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❌🙁Transatlantico Roma coppa BROGGI argento Regia Nave ’30

1,00

Coppa in argento proveniente dal transatlantico ROMA , realizzata e firmata dai noti argentieri BROGGI di Milano.

Meraviglioso stile decò , la coppa faceva parte della fornitura di vasellame e servizi di posate del Transatlantico ROMA , e reca la punzonatura 800 dell’argento ed il nome BROGGI  ( preceduto dalla F che sta per FRATELLI ) sotto i due piccoli manici laterali.

In ottime condizioni, la coppa non è stata pulita per non toglierle la patina accumulata dal tempo. ( All’occorrenza è comunque facile pulire l’argento)

(Scorri la pagina in basso per ulteriori dettagli e informazioni)

 

 

Esaurito

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Descrizione

Coppa in argento proveniente dal transatlantico ROMA , realizzata e firmata dai noti argentieri BROGGI di Milano.

Oggetto originale , dal pieno stile decò come dai dettami dell’epoca, realizzato in argento, e provvisto di una base in legno dipinto di nero. La coppa faceva parte della fornitura di vasellame e servizi di posate del Transatlantico ROMA , e reca la punzonatura 800 dell’argento ed il nome BROGGI  ( preceduto dalla F che sta per FRATELLI ) sotto i due piccoli manici laterali.

Sul corpo della coppa troviamo inciso il nome ROMA con una corona reale in testa, soprastante una serie di onde a simboleggiare il transatlantico che solca il mare (incisione dei fratelli Broggi)

In ottime condizioni, la coppa non è stata pulita per non toglierle la patina accumulata dal tempo, ma se necessario, agendo con appositi prodotti di pulizia per argento, si potrà ridare splendore e lucentezza al metallo. Operazione che lasciamo scegliere di fare ai futuri possessori di questo splendido oggetto.

 

MATERIALE     :  Argento

MISURE coppa  :  mm.100 altezza , mm.95 diametro , mm.130 estensione massima compresi i manici

MISURE base     :  mm.70 di lato e mm.30 di altezza

MARCHIO         :  800 F.BROGGI

 

NOTIZIE

Il transatlantico Roma fu costruito per la Società “Navigazione Generale Italiana” di Genova dal cantiere navale G. Ansaldo & Co di Sestri Ponente dove venne varato il 26 febbraio 1926.

Dopo la fine della prima guerra mondiale, molte compagnie di navigazione hanno progettato la costruzione di nuove navi, una volta che la situazione economica fosse migliorata. La compagnia italiana Navigazione Generale Italiana a metà degli anni venti ordinò ai cantieri Ansaldo la costruzione di due transatlantici. La prima nave fu il transatlantico Roma, varato all’inizio del 1926, mentre la seconda, varata nel dicembre dello stesso anno è stata battezzata Augustus ed ebbe come madrina del varo Edda Mussolini figlia del capo del governo italiano Benito Mussolini. Le due navi differivano per la propulsione, con l’Augustus dotata di propulsione diesel con quattro motori Savoja M.A.N a due tempi doppio effetto mentre la gemella Roma era equipaggiata con propulsione a vapore con caldaie e turbine.

Caratteristiche

La nave, la cui stazza era di quasi 33000 tonnellate, aveva lo scafo completamente in acciaio suddiviso in 13 compartimenti stagni, ma la sua caratteristica principale era l’apparato motore la cui potenza totale raggiungeva ben 36000 cavalli.

L’apparato motore che consentiva alla nave di raggiungere una velocità di 22 nodi era costituito da tredici caldaie a ritorno di fiamma, munite di surriscaldatori e alimentate a nafta che sfogavano in due fumaioli e fornivano il vapore a otto turbine che agivano a coppie su ciascuno degli assi.

Lo scafo a chiglia piatta era dotato di dodici paratie stagne ed il ponte di coperta era in acciaio foderato di teak.

La nave che poteva imbarcare oltre 1700 passeggeri aveva alloggiamenti per 375 passeggeri di prima classe, 300 di seconda, 300 in classe intermedia e 700 di terza classe e fu anche la prima ad essere dotata di piscina e relativi servizi.

Fino al varo del Rex è stata la nave più grande e più lunga della marina mercantile italiana.

Servizio

Il transatlantico Roma (dal quale proviene la coppa firmata Broggi in vendita) effettuò il suo viaggio inaugurale il 21 settembre 1926 sulla rotta Genova – Napoli – New York e nel dicembre dello stesso anno dopo aver captato il segnale di S.O.S. di un veliero italiano,l’Enrico Guarnieri che trasportava marmo e una chiatta in coperta,in affondamento a 100 miglia ad Est di Madera intervenne mettendone in salvo l’equipaggio composto da marinai e comandante viareggini.

Nel 1932 passò alla Società Italia di Navigazione iniziando il 15 gennaio di quell’anno i viaggi sulla stessa linea per la nuova compagnia dopo che nel novembre 1931 aveva effettuato l’ultimo viaggio per la vecchia compagnia.

Nell’aprile 1933 furono modificati gli interni e la classe intermedia venne sostituita con la classe turistica.

Seconda guerra mondiale

Nel corso della seconda guerra mondiale la nave venne requisita dalla Regia Marina per essere trasformata in portaerei. Ribattezzata Aquila, non entrò mai in servizio e dopo la guerra venne smantellata nel 1952.

 

Argentieri BROGGI

Gaetano Broggi, ultimo erede di una famiglia di artigiani esperti nell’arte dell’“indorare e argentare i metalli”, aprì la sua prima bottega a Milano, nel 1818. Nel 1841 il Duca di Savoia (futuro Vittorio Emanuele II) affidò a questo artigiano milanese la doratura
degli ornamenti per le nozze con l’Arciduchessa d’Austria Maria Adelaide. Carlo Alberto si infiammò per il lavoro di Gaetano e
ne lodò l’operato, aggiungendo un nuovo prezioso riconoscimento per quell’arte di cui la famiglia Broggi sembrava
possedere il segreto.

La meritata celebrità che il laboratorio milanese di Via dei Mercanti d’Oro aveva ottenuto presso le alte sfere reali era
solo l’inizio. Mentre doratura e argentatura erano ancora realizzate manualmente, con applicazioni a foglia, i figli di Gaetano, Carlo e Serafino, decisero di viaggiare all’estero per studiare le ultime innovazioni del settore. Fu così che sperimentarono l’applicazione di sottili strati di metallo su altro metallo, attraverso procedimenti elettrolitici.

Il procedimento galvanico comportava un notevole risparmio di tempo e risorse, così la produzione riuscì a incrementare la quantità, raffinando al contempo gli aspetti qualitativi, per la gioia della tradizionale clientela nobile e della nuova borghesia che, per la prima volta, sperimentava il piacere di piccoli autentici gioielli domestici.

Nel 1866 la ditta Gaetano Broggi e Figli lasciò il vecchio laboratorio per la nuova sede di S. Maria Fulcorina. Qui
la tradizionale lavorazione dei metalli fu affiancata alla produzione di vasellame e posateria con l’aiuto di stampi, nuovi macchinari e ben trenta operai. Sempre qui nacque la lega d’argento che presto rese il nome di Broggi famoso nel mondo: una speciale amalgama capace di unire lucentezza, straordinaria resistenza e un costo sensibilmente inferiore.
La ditta Broggi continuò a crescere e presto ci fu la necessità di un nuovo trasloco. Era la volta di piazza San Marco dove, prima in Italia, Broggi cominciò la fabbricazione di posateria e tornitura di oggetti ovali grazie a nuove macchine, una fonderia, laminatoi in grado di modulare gli spessori, pulitrici e smerigliatrici. Dalla corte sabauda arrivò il più grande riconoscimento. il 14 giugno 1872 Vittorio Emanuele II concesse la facoltà di inserire lo stemma reale sull’insegna della sede, in qualità di fornitrice della Real Casa.
Con l’avvento della dinamo per la produzione di corrente elettrica, si ottimizzava il procedimento galvanico e iniziò la fase delle grandi forniture, prime fra tutte quelle del settore alberghiero. Nel 1875 il Marchese Flori aveva inaugurato a Milano il nuovo
Hotel Confortable: 400 locali in grado di accogliere fino a 250 ospiti, con ogni moderna comodità.

Per l’albergo i Broggi furono chiamati a realizzare un originale modello di posata, in perfetta linea con la nuova idea di ospitalità che si stava facendo largo nel cuore di Milano. Presto arrivarono le commesse per l’Hotel Continental di Milano, il Bellevue di Baveno e numerose altre strutture sui laghi lombardi.

Intanto, nel 1884, Broggi diventò fornitore di posateria e vasellame per le mense degli ufficiali e sottufficiali della Reale Marina Italiana. La commessa valeva ben 150.000 lire! Una cifra ragguardevole, ma anche l’impegno non era da meno, in quanto fu chiesto ai Broggi di riprodurre perfettamente le dotazioni di bordo, al tempo importate dall’estero.

“Per avere introdotto in Italia l’industria dell’argenteria e per aver saputo condurla a tali proporzioni e a tale perfezione da arrecare veramente un vantaggio reale e provato al Paese”.
Era il 1886 e con queste parole, scritte con ornata calligrafia su una preziosa pergamena e con altrettanto preziose 2000 lire, la ditta Broggi ricevette il premio titolato al professor Brambilla da parte del Reale Istituto Lombardo di Scienze e Lettere.
Ci fu poi la commissione per lo Splendid Hotel di Aix-les-Bains, poi l’Hotel Excelsior di Roma e Napoli, per cui furono ideati appositi modelli di posateria e vasellame. I primi carrelli portavivande fecero il loro debutto per il Grand Hotel di Roma e per il Ristorante Orologio di Milano.

Nel frattempo Broggi preparò i corredi per i vapori di importanti società di servizi marittimi.
A ciò si aggiungevano le commesse strappate alla concorrenza, come quelle per la Marina da guerra e mercantile e per gli incrociatori dell’Argentina, Brasile, Messico, Spagna, Grecia e Turchia; non ultime le forniture per le carrozze ristorante della Compagnia Internazionale dei Wagons Lits.

Nel 1888 la ditta si spostò in periferia, nella strada ad essa titolata, Via Fratelli Broggi.

Contemporaneamente fu inaugurato lo splendido negozio di Corso Vittorio Emanuele. Nel 1906 la Broggi diventa Società Anonima, aprendo filiali di vendita nelle principali città per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più numerosa.

Intanto la collaborazione con i competenti funzionari della Società di Navigazione fece sì che le forniture marittime fossero sempre più rispondenti alle necessità dei servizi di bordo. Dopo la prima guerra mondiale, Broggi ottenne commesse per i piroscafi Giulio Cesare, Duilio, Roma (dal quale proviene questa coppa) della Navigazione Generale Italiana, del Conte Rosso, Conte Verde, Conte Biancamano e Conte Grande del Loyd Sabaudo dell’Ausonia della Società Italiana dei Servizi Marittimi, e per il transatlantico Rex ed il Conte di Savoia.

Ma Broggi non significa solo argenteria. La propensione all’avanguardia e alla ricerca aprì le porte a un nuovo importante campo di produzione: l’acciaio inossidabile, al tempo largamente impiegato nel settore ospedaliero.
Per il Nuovo Ospedale Maggiore di Milano, Broggi realizzò portavivande individuali, cassette per il trasporto del pane, vassoi per i medicinali, bacinelle per uso chirurgico e infine la completa dotazione di posateria.

Negli anni feroci e difficili della seconda guerra mondiale, Broggi seppe tener duro e si trasferì a Sesto San Giovanni, intraprendendo una produzione modulata sulle esigenze del tempo. Nacque così Fercrom, una linea di posateria e coltelleria di bassa lega, realizzata con ferro cromato. Anche la crisi del dopoguerra fu una sfida superata, l’economia riuscì a trovare la strada della ripresa e anche le principali aree di commesse, l’alberghiera che era rimasta ferma a causa del conflitto e la marittima che ne era uscita provata e danneggiata, tornarono in campo.

La domanda saliva e Broggi dovette costruire un enorme stabilimento per adeguare la produzione. Nella nuova sede di Via Olivari c’erano tecnologie all’avanguardia, un efficiente laboratorio chimico, un moderno impianto di bagni galvanici e un innovativo sistema di argentatura dura. Broggi cominciò a fornire i complessi alberghieri di rinomanza mondiale, dal Twenty One di New York al Ritz di Parigi, e importanti partner stranieri sul fronte marittimo.
Nel frattempo gli oggetti firmati Broggi iniziarono a diffondersi sulle tavole più raffinate di tutta Italia.
Nel 1993 l’azienda è stata acquisita dalla famiglia Bertoli, già proprietaria del gruppo Abert,

 

Fonti   Wikipedia , sito F.Broggi

 

1.20

Informazioni aggiuntive

Peso,5 kg
Dimensioni20 × 20 × 20 cm

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