Description
Spalline per Generale di Brigata del Regio Esercito, in argento, a frangia per alta uniforme ’34 da gala, regolamento/modello 34 . Realizzate in lamina e canutiglia argentata. Produttore UNIONE MILITARE di Roma. Sono in perfetto stato, originali dell’epoca (anni ’30 del secolo scorso), complete di placchette di fissaggio, e scatola di cartone in buone condizioni.
Notizie
Ufficiali Generali delle forze armate del Regno d’Italia 1933-1946
Regio Esercito
primo maresciallo dell’Impero
generale d’armata
generale designato d’armata
generale di corpo d’armata
tenente generale
generale di divisione
maggior generale
Generale di brigata
brigadier generale
(a cui corrisponde il grado delle spalline da generale in argento, per alta uniforme qui proposte in vendita)
Nel luglio 1933 Mussolini assunse anche il Ministero della Guerra, e Baistrocchi assunse l’incarico di Sottosegretario di Stato, con l’obiettivo di iniziare un “programma di ammodernamento delle Forze armate” che prevedeva: l’istituzione del premilitare e postmilitare, ammodernamento e meccanizzazione, la creazione delle divisioni celeri e dei reparti autotrasportati, l’ammodernamento delle artiglierie e delle armi individuali. Tuttavia questo programma, forse troppo ambizioso, fu attuato solo in parte. Il 14 novembre 1933 emanò la cosiddetta “Riforma Baistrocchi”, su uniformi, gradi ed equipaggiamento del Regio Esercito, della Milizia e dei Reali Carabinieri. Durante la guerra d’Etiopia favorì la costituzione di divisioni di camicie nere, comandate però da ufficiali dell’esercito. Ricoprì l’incarico di Sottosegretario di stato fino all’ottobre 1936.Dalla riforma Baistrocchi, voluta dal generale Federico Baistrocchi (Napoli, 9 giugno 1871 – Roma, 31 maggio 1947), di cui evidenziamo alcuni fatti : nell’ottobre 1922, in prossimità della marcia su Roma, assicurò a Mussolini che la piazza di Napoli, del quale era comandante, non sarebbe intervenuta contro di lui durante l’adunata fascista nella città partenopea. Nel 1924 venne eletto alla Camera dei deputati nella XXVII legislatura per il PNF (primo eletto) in Campania, e confermato nel 1929 nella XXVIII legislatura e nel 1934 nella XXIX. Nel 1926 fu promosso generale di divisione e quando nel 1931 divenne generale di corpo d’armata, fu inviato a Verona per assumere il comando del Corpo d’armata ivi stanziato.
Già Segretario dell’Ordine militare di Savoia, fu anche Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito dal 1º ottobre 1934 al 7 ottobre 1936. Il 23 maggio 1936 raggiunse il grado di generale d’armata. Il 7 ottobre 1937 gli fu concesso con Regio Decreto il titolo di “Conte”.
Il 25 marzo 1939 fu nominato senatore del Regno d’Italia. Nel 1944 fu collocato in riserva per raggiunti limiti d’età. Il 18 aprile 1945 fu arrestato con l’accusa di fascistizzazione dell’esercito per l’inserimento della Milizia Fascista: processato al tribunale militare di Roma, fu assolto con formula piena nel settembre 1946. Morì il 31 maggio dell’anno successivo.
Per approfondimenti , fonti Wikipedia
9.19
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