Descrizione
Bel distributore di caramelle originale degli anni ’50 del 900, una specie di rendiresto realizzato in alluminio, a volte riportante un richiamo pubblicitario in quanto veniva esposto sui banconi nei negozi di Alimentari, Drogherie, Bar, Empori dell’epoca. Veniva usato per “regalare” caramelle ai figli dei clienti, che al posto di un resto di 10 LIRE potevano scegliere di far giocare il pargolo con il distributore di caramelle, e “vincere” una oppure cinque caramelle, a seconda di quale colore usciva dal distributore come riporta la decalcomania che dice CARAMELLA VERDE 5 e CARAMELLA ROSSA 1. Quindi era un divertente escamotage per incrementare la vendita del negoziante. Di forma sferica, circondato da una sorta di FERRO DI CAVALLO che riporta incise e smaltate di nero le diciture CARAMELLA – RESTO – LIRE 10 , il RENDIRESTO / DISTRIBUTORE viene azionato ruotando la manopola posta in alto ad ore 12, fino a fargli raggiungere uno scatto meccanico accompagnato da un rumore sonoro prodotto dal campanello posto sotto la base del distributore stesso. A questo punto, il meccanismo interno espelle la pallina/caramella dalla apertura a porticina alla base della sfera, e la riversa nel piattino solidale all’apparecchio, pronta per essere recuperata. Immaginiamo perciò il negoziante che verificava il colore della pallina/caramella, e dava poi l’ambito premio al bambino.
Il distributore veniva rifornito di caramelle aprendo la porticina circolare posta al retro della sfera/contenitore. Sul coperchio si nota l’incisione ALLUMINIO DURO (a seguito del brevettato DURALLUMINIO) che specificava il tipo di materiale usato per la sua fabbricazione, materiale molto popolare nella prima metà del 900, usato poi nel dopoguerra anche per suppellettili ed usi casalinghi.
Misura cm.32 in altezza, e circa cm.29 in larghezza alla base.
In perfette condizioni, eccezion fatta per la decalcomania che risulta leggermente abrasa, il distributore è funzionante e garantito originale dell’epoca.
MATERIALE : Alluminio
MISURE : cm.32 x 29
MARCHIO : Alluminio Duro
NOTIZIE
Il Duralluminio (anche chiamato duraluminum, duraluminium o dural) è il nome commerciale di uno dei primi tipi di lega di alluminio temprata. I principali costituenti, oltre all’alluminio, sono rame, manganese e magnesio. Modernamente, si utilizza comunemente come equivalente di questo materiale, la lega tipo AA2024, che si ottiene con il 4,4% di rame, 1,5% di magnesio, 0,6% di manganese e il 93,5% di alluminio in peso. La tipica tensione di snervamento è di 450 MPa, con variazioni che dipendono dalla composizione e dal trattamento di normalizzazione.
Storia
Il duralluminio fu sviluppato dal metallurgista tedesco Alfred Wilm (1869–1937) presso la Dürener Metallwerke Aktien Gesellschaft. Nel 1903 scoprì che dopo la tempra una lega di alluminio contenente il 7% di rame diventava progressivamente più resistente quando lasciata a temperatura ambiente per diversi giorni. Dopo successivi miglioramenti, il duralluminio venne immesso in commercio nel 1908. Il nome oggi è obsoleto e principalmente utilizzato in ambito divulgativo per descrivere le leghe Al-Cu, attualmente definite della serie 2000 in base alle convenzioni contenute nell’International Alloy Designation System (IADS), introdotte nel 1970 dalla Aluminum Association.
Usi
Il suo primo uso fu per la costruzione del telaio dei dirigibili rigidi. La sua composizione e la sua successiva tempra furono considerati segreti di guerra. Grazie alla sua resistenza, fu presto impiegato anche dall’industria aeronautica (negli anni ’30), utilizzo che si protrasse fino alla seconda guerra mondiale, per la costruzione degli elementi strutturali degli aeroplani. Il duralluminio è impiegato anche per gli utensili di precisione per la sua leggerezza e durezza, e per le attrezzature da montagna. La fabbrica di chitarre Zemaitis è popolare per l’uso di questo materiale nella sua linea di chitarre in metallo. La carrozzeria torinese Garavini, nel secondo dopoguerra, introduce l’uso del duralluminio in ambito automobilistico. Sebbene l’uso del rame migliori la resistenza, ne causa anche la corrosione. Questo inconveniente può essere mitigato dall’applicazione di alluminio ad alto grado di purezza sulla superficie dell’oggetto, come evidentemente in questo rendiresto pubblicitario degli anni ’50
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