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❌🙁Proclamazione IMPERO Maggio 1936 – Placca

1,00

Placca in metallo argentato, commemorativa della Proclamazione dell’Impero Italiano del 9 Maggio 1936 – XIV  Era Fascista, riportante parti salienti del discorso pronunciato dal Duce in occasione della fondazione dell’Impero.

Misure circa cm. 15×12 , montata in un quadretto, in perfette condizioni

 

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Descrizione

Placca in metallo argentato, commemorativa della Proclamazione dell’Impero Italiano, 9 Maggio 1936 – XIV dell’ Era Fascista. Bella rappresentazione iconografica realizzata a stampa sul lamierino, in rilievo, di un gruppo di Fasci Littori affiancati da una fila di Signum , a simboleggiare la marcia del popolo fascista che spezza le catene e si proietta nell’impresa di creare il nuovo impero,  con le aquile imperiali che volteggiano a sorvolare e difendere l’avanzata. Ai lati della placchetta, troviamo la parte più significativa del discorso che il Duce emanò in quella occasione :

I TERRITORI E LE GENTI CHE APPARTENEVANO ALL’IMPERO DI ETIOPIA SONO POSTI SOTTO LA SOVRANITÀ PIENA E INTERA DEL REGNO D’ITALIA

II°

IL TITOLO DI IMPERATORE D’ETIOPIA VIENE ASSUNTO PER SÉ E PER I SUOI SUCCESSORI DAL RE D’ITALIA

 

IL POPOLO ITALIANO HA CREATO COL SUO SANGUE L’IMPERO. LO FECONDERÀ COL SUO LAVORO E LO DIFENDERÀ CONTRO CHIUNQUE CON LE SUE ARMI. IN QUESTA CERTEZZA SUPREMA, LEVATE IN ALTO O LEGIONARI, LE INSEGNE, IL FERRO E I CUORI A SALUTARE, DOPO QUINDICI SECOLI, LA RIAPPARIZIONE DELL’IMPERO SUI COLLI FATALI DI ROMA. NE SARETE VOI DEGNI?

QUESTO GRIDO È COME UN GIURAMENTO SACRO, CHE VI IMPEGNA DINANZI A DIO E DINANZI AGLI UOMINI, PER LA VITA E PER LA MORTE!  – MUSSOLINI

 

Placca rettangolare, misure circa cm.15×12, in lamierino stampato a rilievo, uniface, montata su un quadretto con cornice, facilmente rimovibile dallo stesso. In perfette condizioni.

 

 

MATERIALE   …………. Lamierino argentato, stampato

MISURE ……………….. cm. 15 x 12

MARCHIO ……………. –

NOTIZIE

Proclamazione IMPERO 9 Maggio 1936

Ufficiali! Sottufficiali! Gregari di tutte le Forze Armate dello Stato, in Africa e in Italia! Camicie nere della rivoluzione! Italiani e italiane in patria e nel mondo! Ascoltate!
Con le decisioni che fra pochi istanti conoscerete e che furono acclamate dal Gran Consiglio del Fascismo, un grande evento si compie: viene suggellato il destino dell’Etiopia, oggi, 9 maggio, quattordicesimo anno dell’era fascista.
Tutti i nodi furono tagliati dalla nostra spada lucente e la Vittoria africana resta nella storia della Patria, integra e pura, come i Legionari caduti e superstiti la sognavano e la volevano. L’Italia ha finalmente il suo Impero.
Impero Fascista, perché porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del Littorio Romano, perché questa è la meta verso la quale durante quattordici anni furono sollecitate le energie prorompenti e disciplinate delle giovani, gagliarde generazioni italiane. Impero di pace, perché l’Italia vuole la pace per sé e per tutti e si decide alla guerra soltanto quando vi è forzata da imperiose, incoercibili necessità di vita. Impero di civiltà e di umanità per tutte le popolazioni dell’Etiopia.
Questo è nella tradizione di Roma, che, dopo aver vinto, associava i popoli al suo destino.
Ecco la legge, o italiani, che chiude un periodo della nostra storia e ne apre un altro come un immenso varco aperto su tutte le possibilità del futuro:
1 – I territori e le genti che appartenevano all’impero di Etiopia sono posti sotto la sovranità piena e intera del Regno d’Italia.
2 – Il titolo di Imperatore d’Etiopia viene assunto per sé e per i suoi successori dal Re d’Italia.
Ufficiali! Sottufficiali! Gregari di tutte le forze Armate dello Stato, in Africa e in Italia! Camicie nere! Italiani e italiane!
Il popolo italiano ha creato col suo sangue l’Impero. Lo feconderà col suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi.
In questa certezza suprema, levate in alto, o Legionari, le insegne, il ferro e i cuori, a salutare, dopo quindici secoli, la riapparizione dell’Impero sui colli fatali di Roma.
Ne sarete voi degni?
Questo grido è come un giuramento sacro, che vi impegna dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini, per la vita e per la morte!
Camicie nere! Legionari! Saluto al Re!
   
Proclamazione dell’Impero sui quotidiani del Maggio  1936

 

COLONIALISMO

Il colonialismo italiano ebbe inizio alla fine del XIX secolo, con l’acquisizione pacifica dei porti africani di Assab e Massaua, sul mar Rosso. A seguito della spartizione dell’Africa da parte delle potenze europee (1881-1914), il Regno d’Italia deteneva il controllo dell’Eritrea e della Somalia, oltre che di Cirenaica, Tripolitania e Isole egee, sottratte all’Impero ottomano nel corso della guerra italo-turca (1911-1912). Sussisteva anche una concessione italiana a Tientsin, in Cina, sin dal 1901.[1] Nel corso della prima guerra mondiale, un corpo di spedizione italiano occupò preventivamente l’Albania meridionale per impedirne la conquista da parte dell’Impero austro-ungarico, instaurandovi un protettorato (1917-1920).

Il regime fascista di Benito Mussolini, salito al potere dopo il conflitto mondiale, manifestò l’intenzione di espandere i possedimenti del regno e soddisfare le pretese degli irredentisti. Nel 1934 Cirenaica e Tripolitania furono unite nella Libia italiana; con la guerra del 1935-36 l’Italia conquistò l’Etiopia, che fu unita ad Eritrea e Somalia per dare vita all’Africa Orientale Italiana, nel 1938 Vittorio Emanuele III d’Italia assunse il titolo di Primo maresciallo dell’Impero e fu proclamata ufficialmente la nascita dell’impero italiano che durò sino alla caduta del fascismo. Nel 1939 fu nuovamente conquistata l’Albania, regno che fu quindi posto in unione personale con quello d’Italia (1939-1943).

Dopo l’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale nel 1940, il territorio metropolitano del regno, assieme a quello delle colonie e delle zone di occupazione militare, raggiunse la sua massima espansione. I territori italiani – oltre a quelli fin qui citati – si estendevano allora da parte della Francia meridionale ai protettorati e alle occupazioni nei Balcani (Slovenia, Dalmazia, Croazia, Montenegro, Grecia), alla Somalia britannica. Sia le colonie storiche sia le acquisizioni più recenti andarono tuttavia perdute a causa delle successive vicende belliche e dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati (8 settembre 1943).

Allo Stato italiano, seppur schieratosi a fianco degli Alleati dopo il 1943, furono imposte dure condizioni dal trattato di Parigi del 1947: tra di esse, la perdita di tutte le colonie ad eccezione della Somalia, amministrazione fiduciaria italiana dal 1950. Il 1º luglio 1960 la Somalia ottenne l’indipendenza, sancendo così la fine dell’ottantennio coloniale italiano.

 

mussolini primo caporale

Benito Amilcare Andrea Mussolini, noto anche con il solo appellativo di Duce (Dovia di Predappio, 29 luglio 1883 – Giulino, 28 aprile 1945), è stato un politico, militare, giornalista e dittatore italiano.

Fondatore del fascismo, fu presidente del Consiglio del Regno d’Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Nel gennaio 1925 assunse de facto poteri dittatoriali e dal dicembre dello stesso anno acquisì il titolo di capo del governo primo ministro segretario di Stato. Dopo la guerra d’Etiopia, aggiunse al titolo di duce quello di “Fondatore dell’Impero” e divenne Primo Maresciallo dell’Impero il 30 marzo 1938. Fu capo della Repubblica Sociale Italiana dal settembre 1943 al 27 aprile 1945.

 

Fonti  Wikipedia Colonialismo Italiano , Mussolini ,

10.20

Informazioni aggiuntive

Peso1 kg
Dimensioni50 × 50 × 35 cm

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