Descrizione
Modello di aereo da scrivania del MONOPLANO da addestramento GABARDINI , progettista tra i pionieri della aeronautica insieme a Caproni , Capé e poi Marchetti tanto per citarne alcuni. Realizzato in lamiera e dipinto a mano , con dettagli in legno come l’elica e le ruote del carrello. Misura circa cm.25 di apertura alare e circa cm.26 di lunghezza. Le ruote sono mobili, così come l’elica è rotante sul suo asse di supporto.
Questo modello di aereo da scrivania rientra in quello che era il “merchandising” delle ditte che come la Gabardini operavano nel campo della nascente aviazione e dove l’Italia eccelleva con le più note Caproni, Macchi, FIAT , Savoia Marchetti , le quali usavano questi oggetti per pubblicizzare il loro settore, e fare dei regali di rappresentanza a personaggi più o meno importanti, per amici e per i piloti stessi che usavano i loro apparecchi. Ma erano anche i modelli prototipo delle ditte per le fasi di progetto dei velivoli reali.
Modello originale di ditta, da appoggio o da scrivania , lo si può anche dotare di una base verticale sulla quale incastrarlo mediante il foro che si trova nella pancia dell’aereo. Rarissimo nel suo genere, a più di un secolo dalla sua realizzazione è lecito considerarlo unico esemplare esistente.
MATERIALE : Lamiera verniciata a mano, parti in legno
MISURE : cm.25 x 26
PRODUTTORE : – (Gabardini ?)
NOTIZIE
Nel 1913 Giuseppe Gabardini progetta e testa il primo idrovolante della storia per poi fondare l’anno successivo una scuola di pilotaggio e un suo stabilimento di velivoli. Gabardini applica al proprio velivolo una coppia di galleggianti e, nel dicembre dello stesso anno, effettua con questo un volo da Sesto Calende a Roma, con tappa a Genova e Livorno. Ma il nome di Gabardini non si lega solamente al suo idrovolante. L’anno successivo istituisce una scuola di pilotaggio nella brughiera di Cameri (NO), accanto alla quale fonda uno stabilimento per la costruzione di velivoli. Sempre nel 1914 arriva un altro grande traguardo: la trasvolata del Monte Rosa effettuata dal pilota Landini in collaborazione con il professor Lampugnani. La quota massima raggiunta è di 4.300 metri e l’aereo utilizzato è il cosiddetto “Gabardini Alpi”.
Cameri – 1929. Il monoplano Gabardini, costruito nel 1913, e’ conosciuto come “Gabarda”, non ebbe mai una sigla né un nome identificativo. Venne costruito in quattro versioni principali (di cui una quadriposto) e fu, nel 1912, il primo aereo italiano di costruzione interamente metallica. La foto ritrae un esemplare propulso da un motore “Gnome” da 80 Hp.
Cameri – marzo 1929. Primi rullaggi su Gabardini 1913, chiamato anche “Checca”.
Fonti web
9.19
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