Description
Locandina cartonata originale del 1934 usata per la propaganda dell’evento deiĀ CAMPIONATIĀ MONDIALIĀ DIĀ CALCIOĀ che si tennero inĀ ITALIAĀ nelĀ 1934 , e che videro la formazione allenata da Pozzo laurearsi campione del mondo. La locandina veniva appesa all’interno degli esercizi commerciali e dei tram , e possiamo notare la presenza di un forellino centrale sul lato alto del cartoncino, per permettere il passaggio dello spago usato come appiccagnolo. In cartoncino, con bel disegno in stile decĆ²/razionalista a rappresentare un calciatore in maglia azzurra scudettata , intento al saluto romano fascista, con ai piedi un pallone in cuoio per football, su una sorta di podio con fascio littorio, e la descrizione ITALIA – MAGGIO GIUGNO 1934 – XIIĀ a specificare il periodo nel quale si disputarono le gare del campionato di calcio. A sinistra del podio troviamo la sigla F.I.G.C. per Federazione Italiana Giuoco Calcio , e la sigla F.I.F.A. FĆ©dĆ©ration Internationale de Football Association
La locandina ĆØ tuttavia impreziosita dalle firme autografe del Presidente della F.I.G.C. Giorgio Vaccaro, dell’allenatore Vittorio Pozzo , e dalle firme di tutti i giocatori che componevano la rosa azzurra, eccezion fatta per quella di Meazza, che evidentemente nell’occasione della collezione delle firme non era presente all’evento, o serata che fosse. Dobbiamo segnalare la presenza di un autografo, il terzo nella sequenza, non meglio identificato ma assimilabile ad Adolfo Baloncieri, che pur essendo calciatore transitato per la nazionale italiana, in quella edizione non ne fece parte.
Ā Ā SchiavioĀ Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Meazza
Nel dettaglio, partendo dalle due centrali in alto, proseguendo poi dall’alto in basso nella colonna di firme alla destra del calciatore (sul lato del braccio alzato al saluto) , e continuando dall’alto in basso nella colonna alla sinistra del calciatore, troviamo le firme di :
Ā < al centro della locandina, sopra la testa del calciatore >
- Vaccaro Giorgio
- Pozzo Vittorio
- Baloncieri AdolfoĀ Ā (? non era in quella nazionale, ma la firma sembra la sua)
< colonna di firme alla destra del calciatore (sul lato del braccio alzato al saluto) >
- Ferrari Giovanni
- Monti Luis Felipe
- Orsi Raimundo
- Pizziolo Mario
- Ferraris Attilio
- Arcari Pietro Sante
- Castellazzi Armando
- Allemandi Luigi
- Varglien Mario
- Demaria Attilio
- Guarisi Anfilogino
< colonna di firme alla sinistra del calciatore >
- Combi Gianpiero
- Caligaris Umberto
- Cavanna Giuseppe
- Borel Felice
- Bertolini Luigi
- Monzeglio Eraldo
- Guaita Enrique
- Masetti Guido
- Rosetta Virginio
- Schiavio Angel
In aggiunta , al retro della locandina, abbiamo di nuovo l’autografo di Masetti
Ribadiamo che tutte le firme presenti sulla locandina, sono scritte ad inchiostro di penna stilografica dell’epoca, e sono firmate di pugno dei calciatori , cioĆØ sono autografe e non riproduzioni a stampa, o timbro.
Se ne garantisce l’autenticitĆ .
In condizioni eccellenti, presenti delle macchie sparse di invecchiamento, che non deturpano perĆ² la bellezza della locandina e non inficiano il valore economico.
Realizzata graficamente dall’illustratore MARIO GROSĀ ( vedi la firma a lato del calciatore) cofondatore della famosa ditta GROS MONTI , sui bordi bianchi della locandina si trovano le informazioni dello stampatore, e permessi di legge :
- Autorizzata l’affissione dalla Regia Questura di Torino 22.3.1934 XII
- GROS MONTI & C.Ā Torino Via F.Millio 53
- Esente da BolloĀ
- RIPRODUZIONE VIETATA
MATERIALEĀ Ā Ā :Ā carta
MISUREĀ Ā Ā Ā Ā Ā :Ā circa cm.27 x 20
MARCHIOĀ Ā Ā Ā Ā :Ā Gros Monti & C.
NOTIZIE
IlĀ campionato mondiale di calcio 1934Ā oĀ Coppa del mondo Jules Rimet del 1934Ā ĆØ stata la seconda edizione delĀ campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschiliĀ organizzato dallaĀ FIFAĀ ogni quattro anni.
Si disputĆ² inĀ ItaliaĀ dal 27 maggio al 10 giugnoĀ 1934Ā e fu vinto dall’Italia, che inĀ finaleĀ sconfisse per 2-1 laĀ CecoslovacchiaĀ dopo i tempi supplementari.
Oltre ad essere il primo campionato del mondo disputato inĀ Europa, quello delĀ 1934Ā fu anche il primo torneo in cui si disputarono delle qualificazioni, cui prese parte anche il paese ospitante. AĀ Milano, l’Italia sconfisse laĀ GreciaĀ per 4-0. Alla fase finale presero parte 16 nazioni: 12 europee, 3Ā americaneĀ e, per la prima volta, un’africana, l’Egitto. Nessuna squadra extra-europea, comunque, superĆ² gli ottavi di finale. L’UruguayĀ campione uscente rifiutĆ² di partecipare in risposta a quanto avvenuto nelĀ campionato mondiale di calcio 1930, quando molte delle nazionali europee, tra cui l’Italia, avevano declinato l’invito alla competizione per spese di viaggio e di soggiorno ritenute troppo alte; lāArgentina invece finƬ con lāinviare una rappresentativa minore.
Il torneo della nazionale italiana
L’intera rassegna dei Mondiali di Calcio Italia 1934 fu accompagnata da diversi episodi favorevoli alla formazione italiana.
Nella prima partita l’Italia, il cuiĀ asse portanteĀ era costituito da giocatori della Juventus, la cosiddettaĀ Nazio-Juve (Combi,Ā Monti,Ā Bertolini,Ā Orsi,Ā Ferrari,Ā Borel II), sconfisse senza problemi gliĀ Stati UnitiĀ per 7-1. L’incontro successivo, giocato contro laĀ Spagna, si concluse 1-1: al momentaneo vantaggio spagnolo pose infatti rimedio Ferrari, con una segnatura anche facilitata daĀ MeazzaĀ (oĀ Schiavio) che ostacolĆ² l’intervento del portiere spagnoloĀ Zamora.
In caso di paritĆ dopo i tempi supplementari, era previsto che la partita venisse rigiocata, sicchĆ© le due nazionali si incontrarono di nuovo il giorno successivo, con molti giocatori sostituiti per entrambe le squadre a causa di stanchezza e infortuni (l’Italia era rinnovata per quattro giocatori su undici, la Spagna sette). La partita, descritta dalle cronache del tempo come decisamente dura e violenta, vide la vittoria dell’Italia per 1-0 e le proteste degli spagnoli per una loro rete annullata. Si giunse quindi in semifinale contro l’Austria, la quale proveniva anch’essa da un incontro con l’UngheriaĀ che ilĀ Commissario tecnicoĀ austriacoĀ Hugo MeislĀ aveva definito “Una rissa, non una partita di calcio“. La semifinale venne vinta dall’Italia nuovamente per 1-0, grazie a un contestato gol diĀ Guaita. Le opinioni, in proposito, sono discordi: alcuni ritengono che in occasione del gol azzurro Meazza avesse fatto fallo sul portiere austriacoĀ Platzer, altri che fosse stato invece il portiere a gettarsi su Meazza, finendo per restarne travolto. Tuttavia l’assenza di filmati non puĆ² fugare i dubbi.
Piazzamenti delle nazionali ai Mondiali di Calcio Italia 1934
Ai Mondiali di Calcio Italia 1934, in finale contro la Cecoslovacchia furono poi proprio gli italiani a vincere: dopo che gli avversari si erano portati in vantaggio con PuÄ a un quarto d’ora dalla fine della partita, arrivĆ² il pareggio di Orsi sei minuti dopo e la vittoria nei tempi supplementari grazie a un gol di Schiavio. Le successive vittorie nelle Olimpiadi del 1936 e nei Mondiali del 1938, confermarono il valore della nazionale azzurra di quegli anni. L’Italia non era partita tra le favorite, e il calcio, almeno in Italia, ancora non aveva raggiunto all’epoca quella popolaritĆ che avrebbe assunto dal dopoguerra in poi, prova ne ĆØ il fatto che in finale gran parte del tifo organizzato proveniva dalla Cecoslovacchia.
L’incasso totale per l’organizzazione fu di oltre un milione e mezzo di lire. Dopo la vittoria, i giocatori italiani ricevettero come premio-partita 20Ā 000 lire a testa.
Tabellone
MARIO GROS
Mario GrosĀ (Torino,Ā 1888Ā āĀ San Remo,Ā 1977) ĆØ stato unĀ disegnatoreĀ eĀ pittoreĀ italianoĀ e unĀ imprenditore nel campo grafico. Inizia giovanissimo come apprendistaĀ incisore, e contemporaneamente frequenta l’Accademia Albertina di Torino, dove studia pittura conĀ Giovanni GuarlottiĀ eĀ Romolo Bernardi. Percorre la carriera di incisore cromista ed in seguito, quella diĀ cartellonistaĀ pubblicitario.
PiĆ¹ tardi ĆØ dirigente in un’azienda specializzata nella stampa di manifesti in cui lavora come cartellonista per laĀ Ambrosio FilmĀ e laĀ Pittaluga. Molte artiste celebri, comeĀ Francesca BertiniĀ eĀ Lydia Borelli, sono state ritratte nei suoi cartelloni.Ā Gino SimonettiĀ in una sua biografia di Gros, ricorda il cartellone “Atlantide” (raffigurante un ritratto diĀ Brigitte Helm), quello deĀ La passione di Giovanna d’ArcoĀ (conĀ RenĆ©e Falconetti) ed una serie di visualizzazioni per il filmĀ Il re dei re.
Gros ha firmato il manifesto italiano per il primo film sonoro americano,Ā Il cantante di jazz.
Tenta la carriera industriale fondando nelĀ 1925Ā con due soci la “Gros Monti& C.”,una piccola azienda in zona San Paolo aĀ Torino. Riesce a superare le difficoltĆ iniziali, di ordine sia organizzativo che economico, e in breve tempo la “Gros Monti & C.” acquista notevoli dimensioni, reputazioni sicure e capacitĆ tecnologica globale. Gestisce, con reparti interni, tutto il procedimento di stampa: dalla creazione del bozzetto all’esecuzione degli impianti, alla stampa e all’allestimento finale.
Nel periodo tra il 1925 e ilĀ 1942Ā Gros firma bozzetti per clienti prestigiosi, pubblici e privati:Ā Fiat, ilĀ comune di Torino,Ā Bergia, Cora, laĀ Gazzetta del popolo, ma nel 1942 la Gros Monti & C. viene completamente distrutta da unĀ bombardamento. Al termine del conflitto fonda una nuova azienda, la “Mario Gros & C.”, che nasce con impianti modernissimi. Tra i collaboratori un giovaneĀ Armando Testa.
NelĀ 1960 la “Mario Gros & C.” viene trasferita in una nuova sede realizzata dall’architetto Casalegno, in Corso Orbassano. Nel ’67, all’etĆ di quasi ottant’anni, termina la sua attivitĆ di imprenditore. L’azienda ceduta conserva il suo nome e il suo stile. Trasferitosi in Riviera muore a Sanremo nel 1977.
FontiĀ Ā Wikipedia
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