Descrizione
Coppia di gemelli da polsino in metallo bronzato, per ufficiale di cavalleria, sahariani del Regio Esercito, del 2′ Gruppo Squadrone Sahariano del Regio Corpo di Truppe Coloniali della Tripolitania RCTC.
Su un ovale troviamo rappresentato a rilievo il cavaliere sahariano in sella al suo dromedario, e sull’altro il simbolo del 2′ Gruppo Squadrone, di fatto un fregio di Cavalleria con il tondino avente il numero del battaglione/gruppo (2) circondato dalla tromba e da due sciabole incrociate. Gli ovali sono impreziositi da una cornice esterna dentellata.
Ottime condizioni.
MATERIALE : metallo
MISURE : mm. 20 x 15 (ogni bottoncino ovale)
MARCHIO : –
NOTIZIE
Storia
I dromedari usati dai Meharisti erano atti a percorrere velocemente lunghi tragitti su terreni stepposi e addirittura sabbiosi e furono usati dagli Arabi fin dal Medioevo.
I primi Meharisti furono reparti irregolari arabi del XIV secolo (grossomodo l’epoca in cui fu selezionata la razza di cammelli da corsa da cui prendono il nome), mentre altri meharisti furono utilizzati, con ruoli sussidiari e di polizia, dai Mamelucchi, da alcuni raja indiani e dagli Ottomani. Anche Napoleone istituì alcuni squadroni di meharisti in Egitto durante la sua campagna militare. Successivamente i britannici e i francesi (in particolare la Legione straniera) istituirono compagnie di fanteria montata e squadroni di cacciatori a cavallo meharisti in Africa del Nord, Yemen, Oman, India (anche se il famoso “Bikaner kamel corps”, un’unità di élite dell’impero britannico in India, utilizzava anche altre razze di dromedario ed era un corpo di fanteria montata e di artiglieria veloce) e in alcune colonie africane (come il Somaliland), presto imitati dai Regi Corpi Truppe Coloniali italiani , che assegnarono questi reparti non alla fanteria ma all’arma di cavalleria.
Anche i britannici avevano truppe di “meharisti” impiegate nella prima guerra mondiale per la liberazione della Palestina e la cacciata del Quarto Corpo d’Armata Turco.
Il nome meharisti deriva dalla regione sud-arabica del Mahra in cui da lunghi secoli si alleva una razza assai pregiata di dromedari, particolarmente vocati al galoppo veloce. Il dromedario da corsa veniva, e viene, chiamato “mehari” (arabo mahrī, “del Mahra”, o, secondo un’ipotesi poco probabile, da mehar, abilità). Il mehàri, molto diffuso tra i Tuareg, è usato soprattutto nel Sahara (a cui è particolarmente adatto), e utilizzato anche per le gare di corsa oltre che per usi militari.
Truppe coloniali
Regio Esercito
Ebbero un ruolo significativo nelle operazioni di riconquista della Libia negli anni venti e nelle successive operazioni di polizia coloniale, e durante la Seconda Guerra Mondiale ebbero un limitato impiego nella campagna del Nordafrica con compiti di ricognizione e contro-ricognizione a lungo raggio nel settore meridionale della Libia.
Il Regio Corpo Truppe Coloniali della Tripolitania è stato un corpo coloniale del Regio Esercito italiano, dipendente dal Governatore della Tripolitania italiana dal 1914 fino a quando, nel 1935, confluì nel Regio corpo truppe coloniali della Libia.
Storia
La storia militare della colonia iniziò nel 1914, tre anni dopo la guerra italo-turca. I territori conquistati nell’Africa settentrionale italiana erano divisi in due colonie, la Tripolitania italiana e la Cirenaica italiana, rette da due governi separati e dipendenti dal Ministero delle Colonie. Furono quindi costituiti due RCTC distinti, con un proprio comandante dipendente dal rispettivo governatore.
I reparti erano costituiti in maggioranza da àscari indigeni, inquadrati da ufficiali e sottufficiali italiani; nell’aprile 1915 venne autorizzato l’arruolamento delle prime bande irregolari. L’arruolamento dei libici era su base volontaria; infatti, anche se dal 1919 lo statuto per la Tripolitania aveva sancito la parità di diritti e doveri tra cittadini italiani e libici, per i libici non vigeva il servizio di leva obbligatorio. In caso di mobilitazione venivano richiamati in servizio ufficiali, sottufficiali e militari di truppa nazionali in congedo residenti in colonia ed i cittadini libici che avevano prestato servizio volontario ed erano quindi iscritti ai ruoli di forza in congedo; solo in questo caso i libici obbligati a prestare servizio, come truppe regolari o come irregolari.
Dal 1922 il RCTC fu massicciamente impiegato con reparti nazionali e soprattutto indigeni nelle operazioni di riconquista della Libia, che terminarono solo nel 1932.
Nel gennaio 1923, quando ai due RCTC venne concessa la bandiera di guerra tricolore, l’organico del RCTC della Tripolitania era fissato a 14.000 unità. Dal Comando del RCTC dipendevano due comandi territoriali (Sud Tripolino e Zona Orientale) e tre comandi di specialità (arma di cavalleria, arma di artiglieria e arma del genio). I reparti operativi erano composti da due battaglioni di cacciatori d’Africa di volontari nazionali, sei battaglioni di ascari eritrei e sei di àscari libici, una legione di milizia coloniale su due coorti di camicie nere nazionali. Dalla divisione di Carabinieri Reali dipendevano compagnie, tenenze e stazioni con compiti di polizia, oltre che la scuola allievi zaptié per libici ed eritrei.
Le varie unità di cavalleria erano suddivise nelle tre specialità indigene: i meharisti (divisi per Gruppo Squadrone meharisti RCTC) montati su dromedari e cammelli, erano incaricate del servizio di polizia e di sorveglianza nelle aree desertiche dell’interno; i savari erano la cavalleria regolare di linea, con salmerie cammellate; gli spahis infine erano addestrati ed equipaggiati all’indigena, principalmente con compiti di polizia. L’artiglieria, anch’essa servita da personale libico, era costituita da batterie di artiglieria someggiata e da compagnie di cannonieri, ognuna su varie sezioni di artiglieria da posizione che armavano i fortini. Le compagnie miste del genio militare comprendevano zappatori, minatori, telegrafisti. Questi reparti regolari erano affiancati da varie bande irregolari.
Con il decreto legge n. 99 del 24 gennaio 1929 fu istituito un Governo Unico della Tripolitania e della Cirenaica. Le due colonie ed i due RCTC rimanevano entità separate, ma il Governatore Unico aveva facoltà di trasferire temporaneamente reparti da un corpo all’altro secondo le esigenze. Negli anni successivi si susseguirono modifiche nell’ordinamento e nella composizione del RCTC della Tripolitania, soprattutto con la costituzione di nuove unità sahariane da impiegare nelle zone desertiche meridionali per la riconquista del Fezzan, denominate compagnie meharisti del Fezzan. Alla fine del 1931 il territorio della colonia venne riordinato militarmente su 4 zone, 8 sottozone, 4 presidi e 2 comandi di tappa. Anche l’organico subì un riordino, con la riduzione ad un solo battaglione di cacciatori d’africa e sei battaglioni di àscari libici ed eritrei; i gruppi sahariani salivano a 7, mentre i savari erano su 2 squadroni e gli spahis su 3 squadroni.
Il RCTC della Tripolitania venne riunito al RCTC della Cirenaica con il decreto n. 2016 del 12 settembre 1935 in un solo Regio corpo truppe coloniali della Libia.
Forze
1923
Forza del Regio Corpo Truppe Coloniali della Tripolitania al gennaio 1923:
- Comando RCTC della Tripolitania
- Comando del Sud Tripolino
- Comando della Zona Orientale
- Comando artiglieria
- Comando genio
- Divisione CC.RR.
- Scuola zaptié
- due battaglioni cacciatori d’Africa
- sei battaglioni indigeni libici
- sei battaglioni indigeni eritrei
- una legione milizia libica
- due coorti CC.NN. libiche
- una squadriglia autoblindate
- deposito coloniale
- comando
- compagnia e tappa per truppe nazionali
- compagnia e tappa per truppe indigene
- plotone invalidi
- banda musicale
- ufficio imbarchi
- quattro Gruppi Squadroni meharisti
- sette squadroni savari
- uno squadrone spahis
- tre batterie artiglieria someggiata libica
- quattro compagnie cannonieri libici
- tre compagnie genio miste
- una sezione genio radiotelegrafisti
- un gruppo polizia a cavallo irregolare
- due gruppi ausiliari irregolari
- un gruppo sahariano irregolare
- Direzione servizio di artiglieria
- magazzini di artiglieria
- laboratori di artiglieria
- Direzione servizio del genio
- magazzino del genio
- laboratorio del genio
- uffici staccati del genio
- Direzione di sanità
- una compagnia sanità
- ospedale coloniale
- infermerie presidiarie
- farmacia
- Direzione di veterinaria
- infermeria quadrupedi
- Direzione di commissariato
- una compagnia sussistenza
- stabilimenti di commissariato
- tribunale militare coloniale
- Direzione dei trasporti
- un autogruppo misto
- compagnia treno d’artiglieria libica
- comandi tappa
1931
Forza del Regio Corpo Truppe Coloniali della Tripolitania al 1931:
- Comando RCTC della Tripolitania
- Divisione CC.RR.
- un battaglione cacciatori d’Africa
- deposito coloniale cacciatori
- quattro battaglioni indigeni libici
- due battaglioni indigeni eritrei
- una compagnia autonoma eritrea
- sette gruppi sahariani;
- comando di cavalleria
- due squadroni savari
- tre gruppi spahis
- comando di artiglieria
- gruppo libico cammellato
- tre batterie
- due compagnie cannonieri libiche
- due sezioni di artiglieria sahariane
- compagnia treno libica
- sezione rifornimento quadrupedi
- gruppo libico cammellato
- comando del genio
- compagnia radiotelegrafisti
- compagnia specialisti
- compagnia telegrafisti
- compagnia mista genio
- gruppo squadriglie autoblindo
- autogruppo
10.20