metallo smaltato

MISURE             :  mm. 35 x 22 circa

MARCHIO         :  –

 

NOTIZIE

Le Frecce Tricolori , di cui il distintivo numerato in oggetto, il cui nome per esteso è Pattuglia Acrobatica Nazionale, costituente il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico, sono la pattuglia acrobatica nazionale (PAN) dell’Aeronautica Militare Italiana, nate nel 1961 in seguito alla decisione dell’Aeronautica stessa e di creare un gruppo permanente per l’addestramento all’acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti.

Con dieci aerei (dal 1982 utilizzano come velivolo gli Aermacchi MB.339 A/PAN MLU con sede operativa presso l’aeroporto di Rivolto (UD)), di cui nove in formazione e uno solista, sono la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo, ed il loro programma di volo, comprendente una ventina di acrobazie della durata di circa mezz’ora, le ha rese le più famose al mondo, riconosciute a livello mondiale come la miglior pattuglia acrobatica nazionale.

In Italia la prima scuola di volo acrobatico venne fondata nel 1930 all’Aeroporto di Udine-Campoformido per iniziativa del colonnello Rino Corso Fougier, comandante del 1º  Stormo caccia: la prima formazione consisteva in cinque Fiat C.R.20 e già l’8 giugno 1930 alla prima manifestazione aerea, chiamata “Giornata dell’Ala”, questi aerei si esibirono in una “bomba”, una figura analoga alla bomba attuale.

Negli anni precedenti alla seconda guerra mondiale la Pattuglia folle della Regia Aeronautica partecipò a varie manifestazioni (da notare è che nel 1932 si impiegarono apparecchi Breda Ba.19, nel 1934 Fiat C.R.30 e dal 1936 Fiat C.R.32), tra le quali nel 1938 l’inaugurazione dell’Aeroporto di Milano-Linate durante la quale il Capo Pattuglia fu la Medaglia d’argento al Valor Militare Bruno Sartori.

Dopo l’inevitabile parentesi del periodo 1939-1945 la pattuglia acrobatica fu sciolta e si riformò nel dopoguerra, anche se non ufficialmente inquadrata come pattuglia acrobatica. Fu infatti il 51º Stormo, equipaggiato con aerei statunitensi P-51D Mustang ed inglesi Spitfire Mk.IX, il primo ad esibirsi con tre Spitfire all’aeroporto di Padova nel settembre 1947. L’entusiasmo di questi piloti venne presto seguito da alcuni loro colleghi del 5º Stormo, che formarono un’altra pattuglia acrobatica basata su aerei Spitfire.

Un’acrobazia dei Lanceri Neri nel 1959 ad Aviano

Nel 1950 si formò una pattuglia chiamata “Cavallino Rampante”, costituita da quattro piloti del 4º Stormo dotati di velivoli D.H.100 Vampire. Parallelamente a questo reparto, nel 1953 si istituì il “Guizzo”, proveniente dal 5º Stormo e operativo su aerei F-84G Thunderjet. Questa unità partecipò riscuotendo notevole successo a vari show in tutta Europa, grazie anche al ritorno della manovra acrobatica chiamata “bomba”: i quattro piloti alla sommità di un looping in formazione si gettarono in picchiata in direzioni opposte richiamando l’aereo solamente in prossimità del suolo. La notorietà del Guizzo crebbe a tal punto che nel 1955 gli venne dedicato un film chiamato “I quattro del getto tonante” (in onore del Thunderjet), e fu proprio grazie a questo film che il reparto cambiò ufficialmente nome in “Getti Tonanti”, continuando ad esibirsi fino al 1956, quando vennero sostituiti dalle “Tigri Bianche” del 51º Stormo, montate sempre su F-84G.

Dopo un anno di successi, questa nuova pattuglia acrobatica cedette il passo alla rinata Cavallino Rampante ed ai suoi nuovi F-86E Sabre, che inizieranno l’attività il 19 maggio 1957 all’aeroporto di Torino-Caselle raggiungendo l’apice con l’esibizione al salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget. Tante vittorie artistiche derivarono anche dal fatto che, per la prima volta in Italia, si usò un apparato generatore di fumi bianchi, con i quali le figure acrobatiche vennero messe particolarmente in risalto. Il 1957 vide anche l’entrata in scena di due nuovi reparti acrobatici: i “Diavoli Rossi” ed i “Lanceri Neri”. I primi erano in organico al 6º Stormo, e con i loro F-84F Thunderstreak ottennero un grande consenso tra la popolazione, come dimostra un loro tour effettuato negli Stati Uniti d’America; i secondi invece provenivano dalla 2ª Aerobrigata, dimostrando, con l’ausilio degli F-86E, grande abilità operativa, che li portò a volare anche in Iran nel 1959 al cospetto dello Scià Mohammad Reza Pahlavi.

Nel 1959 fu anche ricostituita la formazione dei Getti Tonanti equipaggiata con F-84F, la cui livrea verrà modificata nel 1960 con i cinque cerchi della bandiera olimpica in occasione dei giochi della XVII Olimpiade tenutisi a Roma.

Nascita delle Frecce Tricolori

Un Fiat G.91PAN, in servizio nelle Frecce Tricolori dal 1963 al 1982

Frecce Tricolori a Firenze, passaggio piatto

Verso la fine del 1960 si decise di terminare questa turnazione tra i vari stormi e di fondare un reparto la cui specifica finalità fosse formare la pattuglia acrobatica nazionale, selezionando i migliori piloti dei vari reparti.

Il maggiore Mario Squarcina, leader dei Diavoli Rossi fu incaricato così dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare di costituire la Pattuglia Acrobatica Nazionale (P.A.N.) composta da piloti provenienti da tutti i reparti dell’Aeronautica Militare. Il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico fu fondato il 1º marzo 1961 nell’aeroporto di Rivolto con Squarcina comandante. Lo stesso giorno, 6 North American F-86 Sabre della 4ª Aerobrigata decollavano da Grosseto destinazione Rivolto.

Il 1º maggio 1961 ci fu la prima uscita ufficiale della P.A.N. con il programma alto di 4 + 1 F86 Sabre sull’aeroporto di Trento – Gardolo, in occasione della manifestazione aerea del locale Aero Club. Tre giorni dopo – il 3 maggio – durante un volo di Addestramento Acrobatico sulla Aerobase di Rivolto, due velivoli entrarono in collisione causando un morto tra i piloti. Le Frecce Tricolori tornarono a volare il 10 maggio 1961. Il 3 luglio 1961, in piena stagione acrobatica, Franco Pisano – futuro Capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare – divenne il nuovo capo formazione, ruolo che ricoprì fino al 1962.

Le Frecce Tricolori (di cui il distintivo numerato) volarono su North American F-86 Sabre fino al 1963. L’organico, inizialmente non numeroso come quello odierno, fu allargato nel 1963 a nove elementi più il solista, aggiungendo anche la possibilità di usare fumi colorati. L’anno seguente arrivarono i cacciabombardieri Fiat G.91PAN, per poi passare nel 1982 sugli attuali Aermacchi MB-339 A/PAN MLU.

Il 28 agosto 1988 la PAN fu protagonista dell’incidente di Ramstein, in cui persero la vita tre piloti e 67 spettatori. Due dei tre piloti deceduti, Mario Naldini e Ivo Nutarelli, avrebbero dovuto testimoniare al processo per la strage di Ustica pochi giorni dopo. Questo fu motivo di vari sospetti circa la reale natura di “incidente” dell’accaduto.

Nonostante questa sventura, la PAN è oramai un biglietto da visita dell’Italia e dell’Aeronautica Militare nel mondo e per molti italiani è un motivo d’orgoglio, tanto che quando nel maggio 2006 la senatrice Lidia Menapace in un’intervista le definì inutili, rumorose ed inquinanti e ne chiese lo scioglimento, subito si levarono numerose proteste da parte di tutti gli schieramenti politici. Il successo delle Frecce Tricolori è attestato anche dalla scelta della casa motociclistica Aprilia che, per promuovere la propria attività, l’11 marzo 2005 stipulò il gemellaggio con il reparto dell’Aeronautica Militare.

Un aereo delle Frecce Tricolori è ospitato sulla portaerei USS Intrepid, portaerei statunitense adibita a museo aeronavale nella città di New York.

 

Per ulteriori notizie e dettagli , riferimenti  Wikipedia

11.19

Additional information

Weight,5 kg
Dimensions20 × 20 × 20 cm

Reviews

There are no reviews yet.

Be the first to review “❌🙁FRECCE TRICOLORI distintivo numerato V.I.P. smaltato”

Your email address will not be published. Required fields are marked *