Descrizione
Berretto , kepi , per ufficiale inferiore , capitano, della Guardia Nobile pontificia , al servizio del Papa , periodo 1930-1945, kepi per uniforme di servizio.
Il kepi è in stoffa di colore azzurro, riportante una fascia di stoffa nera al tamburo di circa cm.4 di altezza, con tre galloncini in tessuto dorato cuciti sul corpo azzurro del kepi, lungo tutta la circonferenza del berretto ad indicarne il grado di Capitano. Dai due lati all’altezza del bottoncino del soggolo, e dalla parte frontale e da quella posteriore, si dipartono due galloncini in canutiglia dorata, a salire fino al bordo interno del piatto del berretto. Al centro del piatto troviamo un intreccio di cerchi ed ovali , realizzato con doppio galloncino in canutiglia dorata.
Alla parte frontale si trova il fregio simbolo della Guardia Nobile , realizzato in canutiglia dorata, con le lettere G N (Guardia Nobile) all’interno di un tondello, sovrastato dalla Tiaria pontificia, il tutto ricamato su panno azzurro.
NOTIZIE
La Guardia nobile venne costituita l’11 maggio 1801 da papa Pio VII come reggimento di cavalleria pesante. Comprendeva l’ex corpo delle lance spezzate (anche così erano chiamati i Cavalieri di Guardia di N. S.), disciolto il 20 febbraio 1798 a seguito dell’occupazione francese di Roma, unito ai cavalleggeri pontifici. Il corpo, che fu anche chiamato “Cavalleggeri“, era composto da reclute provenienti dai cadetti delle famiglie nobili ed era inizialmente diviso in due compagnie.
Inizialmente questo reggimento doveva servire come scorta personale per il pontefice, nonché per le maggiori cariche ecclesiastiche dello Stato Pontificio inviate per conto del pontefice nelle province dello Stato in missioni particolari. Uno dei compiti della Guardia era quello di dare l’annunzio di nomina ai nuovi cardinali che abitavano fuori Roma, consegnando lo zucchetto cardinalizio. Il primo militare ad espletare tale funzione fu il marchese Costaguti, che nel settembre del 1801 annunciò a Antonio Felice Zondadari la nomina ad Arcivescovo di Siena. Il marchese Luigi Serlupi d’Ongran portò lo zucchetto cardinalizio al card. Angelo Roncalli poi Papa Giovanni XXIII.
Una delle missioni più note eseguite da questo corpo fu l’aver scortato Pio VII a Parigi per l’incoronazione di Napoleone Bonaparte nel 1805.
Il corpo fu sciolto dopo la seconda invasione francese (1808), salvo poi essere ricostituito dallo stesso Pio VII con decreto del 4 ottobre 1815 (in realtà i reparti si erano già ricostituiti spontaneamente nel 1814. Il decreto sancì una realtà già in essere). Nel 1824 Leone XII unificò le due compagnie affidandole ad un unico comandante, con mandato a vita.
Con l’unificazione dell’Italia e la confisca degli stati papali nel 1870 con la presa di Roma, la Guardia nobile rimase in servizio ma mutò la propria natura divenendo un corpo elitario di guardie a piedi.
Affiancatasi sempre più, per servizio, alla Guardia palatina d’onore e alla Guardia svizzera pontificia, la Guardia nobile pontificia venne sostituita da questo ultimo corpo nelle proprie funzioni per volere di Papa Paolo VI il 14 settembre 1970 come parte delle riforme introdotte dal Concilio Vaticano II. A coloro che al momento erano in carica venne offerto il titolo di Gentiluomo di Sua Santità che nessuno accettò.
Composizione
Il corpo della guardia nobile pontificia era costituito unicamente da volontari fedeli al Papa, dal momento che i membri non venivano pagati per il loro servizio e per di più dovevano provvedere personalmente al proprio armamento e all’acquisto e manutenzione della apposita uniforme. Date queste condizioni il numero degli aderenti era estremamente ristretto ed erano perlopiù appartenenti all’aristocrazia romana detta “di baldacchino”, ovvero appartenevano alle maggiori famiglie romane legate alla Santa Sede, da cui anche il nome di guardia nobile.
Il comandante del corpo, col rango di Capitano, aveva tra i propri sottoposti anche un alfiere col compito di portare, in ogni occasione in cui la guardia nobile pontificia fosse direttamente coinvolta, lo stendardo con le insegne del papa.
Nei ranghi del corpo in qualità di Tenente e talvolta come Comandante e Tenente Generale era anche inquadrato il Vessillifero ereditario di Santa Romana Chiesa carica appartenente alla famiglia Patrizi Naro Montoro.
La guardia nobile faceva le proprie apparizioni in pubblico solo nelle occasioni in cui il papa svolgesse delle attività in pubblico e durante il periodo di sede vacante il corpo si poneva al servizio del Collegio dei cardinali. Tra le funzioni di sicurezza personale, ad esempio, quando il papa quotidianamente faceva la propria passeggiata nei Giardini Vaticani, due guardie nobili lo seguivano a distanza per vigilare sulla sua incolumità. Oggi tale funzione è ricoperta dalla Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano.
Uniformi e armamento
La guardia nobile disponeva di due uniformi distinte a seconda delle diverse occasioni in cui il membro del corpo si trovava a dover operare. La prima era l’uniforme d’onore utilizzata per le occasioni più importanti e per le celebrazioni liturgiche in cui la guardia era presente. Essa era composta da un elmo da corazziere piumato di bianco e crinato di nero, una giubba rossa con bandoliera e spalline dorate una cintura bianca in vita, pantaloni bianchi e stivali neri da cavallerizzo. In tutti questi particolari l’uniforme ricordava chiaramente quella dei corazzieri e tale rimase sino alla soppressione del corpo, in ricordo dell’originaria funzione svolta da questa guardia.
L‘uniforme di servizio era invece l’uniforme utilizzata quotidianamente, composta da un elmo da corazziere con impresso sul davanti lo stemma papale, una giacca color blu di Prussia bottonata a due file d’oro e bordata di rosso con una cintura nera a fibbia dorata con le armi pontificie e un paio di pantaloni azzurro cupo rigati di rosso.
L’unico armamento della guardia nobile era costituito da una sciabola da cavalleria e anche questo corpo, come quello della Guardia Svizzera pontificia, era tra i pochi ad essere autorizzato a portare le armi anche in chiesa e alla presenza del pontefice.
I Comandanti
- Giuseppe Mattei Duca di Giove (1801-1809)
- Giovanni Patrizi Naro Montoro (coadiutore: 1801-1804)
- Luigi Braschi-Onesti, I duca di Nemi (1814-1816)
- Paluzzo Altieri, V principe di Oriolo (coadiutore: 1801-1814, comandante: 1816-1819)
- Francesco Barberini, principe di Palestrina (coadiutore: 1816-1819, comandante: 1819-1853)
- Carlo Barberini, duca di Castelvecchio (coadiutore: 1819-1853, comandante: 1853-1878)
- Emilio Altieri, VII principe di Oriolo (coadiutore: 1853-1878, comandante: 1878-1900)
- Paolo Altieri, VIII principe di Oriolo (coadiutore: 1895-1900, comandante: 1900-1901)
- Camillo Rospigliosi, principe di Zagarolo (pontificato di Leone XIII, figlio) (1901-1915)
- Giuseppe Aldobrandini (1915-1939)
- Francesco Chigi della Rovere (1939-1953)
- Mario del Drago (1957-1970) – Ultimo dei Comandanti
Esercito dello Stato della Chiesa | Zuavi pontifici | Marina pontificia | Guardia svizzera pontificia | Guardia nobile | Guardia palatina d’onore | Gendarmeria pontificia |
---|---|---|---|---|---|---|
ufficiali generali | ||||||
Generale di Corpo d’Armata | grado equivalente non previsto | Ammiraglio | grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto |
Generale di Divisione | grado equivalente non previsto | Viceammiraglio | grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto |
Generale di Brigata | grado equivalente non previsto | Contrammiraglio | grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto | Comandante generale |
ufficiali superiori | ||||||
Colonnello | Colonnello | Capitano di vascello | Colonnello comandante (Oberst) | grado equivalente non previsto | Colonnello comandante | Colonnello |
grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto | Capitano di fregata | Tenente colonnello (Oberstleutnant e Kaplan) | grado equivalente non previsto | Tenente colonnello | Tenente colonnello |
Maggiore | Maggiore | grado equivalente non previsto | Maggiore (Major) | grado equivalente non previsto | Maggiore | Maggiore |
ufficiali inferiori | ||||||
Capitano (frange fini) | Capitano (frange fini) | Luogotenente di vascello | Capitano (Hauptmann) | Comandante (Capitano) | Capitano | Capitano |
Tenente (frange fini) | Tenente (frange fini) | Sottotenente di vascello | grado equivalente non previsto | Tenente | Tenente | Tenente |
Sottotenente (frange fini) | Sottotenente (frange fini) | Guardiamarina | grado equivalente non previsto | Sottotenente | Sottotenente | Sottotenente |
grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto | Esente | grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto |
Aiutante sottufficiale (frange fini) | Aiutante sottufficiale (frange fini) | grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto | Cadetto | grado equivalente non previsto | grado equivalente non previsto |
sottufficiali sergenti | ||||||
Sergente maggiore | Sergente maggiore | Primo nocchiere | Sergente maggiore (Feldweibel) | grado equivalente non previsto | Sergente maggiore | Sergente maggiore (Brigadiere) |
Sergente | Sergente | Secondo nocchiere | Sergente (Wachtmeister) | Foriere | Sergente | Sergente (Vicebrigadiere) |
truppa | ||||||
Caporale | Caporale | Sottonocchiere | Caporale (Korporal) | grado equivalente non previsto | Caporale maggiore | Caporale maggiore |
Vicecaporale | Vicecaporale | Marinario di I classe | Vicecaporale (Vizekorporal) | Caporale | Caporale | Caporale |
Soldato | Zuavo | Marinaio | Alabardiere/Guardia (Hellebardier/Gardist) | Guardia | Guardia | Gendarme |
9.19
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.