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❌🙁Donato Devozione SMOM Malta – Onorificenza 1′ classe

1,00

DONATO di DEVOZIONE di PRIMA CLASSE, del Sovrano Militare Ordine di Malta, SMOM , periodo anni  40-60. Bronzo dorato, con smalti policromi a fuoco, completa di nastro da collo, della riduzione (priva di nastrino), del bottone per asola da giacca, e della sua scatola originale marcata Gioielleria CRAVANZOLA – Roma

Misure approssimative mm.100 x 45

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Description

Onorificenza per DONATO di DEVOZIONE di PRIMA CLASSE, del Sovrano Militare Ordine di Malta, SMOM , periodo anni  40-60, realizzata in bronzo dorato, con smalti a fuoco, completa di nastro da collo, della riduzione (priva di nastrino), del bottone per asola da giacca, e della sua scatola originale marcata Gioielleria CRAVANZOLA – Succ. E.Gardino – Via del Corso 341 -Roma

Il Donato di Devozione dello SMOM, Malta, è un appartenente all’Ordine Giovannita (godendo di tutti i diritti e di tutti i doveri che competono agli altri membri del terzo ceto) ma al tempo stesso non è ancora degno del rango cavalleresco pieno, che nello SMOM è ancora fortemente caratterizzato dal “more nobilium”, ben evidenziato anche dalla simbologia della Croce ottagona priva del braccio superiore (nella onorificenza il braccio superiore non è riempito dello smalto bianco, come invece troviamo negli altri tre bracci)

 

MATERIALE  ……..: Bronzo dorato , smalti policromi

DIMENSIONI ……: Pendente mm,100 in altezza (escluso l’anello), per mm.45 di larghezza

MARCHIO …….. :  Cravanzola, Roma

Notizie

Il Sovrano Militare ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, comunemente abbreviato in Sovrano Militare Ordine di Malta (in sigla SMOM), Ordine Gerosolimitano o anche semplicemente Ordine di Malta, è un ordine religioso cavalleresco canonicamente dipendente dalla Santa Sede, con finalità assistenziali.

È riconosciuto da una parte della dottrina, seguita dalla giurisprudenza italiana e da gran parte della comunità internazionale come soggetto di diritto internazionale, pur essendo ormai privo del requisito della territorialità. In effetti l’Ordine ha come suo unico collegamento con la comunità internazionale il fatto di aver governato un tempo Rodi e poi, fino alla fine del Settecento, Malta.

È il continuatore dell’antico ordine dei Cavalieri ospitalieri, fondato nel 1048 e reso sovrano il 15 febbraio 1113 da papa Pasquale II.

Dal SMOM dipendono 6 Gran Priorati e 48 Associazioni nazionali che riuniscono i cavalieri e le dame a seconda del loro paese di residenza. In Italia sono i tre Gran Priorati Italiani – Lombardia e Venezia, Roma, Napoli e Sicilia a riunire i membri dell’Ordine. L’Associazione dei cavalieri italiani del sovrano militare ordine di Malta, gestisce le attività sanitarie dell’Ordine di Malta in Italia. Da questa dipende il corpo militare ausiliario comandato da un generale dell’Esercito Italiano (Corpo militare dell’ACISMOM). Dal 1970 il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta opera nel campo della protezione civile. Ha prestato assistenza alle popolazioni in tutti i maggiori disastri naturali che hanno colpito il paese.

Dal 1834 l’Ordine ha sede a Roma in via dei Condotti, presso piazza di Spagna; è presente in oltre 120 paesi con iniziative a carattere benefico ed assistenziale e ha un seggio all’ONU come osservatore dal 1994. Si qualifica come ente sovrano e in base al riconoscimento dello Stato italiano la sua sede – il Palazzo Magistrale – e la villa di Santa Maria del Priorato sull’Aventino godono dello status di extraterritorialità.

Dal 2 maggio 2018 il principe e gran maestro è fra Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, che in precedenza era stato Luogotenente interinale (2008) e Luogotenente di gran maestro (tra il 2017 e il 2018).

Il motto dello SMOM è Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (traduzione dal latino: “difesa della fede e aiuto ai poveri”).

L’Ordine emette francobolli e ha una moneta numismatica, lo scudo maltese, immatricola veicoli con targa SMOM concessa dal ministero della Difesa italiano, emette i suoi passaporti diplomatici e celebra la sua festività nazionale il 24 giugno, festa della Natività di san Giovanni Battista.

La medaglia dell’Ordine consisteva in una croce smaltata di bianco riportante in centro un medaglione smaltato di rosso con inscritto il nome di Alessandro, il tutto attorniato da un anello smaltato di bianco con inciso in oro il nome dell’Ordine. Sul retro, il medaglione bianco era circondato da un anello d’oro e riportava inscritta in lettere dorate la data del 15 febbraio 1878, data in cui formalmente Alessandro I accettò la reggenza del trono bulgaro. Il tutto era sormontato dalla corona reale bulgara.

La placca riprendeva le medesime decorazioni della medaglia ma era montata su una stella raggiante d’argento.

Il nastro dell’Ordine era rosso rubino.

 

Gradi

L’Ordine di Malta, pur non esercitando sovranità territoriale ha tuttavia, in certo senso, una propria “popolazione” di circa 13.000 tra cavalieri e dame, cioè persone dedite a curare i poveri e a testimoniare la fede cristiana in stretta collaborazione con la Chiesa cattolica. L’Ordine svolge oggi la propria azione umanitaria in 120 paesi attraverso l’opera dei suoi membri, di 80.000 esperti volontari e di 42.000 dipendenti, molti dei quali medici o paramedici.

Suddivisione successiva al 1997

I membri dell’Ordine, successivamente al 1997 con la nuova carta costituzionale dell’Ordine, si dividono in tre “ceti”; tutti devono conformarsi agli insegnamenti dettati dalla Chiesa e partecipare alle attività assistenziali dell’Ordine. (gradi dal cavaliere di giustizia al donato di devozione, SMOM Malta)

  • Al “primo ceto” appartengono i cavalieri di giustizia, detti anche “professi”, e i cappellani conventuali professi che devono emettere la professione dei voti di povertà, di castità e d’obbedienza. Ognuno di essi è quindi un religioso a tutti gli effetti del Diritto Canonico e si attengono alle norme particolari del Codice di Diritto Canonico che li riguardano, anche se non sono obbligati a fare vita comune.
  • I membri appartenenti al “secondo ceto” si obbligano, con una speciale promessa (“di obbedienza”), vincolante in coscienza, a una vita tendente alla perfezione cristiana, secondo il proprio stato, nello spirito dell’Ordine e nell’ambito delle sue opere, in conformità della propria vocazione e delle direttive dei legittimi superiori. Sono suddivisi in tre categorie:
    • cavalieri e dame di onore e devozione in obbedienza;
    • cavalieri e dame di grazia e devozione in obbedienza;
    • cavalieri e dame di grazia magistrale in obbedienza.
  • Il “terzo ceto” è costituito dai membri laici che non emettono voti religiosi, né promessa, ma vivono secondo i principi della Chiesa e dell’Ordine. Sono suddivisi in sei categorie:
    • cavalieri e dame di onore e devozione
    • cappellani conventuali ad honorem
    • cavalieri e dame di grazia e devozione
    • cappellani magistrali
    • cavalieri e dame di grazia magistrale
    • donato e donate di devozione SMOM Malta

Le due categorie che esigono la presentazione delle prove nobiliari sono quelle “di onore e devozione” e di “grazia e devozione”.

Per essere ammessi tra i cavalieri di onore e devozione, occorrono infatti:

  • 4/4 di nobiltà per 200 anni, oppure:
  • 250 anni di nobiltà per la linea paterna oltre a 200 anni degli altri 2/4 oltre alla sanatoria per 1 ava, oppure:
  • 300 anni linea paterna oltre a 200 anni degli altri 2/4 oltre alla sanatoria per un’ava, oppure:
  • 350 anni, linea paterna oltre a 200 anni di un altro quarto, oppure:
  • 450 anni linea paterna.

Per essere ammessi tra i cavalieri di grazia e devozione occorrono:

  • 200 anni della linea paterna oltre ad avere madre nobile o di dignitosa posizione sociale da almeno 3 generazioni, oppure:
  • più di 100 anni della linea paterna oltre a 100 anni del quarto materno.

La nuova carta costituzionale dell’Ordine, promulgata nel 1997, prevede che tutte le alte cariche dell’Ordine (il suo “governo”, sia centrale che periferico) sono “preferibilmente” occupate da cavalieri professi (per i quali non è più richiesta necessariamente la presentazione delle prove nobiliari), tuttavia le cariche principali e la maggioranza delle cariche di governo a livello centrale continuano a essere riservate ai membri del primo ceto in possesso delle prerogative per l’ingresso nella categoria di onore e devozione o di grazia e devozione. Oggi la maggioranza dei cavalieri e delle dame dell’Ordine appartiene comunque a ceti non nobili.

Ecco i nastri principali:

Nastri
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Cavaliere di giustizia

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Cavaliere di onore e devozione

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Cavaliere di grazia magistrale

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Donato di I classe

Per gli altri nastri si rimanda alla voce: Medaglie, decorazioni ed ordini cavallereschi melitensi.

Suddivisione precedente al 1997

In base alla carta costituzionale promulgata il 27 giugno 1961, nel testo precedente alla riforma del 28-30 aprile 1997, la suddivisione delle classi dell’Ordine era differente. I membri erano infatti suddivisi in due classi: gli ammessi mediante presentazione di prove nobiliari e gli ammessi con prove nobiliari ridotte o senza prove per benemerenze speciali. La prima classe era a sua volta suddivisa in due categorie:

  • cavalieri di giustizia: dovevano essere celibi e pronunciare per un decennio annualmente i voti semplici di castità, povertà e obbedienza al gran maestro. Trascorso il decennio, in caso di pronuncia dei voti perpetui, diventavano cavalieri professi.
  • cavalieri di onore e devozione: rientravano nella categoria sia i cavalieri di giustizia che non avevano prestato i voti perpetui, sia coloro che non avevano pronunciato i voti semplici.

Gli ammessi con prove nobiliari ridotte o senza prove nobiliari, ma per speciali benemerenze, erano distribuiti in tre categorie:

  • cavalieri di grazia e devozione: dovevano possedere almeno 200 anni di nobiltà nel ramo paterno.
  • cavalieri di grazia magistrale: avevano una nobiltà più recente rispetto ai precedenti, oppure non erano nobili.
  • cavalieri donati di I, II, III classe: non nobili, ma con benemerenze verso l’Ordine.

Araldica

Organizzazioni imitatrici

Nel 1934 venne fondato a Copenaghen il Sovrano Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Danimarca, che per un breve periodo ebbe come Gran Cancelliere il principe Pietro di Grecia e Danimarca.

In seguito, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, un italiano si spacciò per un principe polacco e fece un vivace commercio di croci di Malta come “gran priore di Podolia” e venne processato per frode. Seguirono altri mistificatori, come il “gran priore della Santa Trinità di Villeneuve”, che affermava di essere erede di un presunto priorato francese dell’Ordine e si arrese dopo una visita della polizia. L’organizzazione risorse con il nome di Priorato della Santa Trinità di Villedieu, ad opera dello stesso personaggio, a Malta nel 1975 e poi nel 1978 negli USA, dove esiste ancora oggi.

Diverse organizzazioni imitatrici vantano un’origine dalla tradizione dei Cavalieri russi, sostenendo che l’abolizione dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme in Russia, decretata da Alessandro I nel 1817, non abbia formalmente soppresso il Priorato ortodosso fondato dallo zar Paolo I nel 1798. In questo filone si è inserito lo statunitense Charles Pichel. Gli stretti requisiti per l’ammissione richiesti dall’Ordine di Malta lo indussero a fondare, nel 1956, un personale “Sovrano ordine di San Giovanni di Gerusalemme cavalieri ospitalieri”. Pichel sostenne che la nuova organizzazione discendeva da un Priorato che era stato fondato negli USA nel 1908 all’interno della tradizione dei Cavalieri Ospitalieri russi con il consenso dello zar Nicola II. La sua organizzazione attirò l’attenzione di alcuni nobili russi, che diedero una qualche credibilità alle sue pretese. Dall’Ordine di Pichel si sono separate varie diramazioni, alcune delle quali sono state riconosciute da due monarchi in esilio, Pietro II di Jugoslavia e Michele di Romania.

Altri ordini simili sono stati fondati negli USA e in Australia, ma non spiegano come abbiano avuto origine dall’Ordine di Malta.

Secondo il False Orders Committee, creato dallo SMOM e dagli altri Ordini associati, le organizzazioni imitatrici dell’Ordine di Malta sarebbero più di trenta.

 

Fonti di approfondimento  Wikipedia a cui si rimanda la consultazione per ulteriori informazioni.

11.19

Additional information

Weight1 kg
Dimensions30 × 30 × 20 cm

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